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Champions, Juve e Roma alla grande: Dybala e Dzeko, 3 gol a testa

Convincenti successi in Champions della Juve (3-0 allo Young Boys) e della Roma (5-0 contro il Viktoria Plzen) grazie alle triplette di Dybala per i bianconeri e di Dzeko per i giallorossi – La Juve è prima e la Roma studia i controversi effetti del successo del Cska Mosca sul Real Madrid

Champions, Juve e Roma alla grande: Dybala e Dzeko, 3 gol a testa

Una passeggiata di salute. Per una volta i pronostici non sfuggono alla realtà, anzi riescono addirittura a superarla. Juventus e Roma, infatti, fanno un sol boccone di Young Boys e Viktoria Plzen, regalandosi così una bella scorpacciata di gol e punti. Grandi protagonisti della serata i bomber più attesi, quelli che, per un motivo o per l’altro, non erano ancora riusciti a emergere in quest’inizio di stagione.

Ma con gente del calibro di Dybala e Dzeko bisogna stare attenti, perché è proprio quando li si dà per morti che esplodono in tutto il loro talento, specialmente se, di fronte, ci sono difese “allegre” come quelle di ieri. Tre gol a testa e tanti saluti alle critiche, oltre che un bel messaggio all’Europa intera: un po’ come per Juventus e Roma, pronte a recitare un ruolo da protagoniste.

“Bisognava segnare di più e sfruttare meglio le occasioni, la differenza reti è molto importante – ha però ringhiato l’incontentabile Allegri – Noi dobbiamo perfezionarci sempre di più, più avanti arriveranno partite in cui avremo meno occasioni ma dovremo comunque fare gol. Dybala? Il fatto è che con un centravanti di ruolo ha più facilità anche lui”.

A essere cattivi si potrebbe sottolineare come l’argentino sia tornato protagonista proprio quando non c’era Ronaldo e che questo non si ripeterà molto spesso, ma perché rovinare la sua prima tripletta in Champions della carriera? Meglio puntare l’obiettivo sui suoi gol, segnati un po’ in tutti i modi: di destro al volo su splendido assist di Bonucci (5’), di rapina dopo una parata di Von Ballmos su tiro di Matuidi (34’), in spaccata su assist di Cuadrado (69’). Tre a zero facile facile insomma, con tanto di primato in solitaria nel girone, visto lo 0-0 dell’Old Trafford (prossima tappa dei bianconeri) tra Manchester United e Valencia.

Il bel martedì di Champions ha poi raggiunto il suo apice in serata, quando la Roma ha letteralmente seppellito di gol il malcapitato Viktoria Plzen. Un 5-0 che ha visto il risveglio di Dzeko: il bosniaco, a secco dal 19 agosto contro il Torino, ha segnato una tripletta d’autore, mettendo così in mostra tutto il suo repertorio. Sinistro (3’), destro (40’) e testa (92’), quasi a volersi riprendere in una sola sera tutto ciò che gli è mancato in un mese e mezzo di stagione. In mezzo i gol di Under (64’) e Kluivert (73’) e tanta accademia, a testimonianza di un avversario docile, certo, ma anche di una ritrovata serenità figlia delle ultime vittorie in campionato, derby su tutte.

A movimentare un po’ la serata le notizie da Mosca, con il Cska incredibilmente vittorioso sul Real Madrid: buona nuova se la si vede in chiave primo posto, cattiva se si pensa che, a questo punto, la qualificazione è molto meno scontata del previsto (i russi sono primi nel girone e, tra due settimane, verranno proprio all’Olimpico). Tutto questo però interessa poco a Di Francesco, contento di aver ritrovato la “sua” Roma proprio quando sembrava averla persa.

“Abbiamo dato continuità di gioco – ha commentato soddisfatto il tecnico giallorosso – In Champions non è mai facile vincere, e poi fare tanti gol può essere importante in chiave differenza reti. Non volevo modificare troppo il mio 4-3-3 ma mi sono reso conto che qualcosa dovevo cambiare, d’ora in avanti cambierò solo gli interpreti, non l’identità di gioco”.

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