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Champions: Lukaku salva l’Inter, l’Atalanta fa poker

Due gol del solito Lukaku evitano una brutta figura all’Inter, costretta al pari casalingo dal Borussia M. e incapace di approfittare del disastro Real Madrid – Vola invece l’Atalanta in Danimarca

Champions: Lukaku salva l’Inter, l’Atalanta fa poker

L’Inter fa saltare il poker. All’appello delle squadre italiane in Champions è mancata solo lei, l’unica a non vincere in una due giorni molto positiva, che dopo i successi di Juventus e Lazio ha visto anche quello dell’Atalanta, padrona assoluta in terra danese con un 4-0 senza discussioni. I nerazzurri di Conte, invece, non sono andati oltre il 2-2 casalingo contro il Borussia Moenchengladbach, per giunta agguantando il pari nel finale: senza la zampata di Lukaku staremmo commentando una sconfitta, con tutte le polemiche del caso.

Il pareggio invece, complice la clamorosa sconfitta del Real Madrid con lo Shakhtar (2-3), evita quantomeno il disastro, ma non le critiche: ancora una volta l’Inter si è dimostrata troppo fragile in fase difensiva, incassando altri due gol che portano il totale a 10 in appena 5 partite. Un ruolino parzialmente spiegabile con le assenze di Skriniar e, in parte, Bastoni, entrambi colpiti dal Covid, ma comunque preoccupante, tanto più per un allenatore come Conte che ha sempre fatto della solidità il suo marchio di fabbrica. Ma soprattutto il pareggio di San Siro somiglia maledettamente a quello di un anno fa con lo Slavia Praga, rivelatosi poi fatale ai fini della qualificazione.

“Non si può paragonare questa partita con quella – ha glissato il tecnico nerazzurro – Allora non giocammo bene, questa volta invece sì: non ricordo parate di Handanovic, invece noi abbiamo creato tante occasioni per vincere. Non ho niente da rimproverare ai ragazzi, poi è chiaro che si può migliorare, in alcune situazione commettiamo errori evitabili, ma quello che è successo non ci aiuta”.

Il riferimento ai casi Covid, evidentemente, è tutt’altro che secondario, anche perché ieri ne è arrivato un altro piuttosto importante: si tratta di Hakimi, che va così ad aggiungersi a Skriniar, Gagliardini, Young e Radu. Meno male per Conte che Lukaku c’è, eccome se c’è, come dimostra la doppietta di ieri (49’ e 90’), decisiva per evitare una sconfitta che si stava materializzando con i gol di Bensebaini (63’ su rigore procurato da Vidal) e Hofmann (84’).

Serata molto più semplice invece per l’Atalanta, tornata se stessa dopo il brutto ko di Napoli. In Danimarca, complice un Midtjylland tutt’altro che irresistibile, si è dunque rivista la solita squadra schiacciasassi a cui ormai ci siamo abituati, anche in campo internazionale. Non è un caso che i bookmakers inglesi considerino la Dea la 13° favorita alla vittoria finale (su 32): mica male per chi, appena un anno fa, viveva un esordio terribile perdendo 4-0 contro la Dinamo Zagabria e che oggi, invece, ottiene lo stesso risultato a suo favore, per giunta in trasferta. I gol di Zapata (26’), Gomez (36’), Muriel (42’) e Miranchuk (89’) proiettano l’Atalanta in testa al girone assieme al Liverpool di Klopp, vittorioso ad Amsterdam contro l’Ajax (1-0): saranno proprio gli olandesi i prossimi avversari, per quella che, classifica alla mano, potrebbe rivelarsi già una sfida decisiva ai fini della qualificazione.

“Avevamo bisogno di partire bene perché poi avremo due gare impegnative con Ajax e Liverpool, in due settimane ci giochiamo molto – ha confermato Gasperini – Al di là della gara di Napoli, la squadra ha sempre avuto buone reazioni, avevamo bisogno di vincere e non era facile, ma non ho mai avuto dubbi che la squadra ripartisse come sa fare”.

Arrivederci alla settimana prossima, quando la Champions ci regalerà uno splendido Juventus-Barcellona (a proposito: i bianconeri si sono già attivati con l’Uefa per avere Ronaldo, a patto, ovviamente, che arrivi un tampone negativo), ma anche Shakhtar-Inter, Atalanta-Ajax e Club Brugge-Lazio. Una due giorni strepitosa, per la quale non resta che attivare il countdown…

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