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Carige, ai domiciliari gli ex manager Berneschi e Menconi

Sette ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Genova – Le ipotesi di reato sono di truffa al comparto assicurativo del gruppo, associazione a delinquere transnazionale, intestazione fittizia e riciclaggio

Carige, ai domiciliari gli ex manager Berneschi e Menconi

Sette persone legate al gruppo Carige sono state arrestate questa mattina dalla Guardia di Finanza per truffa. Fra loro, anche Giovanni Berneschi, ex presidente di Carige, e Ferdinando Menconi, ex numero uno di Carige Assicurazioni. Per i due ex manager sono stati disposti gli arresti domiciliari essendo entrambi ultrasettantenni. Gli ordini di custodia cautelare sono stati emessi dal gip di Genova.

Le ipotesi di reato sono di truffa al comparto assicurativo del gruppo, associazione a delinquere transnazionale, intestazione fittizia e riciclaggio. Quest’ultimo reato riguarderebbe il tentativo di rilevare le quote di un albergo a Lugano. Sono in corso perquisizioni a Genova, Milano e La Spezia e un sequestro di beni per qualche decina di milioni di euro.

All’inizio del pomeriggio il titolo in Borsa di Carige guadagna il 3%, dopo il -15% di ieri arrivato in scia al collocamento della Fondazione Carige, che ha venduto sul mercato una quota del 10,9% del capitale al prezzo di 0,40 euro per azione. La Fondazione ha incassato 95,2 milioni di euro. 

L’inchiesta incorso da parte della Procura di Genova è giunta alla conclusione che all’inizio di giugno avrebbe preso il via l’ultima parte del disegno concordato dall’ex presidente Carige con alcuni degli altri soggetti arrestati oggi per definire il passaggio dell’hotel Holiday Inn di Lugano nelle mani di Giovanni Berneschi e della sua famiglia. Da qui la decisione di disporre subito l’ordinanza per eseguire gli ordini di custodia cautelare. 

Le indagini – coordinate dal procuratore aggiunto Nicola Piacente e dal sostituto Silvio Franz – hanno ricostruito recenti accordi e contatti in base ai quali il prossimo 4giugno l’ex banchiere e la nuora, Francesca Amisano, si sarebbero recati a Lanzarote. Qui sarebbe andato in scena un finto contenzioso riguardante l’acquisto di una villa: dalle ricostruzioni fatte gli acquirenti, in qualità di rappresentati della MB Service Srl, avrebbero fittiziamente rilevato dei vizi di costruzione nell’edificio avviando un contenzioso con la società di diritto spagnolo La Vanador (amministrata dalla moglie di uno degli arrestati, Sandro Calloni). 

Il contenzioso fittizio – nel disegno dei soggetti coinvolti – si sarebbe concluso riconoscendo un risarcimento alla MB Service (che ha tra i soci anche la moglie e il figlio di Berneschi): il risarcimento poi pattuito avrebbe riguardato il 50% dell’hotel Holiday Inn di Lugano, proprio l’asset che nel 2006 era stato acquistato pariteticamente da Berneschi e da Menconi per 16,3 milioni attraverso società lussemburghesi con parte dei proventi raccolti dall’operazione di truffa da 70 milioni verso Carige Vita Nuova architettata da Berneschi, dall’ex ad Menconi e dall’immobiliarista Ernesto Cavallini. Le quote dell’albergo svizzero erano poi finite in parte a una società di diritto statunitense e in parte alla società spagnola. 

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