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Catalogna, Parlamento sfida Madrid

Il presidente della comunità catalana Carles Puidgemont ha deciso di sfidare a viso aperto le istituzioni centrali ed è intenzionato a recarsi all’assemblea catalana nella giornata di martedì, verosimilmente per dichiarare l’indipendenza della Catalogna, dopo l’esito favorevole del discusso referendum dell’1 ottobre scorso.

Scontro frontale Barcellona-Madrid. Dopo che la corte costituzionale spagnola ha annullato gli effetti del referendum vietando la riunione del Parlamento catalano che avrebbe dovuto dichiarare l’indipendenza, il presidente della comunità catalana Carles Puidgemont ha deciso di sfidare a viso aperto le istituzioni centrali ed è intenzionato a recarsi all’assemblea catalana nella giornata di martedì, verosimilmente per dichiarare l’indipendenza della Catalogna, dopo l’esito favorevole del discusso referendum dell’1 ottobre scorso.

La notizia arriva mentre il capo della polizia catalana dei Mossos d’Esquadra Josep Lluis Trapero e i presidenti delle grandi organizzazioni della società civile indipendentista Anc e Omnium, Jordi Sanchez e Jordi Cuixart sono interrogati da un giudice della Audiencia Nacional che li ha dichiarati indagati per «sedizione» per le manifestazioni pacifiche di Barcellona. Con loro è interrogata anche l’intendente dei Mossos Teresa Laplana. Per il reato di ‘sedizione’ sono previste pene fino a 15 anni di carcere.

L’interrogatorio è durato circa un’ora. All’uscita dal tribunale è stato accolto dagli applausi di sostenitori dell’indipendenza catalana e da grida di “traditore” di un gruppo di unionisti. Sanchez e Cuixart non hanno risposto al giudice. Cuixart ha detto che non hanno risposto perché non riconoscono la competenza del tribunale a giudicarli per sedizione, Sanchez di avere risposto al suo avvocato per rilevare la legittimità delle proteste pacifiche della popolazione catalana.

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