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Champions, la Roma cerca a Liverpool la rivincita sognata da 34 anni

I giallorossi di Di Francesco affrontano stasera a viso aperto il Liverpool nella semifinale di Champions sperando di vendicare la sconfitta ai rigori subita nella finalissima dell’84 all’Olimpico dalla magica Roma di Liedholm e Falcao

Champions, la Roma cerca a Liverpool la rivincita sognata da 34 anni

Appuntamento con la storia, atto primo. Comincia oggi l’avventura della Roma in semifinale di Champions, obiettivo già di per sé straordinario ma non ancora sufficiente per entrare nella leggenda. Per quello serve superare il Liverpool di Klopp, altro outsider diventato quasi per caso uno dei favoriti alla vittoria finale. Già, perché arrivati a questo punto non ci sono più gerarchie prestabilite e la Roma ha tutto il diritto (o il dovere, a seconda di come la si vuol vedere) di sognare in grande.

“Sono contentissimo di giocarmi questa partita ma ho l’ambizione di andare avanti – ha confermato Di Francesco – Loro giocano in casa, anche noi però avremo i nostri tifosi al seguito e una grande forza di squadra. Sarà fondamentale giocare da squadra, solo se saremo al loro pari potremo competere. Scenderemo in campo per giocare a calcio e imporre i nostri concetti, ho grande rispetto di Klopp ma lo affronterò a viso aperto”.

Tanta emozione sul fronte giallorosso ma anche la voglia di non accontentarsi. A inizio stagione la società, che ieri ha chiuso un accordo da 40 milioni di euro con Qatar Airways, avrebbe firmato a occhi chiusi per ritrovarsi in semifinale, siccome però l’appetito vien mangiando ecco che il profumino di Kiev comincia a stuzzicare.

E poi il sorteggio ha dato una mano: il Liverpool è pericolosissimo, d’accordo, ma Bayern Monaco e Real Madrid sarebbero stati ben peggio. Con loro la Roma sarebbe partita in netto svantaggio, qui invece parte sostanzialmente alla pari anche se forse i Reds, per via di una storia europea molto superiore, sono leggermente favoriti.

“Questa sarà una partita speciale, molti pensavano che la semifinale sarebbe stata City-Barcellona invece ci siamo noi – ha spiegato Klopp con orgoglio. – È giusto così, entrambi ci siamo meritati di essere arrivati sin qui. Dovremo avere grande rispetto della Roma, sia per noi che per loro è un’occasione fantastica. Né noi né loro abbiamo l’abitudine a giocare una semifinale di Champions, per questo sarà ancora più speciale”.

Occhi puntati sui 22 in campo, in particolare su Salah. È lui il grande ex della sfida ed è sempre lui l’uomo più pericoloso: la sua stagione mostruosa (41 gol totali, 31 in Premier) lo ha innalzato da ottimo giocatore a vero e proprio top player, con la finale di Kiev come sogno per la consacrazione definitiva. Logico dunque che l’egiziano senta molto la partita di Anfield, che ovviamente lo vedrà protagonista dall’inizio nel 4-3-3 di Klopp. In porta ci sarà Karius, in difesa Arnold, Van Dijk, Lovren e Robertson, a centrocampo Oxlade-Chamberlain, Henderson e Milner, in attacco, oltre all’egiziano, gli altri intoccabili Firmino e Mané.

Dal canto suo Di Francesco confermerà il 3-4-2-1 già visto contro il Barcellona, mossa tattica che funzionò alla grande e che si spera possa portare gli stessi frutti. Nel reparto arretrato, davanti alla porta di Alisson, agiranno Fazio, Manolas e Juan Jesus, in mediana linea a 4 con Florenzi, De Rossi, Strootman e Kolarov, con Under e Nainggolan sulla trequarti a supporto dell’unica punta Dzeko.

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