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CAMPIONATO SERIE A – Il Milan piace ma s’arrende alla Fiorentina (2-1): per ora Inzaghi resta

Rossoneri finalmente effervescenti e inizialmente in vantaggio con Destro ma poi risorge la Fiorentina e negli ultimi minuti capovolge le sorti dell’incontro vincendo per 2 a 1 e ponendo apertamente la sua candidatura per il terzo posto in classifica – Per ora Inzaghi resta ma per lui l’avventura Milan è finita.

CAMPIONATO SERIE A – Il Milan piace ma s’arrende alla Fiorentina (2-1): per ora Inzaghi resta

Esame fallito. Il Milan “toppa” l’appuntamento di Firenze, rimediando una sconfitta che, con ogni probabilità, cancella anche le ultime velleità di Europa (League s’intende). A meno di clamorosi sviluppi però Inzaghi resterà sulla panchina rossonera, almeno fino a sabato prossimo, quando a San Siro arriverà il Cagliari di Zeman. Questo per mancanze di alternative concrete ma anche perché, dopo tanto tempo, il Milan ha mostrato segni di ripresa, giocando una delle migliori partite (se non la migliore, al netto dell’avversario) del suo disastroso 2015. Guardare il bicchiere mezzo pieno dopo una sconfitta, l’ottava di questo campionato, è lo specchio di una mediocrità lampante, che vede la squadra al decimo posto in classifica, a 10 punti dall’ultimo posto utile per l’Europa League. Però, per almeno un’ora, i rossoneri hanno tenuto testa alla Fiorentina, tanto che, a un certo punto, sembravano addirittura poter uscire dal Franchi col bottino pieno. “Sono felice della prestazione, meritavamo di vincere – ha sospirato Inzaghi. – E’ incredibile commentare una sconfitta dopo una partita così, ma sono contento di aver ritrovato un bel gioco. L’unico errore è stato non averla chiusa, giocando così però potremo toglierci delle soddisfazioni”. Capire quali resta francamente difficile. Solo un miracolo infatti potrebbe riportare il Milan in una zona di classifica dignitosa, dando così al tecnico qualche chance di rimanere anche l’anno prossimo. Gli scenari restano molto più cupi proprio come le prospettive di Superpippo.

“Ho ancora un anno di contratto, poi la società farà le sue valutazioni – ha ammesso sconsolato l’allenatore rossonero. – Il Milan mi ha dato tanto, spero di restare il più a lungo possibile. Se così non sarà vorrà dire che andrò per la mia strada…”. Siamo insomma ai titoli di coda di un’avventura iniziata nel luglio 2001, fatta di tantissime luci (da giocatore) macchiate però da una stagione balorda. E dire che ieri, per un’ora buona, la squadra sembrava potergli dare qualche soddisfazione. Dopo un primo tempo convincente, sporcato però dalla traversa di Basanta (30’), i rossoneri passavano in vantaggio con Destro, bravissimo a trasformare in oro una “pallaccia” di Bonaventura (56’). La Fiorentina avanzava il baricentro ma le fatiche europee si facevano sentire e il Milan sembrava poter gestire al meglio il risultato. Poi però, a 7’ dalla fine, ecco il solito orrore difensivo, con Gonzalo Rodriguez a svettare su Abate per l’1-1 viola. La storia si ripeteva qualche minuto dopo: questa volta era Joaquin a freddare le belle statuine rossonere, regalando così a Montella un successo importantissimo, che proietta la Fiorentina nuovamente in orbita Champions. “Abbiamo vinto una gara molto delicata – ha ammesso il tecnico viola. – Mi è piaciuto lo spirito, così si può puntare davvero al terzo posto”. A cosa invece possa aspirare il Milan proprio non si sa. Tanto che, al di là delle smentite (peraltro sempre più blande), in società pensano già al futuro. Del quale, senza ombra di dubbio, non farà più parte Filippo Inzaghi.

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