Condividi

Catalogna: ok al carcere per 8 ex ministri

Una decisione senza precedenti – Chiesto anche un mandato d’arresto europeo per Carles Puigdemont, da lunedì in Belgio e senza alcuna intenzione di tornare in Spagna.

Una decisione senza precedenti. La giudice dell’Audiencia Nacional, Carmel Lemel, ha accolto la richiesta presentata stamattina dalla Procura spagnola, ordinando l’arresto di ben otto ministri dell’ex Governo catalano destituito da Madrid. A finire sotto la scure della giustizia sono l’ex vicepresidente Oriol Junqueras e degli ex ministri Jordi Turull (Presidenza), Josep Rull (Territorio), Meritxell Borras (Goberno), Raul Romeva (Esteri), Carles Mundò (Giustizia), Dolors Bassa (Lavoro) e Joaquim Forn (Interno).

Le accuse nei confronti dell’ex governo catalano sono pesantissime: ribellione, sedizione e malversazione.

L’unico ad essersi sottratto alla scure della giustizia è l’ex ministro Santi Villa, dimessosi il giorno prima della dichiarazione di indipendenza, riferisce Tv3. Villa sarebbe inoltre l’unico ad aver risposto alle domande degli inquirenti e per questo motivo gli sarebbe stato concesso il rilascio in libertà condizionata. Gli altri si sarebbero invece rifiutati di rispondere. 

Nel frattempo si complica sempre di più anche la situazione di Carles Puigdemont. Oltre alla disfatta politica, adesso la questione passa sul piano giudiziario con delle conseguenze pesantissime. La procura spagnola ha infatti richiesto alla alla giudice della Audiencia Nacional Carmen Lamela di emettere un mandato d’arresto europeo nei confronti dell’ormai ex Presidente Carles Puigdemont e dei 4 ministri che attualmente si trovano con lui in Belgio. Nel caso in cui la proposta venisse accettata, sarebbero le forze dell’ordine di Bruxelles a dover eseguire l’arresto e a decidere se mantenere gli imputati in carcere fino a che un tribunale non decida in merito alla loro consegna in Spagna.

Commenta