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Capri, Terna la collega alla terraferma e l’elettricità è 100% green

Alla presenza del premier Conte, Terna ha inaugurato la nuova linea elettrica, costata 150 milioni e che completa il collegamento dell’isola a Sorrento e alla rete elettrica nazionale: l’energia arriverà da fonti rinnovabili e sarà scambiata attraverso cavi sottomarini e completamente interrati

Capri, Terna la collega alla terraferma e l’elettricità è 100% green

Dopo decenni di polemiche e ritardi, Capri diventa finalmente un’isola green. Conosciuta in tutto il mondo per la sua Grotta Azzurra, da oggi l’isola del Golfo di Napoli sarà anche un po’ più verde: addio all’ecomostro della vecchia centrale elettrica “Sippic”, gestita da privati che ancora non la vorrebbero dismettere, che ha inquinato per un secolo mare, aria e forniva un servizio insufficiente con continui blackout, via libera alla nuova linea di Terna, che consentirà di triplicare il fabbisogno. Non solo: la nuova linea elettrica di Terna che collega Capri alla terraferma, costata complessivamente 150 milioni di euro, è completamente ecosostenibile. Intanto, la stazione non deturpa il paesaggio e i cavi sono interamente sottomarini, e poi l’energia utilizzata sarà prodotta al 100% da fonti rinnovabili, il che consentirà di azzerare le emissioni inquinanti con la dismissione della vecchia centrale che ancora andava a gasolio.

La nuova linea elettrica sottomarina Capri-Sorrento realizzata da Terna è lunga 19 km e completa l’anello elettrico da 160MW di capacità, il cui primo tratto tra l’isola e Torre Annunziata è stato completato nel 2017. Il nuovo elettrodotto, del tutto invisibile in quanto interamente sottomarino e interrato, garantirà una maggiore qualità, affidabilità ed efficienza al servizio elettrico locale, con notevoli benefici per la collettività. In termini ambientali ma anche economici: grazie al nuovo collegamento, infatti, Capri entra a far parte a tutti gli effetti della rete elettrica nazionale, con risparmi per la collettività e il sistema elettrico stimati in circa 20 milioni di euro l’anno e una riduzione di 130 mila tonnellate annue di CO2.

“In linea con la sempre maggiore attenzione di Terna all’ambiente – spiega una nota -, l’opera è stata realizzata impiegando tecnologie con minimo impatto ambientale: la posa dei cavi sottomarini, a una profondità di oltre 100 metri, è stata eseguita con particolari accortezze ingegneristiche (tra cui la tecnica del directional drilling agli approdi per l’alloggiamento dei cavi) che hanno consentito di limitare le interferenze con gli ecosistemi marini e conservare le praterie di poseidonia oceanica presenti lungo la costa, lasciando inalterati gli habitat e garantendo al contempo la protezione del collegamento elettrico. In accordo con il Ministero dell’Ambiente, Terna eseguirà inoltre un monitoraggio ambientale continuo anche dopo il completamento dell’opera, mettendo i dati e le analisi effettuate a disposizione delle istituzioni”.

Inoltre la stazione elettrica di Capri rappresenta anche un esempio unico di progettazione innovativa delle infrastrutture elettriche a livello mondiale. Costruito su un’area di circa 2.700 metri quadrati limitrofa all’Isola Ecologica di Gasto, l’impianto che riceve e smista l’energia elettrica per il fabbisogno dell’isola di Capri è infatti il risultato di un concorso internazionale indetto da Terna e vinto da Frigerio Design Group, che ha previsto l’adozione di diverse soluzioni innovative per integrare al meglio l’edificio nel paesaggio di pregio che caratterizza l’area. L’opera rientra tra i 9 progetti selezionati nella categoria Production per il premio The Plan Award 2020, riconoscimento internazionale per l’eccellenza in architettura. Sia le geometrie sia i colori dell’opera sono ripresi dal luogo in cui sorge. La planimetria dell’impianto è stata disegnata tenendo conto dell’orografia del terreno, utilizzando i gradoni calcarei presenti nell’area come muri di contenimento o come edifici”.

E poi c’è anche il valore culturale dell’operazione. I lavori di realizzazione dell’infrastruttura hanno infatti consentito di rinvenire una necropoli romana composta da 49 tombe distribuite su tre livelli. La scoperta è stata ritenuta di particolare interesse dalla Sovrintendenza ai Beni Ambientali. “L’opera che inauguriamo oggi – ha commentato l’Ad di Terna Stefano Donnarumma, alla cerimonia che ha visto la presenza del premier Giuseppe Conte – ha una rilevanza storica in quanto rende più sicura da un punto di vista elettrico e con meno emissioni inquinanti un’isola come quella di Capri, simbolo di bellezza naturale riconosciuto in tutto il mondo. Il progetto ha visto la proficua collaborazione fra pubblico e privato e testimonia il ruolo fondamentale di Terna nella transizione energetica. I nostri investimenti per rendere il sistema ancora più affidabile, efficiente e green possono concretamente contribuire alla ripresa economica del Paese”.

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