Condividi

Censimento Istat: i residenti in Italia sono 59,4 milioni, più di 4 milioni gli stranieri

Rispetto al Censimento del 2011 la popolazione residente è aumentata del 4,3%, un aumento dovuto, però, alla sola crescita della componente straniera, mentre gli individui italiani sono diminuiti di 250mila unità – L’età media della popolazione è di 43 anni – In Italia ci sono 93,7 uomini ogni cento donne.

Censimento Istat: i residenti in Italia sono 59,4 milioni, più di 4 milioni gli stranieri

La popolazione residente in Italia, al 9 ottobre 2011, conta 59.433.744 persone. E’ questo il risultato del quindicesimo Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, elaborato dall’Istat. L’aumento rispetto al 2011, quando si contarono 56.995.744 residenti, è stato del 4,3%, un aumento che va attribuito, però, alla sola crescita della componente straniera che, con l’incremento di 2.694.256 unità, ha più che compensato il calo di 250mila individui di nazionalità italiana.

Un contingente, quello straniero, che conta più di 4 milioni di residenti, la maggior parte dei quali risiede al Nord, e che risulta in crescita in tutte le regioni della Penisola, mentre i cittadini italiani diminuiscono nel Mezzogiorno e in alcune regioni del Nord. I comuni in si è registrato il maggior incremento di residenti italiani sono Rognano, Sant’Alessio con Vialone e Roncaro, tutti in provincia di Pavia, mentre il comune che ne perde di più è Paludi, in provincia di Cosenza.

A crescere di più, a livello di popolazione complessive sono le regioni del Centro-Nord, tra cui spiccano Trentino-Alto Adige (+9,5%), Emilia Romagna (+8,5%), Lazio (+7,6%) e Lombardia (+7,4%), mentre incrementi più lievi, intorno all’1%, si sono registrati al Sud e nelle Isole, fino ad arrivare alle perdite di popolazione (in tutti e tre i casi superiori al 2%) di Molise, Basilicata e Campania.

In Italia ci sono 28.745.507 di uomini e 30.688.237 di donne, ovvero 93,7 uomini ogni cento donne. Un rapporto, questo, che non fa registrare grosse differenze a livello territoriale.

Più variabile, da questo punto di vista, la “geografia dell’invecchiamento”. L’età media della popolazione residente è, nel suo complesso di 43 anni, e si va dai valori minimi della Campania (sotto i 40 anni) ai massimi della Liguria (48 anni). Per quanto riguarda i comuni, il più “giovane” è Orta di Atella, provincia di Caserta, con un’età media di 32 anni, mentre il più vecchio è Zerba (65 anni). Cresce moltissimo il numero di persone ultracentenarie, passato da 6.313 del 2011 alle attuali 12.620 unità (+138,9%), la gran parte delle quali, l’83,7%, sono donne.

L’incremento della popolazione ha coinvolto 4.867 comuni (il 60,1%), in particolar modo al Nord (e specialmente al Nord Ovest), mentre la maggioranza (64,4%) dei comuni del Meridione ha fatto registrare una perdita di popolazione. La popolazione residente è dunque distribuita così: il 26,5% nell’Italia Nord-Occidentale, il 23,5% nell’Italia Meridionale, il 19,5% nelle regioni dell’Italia Centrale, il 19,3% nell’Italia Nord-Orientale e il restante 11,2% in quella Insulare. La regione più popolosa è la Lombardia con 9.704.151 residenti, quella con meno abitanti la Valle d’Aosta (126.806).

I cinque comuni più grandi d’Italia sono Roma (2.617.175 residenti), Milano (1.242.123), Napoli (962.003), Torino (872.367) e Palermo (657.561). Il più piccolo è Pedesina (30 residenti), in provincia di Sondrio.

Commenta