Condividi

Ceo Nestlé Laurent Freixe licenziato: cosa sappiamo sulla relazione segreta che ha scosso il colosso svizzero

Il ceo di Nestlé Laurent Freixe è stato licenziato dopo un solo anno per una relazione segreta con una subordinata. Al suo posto arriva Philipp Navratil (Nespresso), mentre dal 2026 la presidenza sarà affidata a Pablo Isla (ex ceo di Inditex, casa madre di Zara)

Ceo Nestlé Laurent Freixe licenziato: cosa sappiamo sulla relazione segreta che ha scosso il colosso svizzero

Colpo di scena in casa Nestlé: il gigante svizzero dell’alimentare ha licenziato con effetto immediato il suo ceo Laurent Freixe, dopo appena un anno al vertice. Il motivo? Una relazione sentimentale con una subordinata diretta, mai comunicata all’azienda. Al momento non è chiaro chi sia la persona coinvolta né se sia stata anch’essa allontanata.

La notizia ha avuto un impatto immediato sui mercati: le azioni Nestlé a Zurigo hanno registrato un calo dello 0,86%, segnando la preoccupazione degli investitori per la turbolenza ai vertici di una multinazionale nota per la sua cultura aziendale conservatrice e la gestione rigorosa dei valori e della governance.

Ceo Nestlé Laurent Freixe licenziato: come è stata scoperta la relazione

Secondo quanto riportato dalla Bbc e da altri media internazionali, la rimozione di Freixe segue un’indagine interna iniziata da una segnalazione anonima tramite il canale di whistleblowing dell’azienda. Una prima inchiesta non aveva evidenziato irregolarità, ma le segnalazioni persistenti hanno spinto Nestlé a incaricare consulenti esterni, i quali hanno confermato la violazione del codice di condotta aziendale.

Il presidente Paul Bulcke ha commentato: “È stata una decisione necessaria. I valori e la governance di Nestlé sono le fondamenta della nostra azienda. Ringrazio Laurent per i suoi quasi quarant’anni di servizio”.

Freixe, 63 anni, in Nestlé dal 1986 e ceo globale dal settembre 2024, non riceverà alcuna buonuscita. Il suo compito era rilanciare la crescita e la fiducia degli investitori, ma il primo semestre del 2025 ha mostrato una crescita organica del 2,9% e un calo delle vendite complessive dello 0,2%. Le azioni hanno perso oltre il 15% in sei mesi.

Chi sostituisce il ceo di Nestlé Laurent Freixe?

Al posto di Freixe arriva Philipp Navratil, veterano Nestlé dal 2001 e fino a ieri a capo di Nespresso. Navratil ha iniziato come revisore interno, guidato la divisione commerciale in America Centrale, diretto Nestlé Honduras e la divisione caffè e bevande in Messico, ed è entrato nel consiglio direttivo globale il 1° gennaio 2025.

Bulcke ha rassicurato dipendenti e investitori: “La nostra strategia non cambia e continueremo a correre senza perdere slancio”. Navratil ha confermato l’impostazione di continuità: “Continueremo a investire in innovazione e sostenibilità per garantire crescita e valore per azionisti e consumatori”.

Ceo licenziati per motivi personali: i casi più famosi

Il caso di Freixe non è isolato: numerose grandi aziende hanno separato ceo e management per motivi personali, soprattutto quando questi rischiano di danneggiare la reputazione del gruppo:

  • BP: dimissioni del ceo Bernard Looney per mancata trasparenza sulle relazioni interne.
  • McDonald’s: licenziamento di Steve Easterbrook nel 2019 per una relazione consensuale con un dipendente (successivamente emerse altre tre relazioni).
  • Kohl’s: licenziamento del ceo Ashley Buchanan nel 2025 dopo soli 100 giorni per una relazione con un fornitore.
  • Astronomer: il ceo Andy Byron lasciò dopo essere stato ripreso in atteggiamenti intimi con la responsabile HR durante un concerto dei Coldplay.

In tutti questi casi, il problema non era il lavoro in sé, ma l’impatto reputazionale generato dalla diffusione pubblica dei comportamenti privati.

Nestlé guarda avanti: Pablo Isla futuro presidente del gruppo svizzero

Nestlé, proprietaria di marchi come KitKat, Purina, Sanpellegrino e Acqua Panna, fatica a rimettersi completamente dopo la pandemia. I volumi di vendita sono calati più volte e gli aumenti dei prezzi per compensare l’incremento dei costi delle materie prime non hanno risolto i problemi. Scandali locali, come il filtraggio dell’acqua Perrier in Francia, e tensioni con la grande distribuzione hanno complicato ulteriormente il quadro.

Intanto, il presidente Bulcke si prepara a lasciare l’incarico nel 2026, con il nome di Pablo Isla (ex ceo di Inditex, gruppo di Zara) già proposto come suo successore. La nuova leadership punta a garantire stabilità e continuità, affrontando al contempo le sfide strategiche per riportare Nestlé su un percorso di crescita sostenibile e solido.

Commenta