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CAMPIONATO SERIE A – Il Milan in dieci ferma la Roma sullo o a 0 e la Juve ringrazia

CAMPIONATO SERIE A – I giallorossi non riescono a piegare il Milan, pareggiano in casa (0 a 0) e tornano a tre punti di distacco dalla capolista Juventus – Un errore arbitrale nega alla Roma un rigore provocato da un fallo di mano di De Jong ma il Milan ha giocato metà del secondo tempo in 10 per l’espulsione di Armero – Inzaghi felice, Garcia no

CAMPIONATO SERIE A – Il Milan in dieci ferma la Roma sullo o a 0 e la Juve ringrazia

Un punto a testa ma prospettive molto diverse. Lo 0-0 dell’Olimpico scontenta la Roma che vede nuovamente allontanarsi la Juventus capolista, fa felice invece il Milan, capace di giocarsela alla pari per buona parte del match contro una squadra (non ce ne voglia Berlusconi) superiore in tutto.

Ci si aspettava maggior spettacolo da giallorossi e rossoneri, fin qui garanzia quasi assoluta di gol e divertimento, invece, a farla da padroni, sono stati i reparti difensivi. E anche questo, a guardar bene, è un segnale positivo più per il Milan, criticatissimo fino a qualche domenica fa per le reti subite, che per la Roma, le cui capacità arretrate non erano mai state messe in dubbio. Risultato giusto insomma, anche se macchiato da un grave errore arbitrale. Molto pesante infatti quanto accaduto al 30’ del primo tempo: il tocco di mano di De Jong in area è completamente sfuggito a Rizzoli (le colpe maggiori però sono dell’assistente Massa).

 “Era un rigore clamoroso – il pensiero di Garcia. – O gli arbitri d’area si prendono le loro responsabilità oppure non ha nemmeno senso mandarli in campo”. Episodio (grave) a parte, resta comunque un pareggio giusto. Anzi, contro ogni pronostico è stato il Milan a fare qualcosa in più, quantomeno fino a quando non è rimasto in dieci uomini. Dopo l’espulsione di Armero (due gialli giusti, il secondo al 70’) i rossoneri sono inevitabilmente calati e la Roma ha preso terreno, senza però creare chissà quante occasioni. L’unica (Gervinho al 92’) ha messo i brividi a Inzaghi ma Diego Lopez si è rivelato ancora una volta un grande portiere.

“Sono due punti persi – ha ribadito Garcia. – Qualcosa abbiamo creato ma dovevamo fare molto meglio, l’assenza di Pjanic ci ha tolto creatività”. E anche qualche sua decisione, aggiungiamo noi, non ha giovato alla manovra della squadra. Perché lasciare in panchina Ljajic, forse il più in forma della rosa, per oltre un’ora? E non era forse il caso di gestire meglio Maicon e Totti, col fiato corto già da qualche gara? Domande che il tecnico francese si porterà sotto l’albero di Natale, lo stesso che invece ha regalato a Inzaghi un po’ di (insperata?) serenità. Giusto sottolineare i grandi progressi del suo Milan che, tra Napoli e Roma, ha fatto 4 punti. Allargando un po’ il raggio alle ultime 4 partite la squadra ha toppato solo a Genova, subendo peraltro l’unico gol. “Sono felicissimo del risultato, qualche mese fa non avrei creduto possibile giocare alla pari con la Roma, per giunta in 10 – ha spiegato Inzaghi. – La squadra mi rende orgoglioso, ricordiamoci però che non abbiamo ancora fatto niente. Se però giocheremo sempre con questa intensità potremo davvero arrivare terzi”.

Quel che balza agli occhi è la maggior fiducia del gruppo, ora decisamente più convinto dei propri mezzi. La linea difensiva è alta, il centrocampo alterna qualità (Montolivo e Poli) e quantità (De Jong e ancora Poli), l’attacco dà sempre la sensazione di poter inventare qualcosa, anche nelle serate più difficili. Ecco perché Inzaghi accoglie a denti stretti la sosta natalizia a differenza di Garcia, ben contento di dare qualche giorno di riposo ai suoi. Alla ripresa infatti comincerà un vero e proprio tour de force: Udinese e Lazio per i giallorossi, Inter e Napoli per la Juventus. Non c’è che dire, un inizio d’anno col botto!

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