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Calzature italiane: export sempre positivo ma con nuvole all’orizzonte

Sui primi 5 mesi del 2023, nonostante la crescita di fatturato (+7,4%) e vendite all’estero (+10,2%), pesa il calo dei volumi: -6,8%

Calzature italiane: export sempre positivo ma con nuvole all’orizzonte

Il primo semestre del 2023 si è chiuso in positivo per il comparto calzaturiero italiano, con una crescita in fatturato (+7,4%) ed esportazioni (+10,2%). Sono però le quantità a soffrire: -6,8% quelle esportate e -5,7% quelle realizzate. Per la seconda parte dell’anno le attese del Centro Studi Confindustria Moda per Assocalzaturifici sono molto caute, stante il clima di incertezza generale e la debolezza di molte economie mondiali.

Al forte rimbalzo del 2021 in seguito al lockdown, ha fatto seguito una marcata decelerazione. Nei primi 5 mesi hanno registrato incrementi in valore tutte le principali destinazioni dell’export eccetto Svizzera, (-13,6%), Regno Unito (-2,6%) e Canada (-0,5%). Indicazioni incoraggianti arrivano, tuttavia, dalla Cina (+20,4% in volume e +43,4% in valore).

L’export italiano di calzature

Nei primi 5 mesi dell’anno l’export italiano di calzature si è attestato a 87,9 milioni di paia, operazioni di pura commercializzazione incluse: 6,4 milioni di paia in meno rispetto ai dodici mesi precedenti (-6,8%). I partner UE presentano andamenti migliori (-4,5% in volume e +14% in valore) rispetto ai mercati più lontani (-10,9% e +7% rispettivamente nel complesso). Oltre alla Francia, al primo posto nella graduatoria dell’export (+19,6% in valore e -2,9% in volume), tra le principali destinazioni figurano Germania, Spagna, Paesi Bassi, Belgio e Polonia.

Frena il Nord America e il Regno Unito

USA e Canada evidenziano contrazioni superiori al -20% nelle paia. Male anche il Regno Unito (-2,6% in valore, -13,8% in quantità), già in difficoltà nel 2021-22. Evoluzioni favorevoli in Emirati Arabi (+37,7% in valore) e Turchia (con incrementi superiori all’80% sia in volume che valore, nonostante la svalutazione della lira).

Il dettaglio per tipologia merceologica mostra andamenti disomogenei in valore e cali generalizzati in volume, con l’eccezione delle pantofole (che, al contrario, crescono in volume ma flettono in valore). Il comparto delle calzature con tomaio in pelle, primo per importanza con un’incidenza del 63% sulle vendite estere in valore, presenta un aumento vicino al +13%.

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