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Champions: la Juve fa tris, una beffa condanna l’Atalanta

I campioni d’Italia vincono e convincono contro i tedeschi del Bayer L. (3-0) e vanno in testa al girone – L’Atalanta soccombe (1-2) contro lo Shaktar al 95° ed è già quasi fuori

Champions: la Juve fa tris, una beffa condanna l’Atalanta

Un tris che rimbomba in tutta Europa. E che, ovviamente, arriva forte e chiaro anche in casa Inter. La Juventus sotterra il Bayer Leverkusen con un netto 3-0 e si prende il comando del girone, seppur in coabitazione con l’Atletico Madrid, anch’egli vittorioso sul campo della Lokomotiv Mosca (2-0). Ma la vittoria di ieri, oltre che per la Champions, è importante soprattutto per il campionato, visto lo stato di forma in crescendo dei bianconeri: domenica, in quel di San Siro, arriverà una squadra sempre più in forma, capace, proprio come contro la Spal, di venir fuori alla distanza. Intendiamoci, lo spettacolo non è ancora di quelli da stropicciarsi gli occhi, anzi per lunghi tratti si apprezza più l’equilibrio che la tecnica.

Poi però, complici le caratteristiche straordinarie di una rosa duttile, oltre che qualitativamente eccelsa, ecco le fiammate che spaccano gli avversari e regalano i primi 3 punti europei della gestione Sarri. A proposito del tecnico, la sensazione è che, dopo le prime partite d’assestamento, si stia adattando più lui alla Juventus che non il contrario. Non si tratta di una critica, anzi: tutti quelli che lo additavano come oltranzista si staranno ricredendo di fronte a una squadra che dà il meglio in contropiede, oppure sugli errori degli avversari, proprio come suggeriscono le qualità giocatori a disposizione.

“Abbiamo fatto una buona partita, non erano avversari facili da affrontare – il commento soddisfatto del diretto interessato. – Nel secondo tempo loro sono calati e noi siamo venuti fuori bene, creato tante occasioni, peraltro senza concedere nulla. L’Inter? Da domani ci metteremo a studiarla, guarderemo tutte le sue partite…”.

Tra qualche ora però, perché prima c’è da godersi questo bel 3-0 sul Bayer Leverkusen, nel quale, oltre all’organizzazione difensiva, sono emerse le qualità dei singoli. Su tutti Cuadrado, autore di una prova maiuscola da terzino destro, e Higuain, tornato alla grande dopo la panchina di sabato. È stato proprio il Pipita a sbloccare la partita con un gran tiro dalla distanza (17’), ed è stato ancora lui a propiziare il 2-0 servendo a Bernardeschi un cioccolatino solo da scartare (62’). Prima e dopo ecco il solito Ronaldo a catalizzare quasi tutte le azioni offensive, anche se, per una volta, più che complimentarsi per il gol del 3-0 (88’) bisogna tirargli le orecchie per le tre occasioni sbagliate in precedenza, tutte a tu per tu con Hradecky.

Dettagli in una serata positiva, che indirizza nettamente il cammino verso gli ottavi.

Il contrario, insomma, di quanto capitato all’Atalanta, costretta a fare i conti con una sconfitta che, a meno di clamorosi colpi di scena, la costringe a dire addio alla tanto desiderata Champions. L’1-2 contro lo Shakhtar inoltre, in un San Siro animato da circa 30 mila bergamaschi, complica non poco anche la corsa al terzo posto, quello che, è bene ricordarlo, garantisce comunque una dignitosissima Europa League. E dire che la partita si era ormai avviata verso un pareggio giusto, fatto di occasioni da una parte e dall’altra, (gol di Zapata al 28’ e di Moraes al 41’, rigore sbagliato da Ilicic al 16’ e pali di Pasalic e Marlos), poi però, al 94’, ecco il contropiede ucraino finalizzato da Solomon, per una vittoria Shakhtar tanto pesante quanto beffarda.

“I ragazzi sono stati bravissimi e sono dispiaciuto per loro, il risultato è cattivo e non valorizza la prestazione – l’analisi di Gasperini. – È un momento che non raccogliamo quanto seminiamo. Anche il pari andava bene perché abbiamo fatto una prestazione da Champions, purtroppo perdere così fa male”. Appuntamento al 22 ottobre, con la Juventus in casa contro la Lokomotiv Mosca e l’Atalanta a Manchester nella tana di Guardiola. Serata che, probabilmente, darà già dei verdetti più o meno definitivi.

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