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Champions: Roma-Real Madrid, notte di passione all’Olimpico

Notte speciale all’Olimpico per il big match di Champions tra la Roma, rigenerata da Spalletti, e il nuovo Real Madrid di Zidane – I precedenti danno speranza ai giallorossi che sognano la grande impresa ma Cristiano Ronaldo vuole conquistare la finale di Milano per i blancos – Dzeko o El Shaarawy come falso nueve alla guida dell’attacco della Roma.

Champions: Roma-Real Madrid, notte di passione all’Olimpico

Impresa sì, miracolo no. La Roma si presenta alla sfida contro il Real Madrid da sfavorita ma non senza chance di passare il turno. Almeno questo è ciò che ha ripetuto più volte Luciano Spalletti, il vero artefice della rinascita giallorossa dopo l’autunno nero della gestione Garcia.

“A noi piace fare sorprese, giochiamo per dare impulsi forti – ha spiegato ieri in conferenza stampa. – Siamo sulla strada giusta e non mi meraviglierei di lottare fino all’ultimo minuto del ritorno per giocarci la qualificazione, e nemmeno se a passare fossimo noi”.

Fiducia vera o di facciata? Il dubbio è quantomeno lecito, soprattutto se si considerano i precedenti della Roma. Il 23 novembre scorso per esempio, giorno della vigilia del match di Barcellona, Garcia fece proclami più o meno simili e poi le cose non andarono propriamente bene.

Ma il 6-1 del Camp Nou fa parte di un’altra epoca, almeno a guardare gli ultimi risultati dei giallorossi. Le 4 vittorie consecutive raccolte in campionato hanno rimesso a posto classifica e morale, oltre che una situazione ambientale tornata nella norma dopo mesi di “allarme rosso”.

Questa sera infatti l’Olimpico tornerà a vivere una serata di passione, come dimostrano gli oltre 50mila biglietti venduti in prevendita. Certo, alcuni verranno per vedere CR7 e soci ma la maggioranza sarà lì perché crede nell’impresa e per questo va ringraziato soprattutto Spalletti.

“Il merito è della squadra perché certi risultati arrivano solo in presenza di un lavoro serio – ha glissato il tecnico. – Sono molto fiducioso, ho visto i ragazzi allenarsi bene e crescere giorno dopo giorno. Siamo pronti a giocarci questo match al meglio delle nostre forze”.

Nessun timore reverenziale del Real Madrid, forse anche in virtù di un precedente che fa ancora sorridere il popolo giallorosso. Il 5 marzo 2008, nella gara di ritorno degli ottavi di finale, la Roma espugnò il Bernabeu con un clamoroso 1-2 e si qualificò ai quarti.

Da allora è cambiato praticamente tutto (a segnare furono Taddei e Vucinic) compreso il ruolo di Totti, ai tempi titolare inamovibile e oggi panchinaro fisso, tranne una cosa: la presenza di Spalletti.

“Anch’io però ho subito importanti sconfitte (c’era lui nel 7-1 di Manchester 2007, n.d.r.) ma non penseremo a queste cose – ha spiegato il tecnico. – Dobbiamo mettere in campo tutte le nostre qualità e sono convinto che faremo bene”.

Di fronte però ci sarà un Real Madrid in grande spolvero, come dimostrano le 5 vittorie e 1 pareggio raccolte da Zidane durante la sua gestione. Zizou ha avuto il grande merito di riportare serenità in uno spogliatoio lacerato da Benitez, particolare non da poco visto che, con il giusto clima, le stelle sono tornate a fare le stelle.

“La Champions è sempre speciale per noi, abbiamo la pressione giusta per giocare al meglio – ha confermato il tecnico blanco. – Siamo preparati per affrontare la Roma, fisicamente stiamo bene e daremo tutto per passare il turno”.

Proclami importanti nonostante qualche assenza di troppo: Bale e Pepe, infatti, sono rimasti a Madrid e anche Marcelo, nonostante la convocazione, non è certo al meglio. Ma Zidane potrà comunque schierare uno squadrone di tutto rispetto: il suo 4-3-3 vedrà Keylor Navas in porta, Carvajal, Varane, Ramos e Marcelo (comunque favorito su Danilo) in difesa, Isco, Modric e Kroos a centrocampo, James Rodriguez, Benzema e Cristiano Ronaldo in attacco.

Spalletti, che ha recuperato in extremis De Rossi e Totti, sembra deciso a rispondere con il 4-2-3-1, modulo che lo rese famoso durante il suo primo regno giallorosso. In difesa, davanti alla porta di Szczesny, agiranno Florenzi, Manolas, Rudiger e Digne, a centrocampo Pjanic e De Rossi, sulla trequarti Salah, Nainggolan e Perotti, in attacco Dzeko, anche se resta viva l’ipotesi El Shaarawy come “falso nueve”.

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