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Campionato Serie A: la Roma espugna Firenze e va in testa, ma la Lazio è seconda

I giallorossi mettono sotto la Fiorentina per 2-1 con l’ex Salah e con Gervinho e guadagnano il primo posto in classifica – Ma al secondo posto c’è la Lazio che batte per 3-0 il Torino: con i laziali anche Inter e Napoli, a soli due punti dalla capolista – Momento magico per le squadre della capitale e tifosi in delirio

Campionato Serie A: la Roma espugna Firenze e va in testa, ma la Lazio è seconda

Roma comanda. I giallorossi sbancano Firenze e si prendono la vetta della classifica proprio a spese dei viola, ora staccati di due punti. Assieme a loro, nel gruppone delle inseguitrici, anche Inter, Napoli e Lazio, a dimostrazione di quanto sia bella ed equilibrata questa Serie A. Ma la copertina del lunedì, com’è giusto che sia, se la prende di diritto la Roma, capace di sbancare il Franchi dando una dimostrazione di forza e autorevolezza. Gli uomini di Garcia fanno sul serio, d’altronde con tutta quella qualità sarebbe strano il contrario. 

“E pensare che, fino a poco tempo fa, ci dicevano che eravamo scarsi – il commento del francese. – Sono molto contento per la squadra, siamo venuti a Firenze per prenderci il primo posto, ho visto l’atteggiamento giusto. Abbiamo concesso poco anche dal punto di vista difensivo, i ragazzi sono stati fantastici”. Effettivamente, rispetto alle follie di Leverkusen, ieri sera si è vista una Roma molto più “sul pezzo”.

Rispetto a quanto si pensasse alla vigilia, Garcia ha scelto di puntare sul contestatissimo Salah e la mossa si è rivelata azzeccatissima. L’egiziano infatti ci ha messo solo 6 minuti a zittire il Franchi: scambio con Pjanic e sinistro a giro sul quale Tatarusanu non ha potuto fare nulla. Roma avanti dunque, con conseguente sbilanciamento della Fiorentina. E siccome i giallorossi negli spazi sanno essere devastanti, ecco che al 34’ è arrivato anche il raddoppio di Gervinho, lanciato in campo aperto da Florenzi e freddo al punto giusto per battere nuovamente il portiere viola. 

Nella ripresa, nonostante l’assedio viola, la squadra di Garcia avrebbe potuto segnare ancora: non lo ha fatto e così il match è rimasto aperto fino alla fine. Ma i viola, alla terza sconfitta consecutiva tra campionato ed Europa League, non hanno saputo concretizzare le tante occasioni avute: il gol di Babacar è arrivato solo al 94’, peraltro dopo che la Roma era rimasta in 10 per l’espulsione di Salah (87’). 

Se la Roma gode anche la Lazio ha di che sorridere. I biancocelesti hanno battuto il Torino con un roboante 3-0, confermandosi squadra spietata tra le mura amiche dell’Olimpico. Con quella di ieri le vittorie interne in stagione sono 8, 5 in campionato, 2 in Europa League e 1 nell’andata del preliminare di Champions. Numeri importanti, che se integrati da qualche punto in più in trasferta (solo una vittoria a Verona, poi 3 sconfitte) potrebbero portare davvero in alto. 

“Non guardo la classifica, è troppo presto – ha glissato Pioli. – Figuriamoci se penso allo scudetto, ci sono squadre molto più attrezzate di noi come Juve, Napoli e Roma. Detto questo noi proveremo a vincere sempre, a cominciare da Bergamo”. Legittime le ambizioni del tecnico, d’altronde la sua Lazio è in forma e con la rosa al completo non ha ragione di temere nessuno. Contro il Torino doveva essere un match insidioso, tanto più dopo le fatiche europee di giovedì, invece i biancocelesti hanno vinto, anzi stravinto, senza particolari problemi. 

Al 40’, dopo una prima parte un po’ bloccata, il gol spacca-partita: sponda di Klose e destro sporco di Lulic a beffare il colpevole Padelli. Nella ripresa poi è salito in cattedra Felipe Anderson. Il brasiliano, già giustiziere del Toro nella scorsa stagione, ha prima raddoppiato con un destro morbido su assist del solito Klose, poi ha triplicato con una sassata da fuori a tempo praticamente scaduto. 

La Capitale insomma può sorridere e pensare con ottimismo all’infrasettimanale di campionato. La Roma ospiterà l’Udinese all’Olimpico, la Lazio farà visita all’Atalanta dell’ex Reja. Tutto questo dall’alto della classifica, una bella novità per chi, da anni, sognava di essere proprio lassù.

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