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Chicchi di Riso Scotti all’estero, il 25% passa agli spagnoli

L’operazione italo-spagnola, annunciata nel febbraio scorso, si è concretizzata e l’accordo è stato siglato – Il 25% del capitale della capogruppo di Riso Scotti è stato acquistato dalla multinazionale alimentare iberica Ebro Foods, operante nel settore del riso, pasta e sughi, può contare su 60 marchi in 25 paesi del mondo.

Chicchi di Riso Scotti all’estero, il 25% passa agli spagnoli

Il 25% del capitale della capogruppo di Riso Scotti è stato acquistato dalla multinazionale alimentare iberica Ebro Foods. L’operazione italo-spagnola, annunciata nel febbraio scorso, si è concretizzata e l’accordo è stato siglato.

Ebro Foods, operante nel settore del riso, pasta e sughi, può contare su 60 marchi in 25 paesi tra Europa, Nord America, Asia e Africa. L’accordo, per il gruppo italiano, “ha la valenza di un’alleanza industriale e commerciale” finalizzata “a dare ulteriore impulso all’internazionalizzazione già da qualche anno in atto, penetrando nuovi mercati internazionali, con l’obiettivo di sviluppare la produzione del quartier generale pavese di Bivio Vela”, si legge nella nota.

“Per noi è un momento storico: dopo 153 anni l’azienda, 100% di proprietà della mia famiglia, apre ad azionisti terzi: la scelta è stata attenta e meditata, nel desiderio di esprimere una rinnovata e maggiore forza industriale come primo gruppo risiero europeo, in termini di sviluppo e distribuzione di prodotti di nuova generazione. Sappiamo di aver scelto i migliori, e siamo lusingati di essere stati scelti dai numeri uno” ha spiegato Dario Scotti, presidente e ad della società Riso Scotti.

Gli fa eco Antonio Hérnandez Callejas, presidente e ad di Ebro Foods: “Nel corso degli anni abbiamo siglato con successo accordi con diverse grandi imprese del settore, negli Stati Uniti, Europa e Asia. Unendo le forze con Riso Scotti consolideremo entrambi le nostre posizioni nel settore, ampliando le nostre forze di vendita, aprendo nuovi canali di crescita e avviando un processo di esperienza condivisa che permetterà lo sviluppo internazionale di prodotti e specialità italiane come il risotto”.  

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