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Canone Rai in bolletta, ora si parte. Novità per coniugi e coppie di fatto

Dopo la bocciatura dello scorso sette aprile, il Consiglio di Stato ha approvato il nuovo testo emanato dal ministro Guidi, nonostante la nuova versione del decreto abbia recepito solo in parte i rilievi del giudice – Tablet, smartphone e pc non sono da considerarsi apparecchi tv – Chiarite le compensazioni economiche per le aziende elettriche concessionarie – Novità per coniugi e coppie di fatto.

Canone Rai in bolletta, ora si parte. Novità per coniugi e coppie di fatto

La rivoluzione del canone Rai in bolletta arriva ad una svolta, forse quella definitiva. Dopo aver bocciato alcuni passaggi del testo emanato dal ministro dello Sviluppo economico due settimane fa, infatti, il Consiglio di Stato ha ora dato il via libera al provvedimento che riforma le modalità del pagamento dell’abbonamento Rai. Inoltre, i coniugi e le coppie di fatto hanno gli stessi identici diritti. Lo si apprende dal sito dell’Agenzia delle Entrate, nelle pagine che dedica alla nuova imposta televisiva. Il tema è importante perché i componenti della stessa “famiglia anagrafica” – questo il punto – pagheranno il canone tv una sola volta. E dentro questa definizione di famiglia anagrafica rientrano anche – precisa ora l’Agenzia delle Entrate – le coppie di fatto che hanno la residenza nella stessa casa.

L’Agenzia delle Entrate cita gli articoli 4 e 13 del Decreto del Presidente della Repubblica numero 223 del 1989. Dice questo decreto che – “agli effetti anagrafici” – la famiglia è “un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela” oppure anche “da vincoli affettivi”. Sono sufficienti dunque, i “vincoli affettivi” purché queste persone convivano ed abbiano la loro “dimora abituale” nello stesso Comune.

Un via libera non del tutto atteso, quello del Consiglio di Stato, visto che nelle sue nuove proposte il ministro Guidi ha recepito solo in parte i rilievi dei giudici, che da parte loro hanno ribadito che la “formulazione delle disposizioni è eccessivamente tecnica“ e di difficile “comprensione per i non addetti al settore”. Una mancata comprensione a cui si cercherà di ovviare attraverso “una circolare dell’Agenzia delle Entrate”, per comunicare con maggiore chiarezza.

Ad esempio, nel decreto continua a mancare una definizione certa di apparecchio tv, perchè una norma rigida rischierebbe di invecchiare rapidamente. La definizione è arrivata solo in una nota esplicativa, che ha chiarito che non si dovrà pagare il canone per tablet, smartphone o computer. E’ confermato, inoltre, che il canone andrà versato una sola volta anche se si hanno più televisori in casa. Per chi non dovesse pagare il canone, invece, la scadenza per la dichiarazione sostitutiva rimane al 16 maggio.

Il decreto corretto ha chiarito, invece, che le aziende elettriche concessionarie delle riscossioni avranno compensazioni economiche garantite dall’Agenzia delle Entrate e che non ricadranno, dunque, sui cittadini. La rivoluzione del Canone Rai in bolletta, dunque, si avvicina alla sua partenza, attesa per il luglio del 2016.

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