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CAMPIONATO – La Lazio risorge con il Genoa, la Roma sprofonda con la Samp

La Lazio liquida il tabù Genoa, vince per 2-0 e scavalca in classifica la Roma battuta Marassi dalla Samp- Per la Lazio supergol di Felipe Anderson e prima rete di Djordjevic – Per i giallorossi fatale un’autorete di Manolas: ora Garcia è nella bufera e la Roma è distanziata di sette punti dalla capolista Inter

CAMPIONATO – La Lazio risorge con il Genoa, la Roma sprofonda con la Samp

La Lazio risorge, la Roma sprofonda. Il mercoledì di campionato ribalta gli scenari del calcio capitolino, comandato ora dai biancocelesti di Pioli. Il successo sul Genoa (2-0) cancella, almeno in parte, la figuraccia di Napoli ma soprattutto vale il clamoroso sorpasso sui cugini giallorossi, usciti con le ossa rotte dal Marassi sampdoriano. E’ questa, assieme al pareggio della Juve, la notizia più clamorosa del turno infrasettimanale: ora la Roma è a – 7 dall’Inter, uno sproposito rispetto ai pronostici di inizio stagione. 

“Questa sconfitta complica le cose – l’ammissione di Garcia. – Siamo lontani dalla vetta e da troppe squadre, sabato contro il Carpi dobbiamo vincere altrimenti saranno guai”. Difficile dargli torto visto che, mai come quest’anno, la sua è una squadra costruita per vincere il titolo. L’inizio di campionato ha però mostrato i soliti problemi: giallorossi super contro le grandi (Juventus e Barcellona), decisamente meno nelle altre partite. 

Ieri però, rispetto a domenica, si è rivisto un gioco convincente il che, risultato a parte, autorizza a pensare positivo. Non sempre infatti ci sarà di fronte un Eder così, capace di freddare De Sanctis con una punizione-bomba al 50’, e nemmeno errori grossolani come quello di Manolas (85’), autore di un’autogol che, in tempi passati, avrebbe fatto la fortuna della Gialappa’s band. In mezzo una Roma propositiva, incapace però di concretizzare l’enorme mole di gioco creata. Salah a parte (suo il momentaneo 1-1 al 69’), nessun tiro buca davvero Viviano e la Sampdoria di Zenga può così chiudersi, ripartire e raccogliere un preziosissimo successo. 

Serata decisamente diversa per la Lazio di Pioli, ancora una volta rivitalizzata dall’aria dell’Olimpico. La storia, già avvenuta dopo le scoppole di Leverkusen e Verona (2-0 sull’Udinese), si è ripetuta ieri contro il Genoa di Gasperini, matato grazie a una super prestazione di Felipe Anderson. Il brasiliano, per la prima volta titolare in campionato, ha fatto rivedere le giocate della scorsa stagione: dribbling, numeri da circo e un gol stupendo (destro “alla Del Piero” al 62’). “Lui è giovane, deve imparare ad ascoltare chi gli vuole bene e io sono fra questi” il commento di Pioli, che lascia intendere come, dietro a tante panchine, ci fossero più che altro motivi extracalcistici. 

Decisivo anche Djordjevic, rientrato dall’infortunio e autore del gol spacca-partita (35’) e le espulsioni (giuste) di Cissokho e Pandev, che hanno lasciato il Genoa addirittura in 9 uomini. Scenari ribaltati, insomma, nella città eterna. Ora la Lazio potrà preparare con più serenità la trasferta di Verona, la Roma invece vivrà una vigilia bollente in vista del Carpi. E il mirino, dopo essere stato puntato su Pioli, si sposterà su Garcia, sempre più al centro della bufera capitolina.

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