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Calciomercato, derby tra sceicchi per CR7: lo vogliono Psg e City

Cristiano Ronaldo sembra ormai a un passo dall’addio alla Juve: ecco le possibili destinazioni e i probabili sostituti con il team di Guardiola in pole – L’l’Inter annuncia l’acquisto di Correa dalla Lazio – Anche il Milan in azione – Fiorentina e Genoa scatenate negli ultimi giorni di calciomercato

Calciomercato, derby tra sceicchi per CR7: lo vogliono Psg e City

Due indizi che fanno una prova. La foto pubblicata su Twitter da Al-Thani, fratello dello sceicco proprietario del Psg, che ritrae Cristiano Ronaldo vestito da parigino vicino a Messi, incendia nuovamente il mercato attorno al portoghese, così come le voci piuttosto autorevoli raccolte dall’Equipe, che lo danno invece vicinissimo al Manchester City. Il derby tra sceicchi si sposta dunque sul fronte CR7, la cui permanenza alla Juve, già messa in dubbio a più riprese nel corso dell’estate, diventa così quanto mai incerta. Di sicuro non può essere un caso che Parigi abbia avanzato la sua candidatura proprio nel giorno in cui il Real Madrid ha fatto lo stesso per Mbappé, presentando un’offerta di 160 milioni. Il club francese, per ora, è rimasto fermo sulla richiesta iniziale di 180, ma è evidente che le cose si stanno muovendo: il giovane fenomeno transalpino, del resto, ha solo un anno di contratto e ha già comunicato ufficialmente di non voler rinnovare.

“La Ligue 1 non è un campionato top” ha dichiarato in un’intervista, confermando di fatto di voler andarsene già in questa sessione di mercato. E così, proprio come abbiamo ripetuto a più riprese nel corso dell’estate, ecco che il Psg ha virato su Ronaldo, anche se, è bene ribadirlo, al momento non esiste ancora una trattativa ufficiale con la Juventus. Rimane comunque la sensazione che il portoghese abbia già un piede fuori da Torino, ma che né lui né i bianconeri abbiano davvero il pallino del gioco in mano. Del resto Jorge Mendes, oltre che al Psg, lo ha offerto anche al Manchester City, che dopo un’iniziale freddezza sembra essere piuttosto interessato: la prima scelta Harry Kane, infatti, resta bloccata dalle richieste folli del Tottenham, mentre CR7 potrebbe venir via per circa 30 milioni. Il diretto interessato e la Juve, nel frattempo, continuano a lavorare assieme, ma i sorrisi sono spariti da tempo: lui non è più la stella intoccabile della squadra, come dimostra la panchina di Udine, e il fatto che l’abbia presa insolitamente bene conferma che, in fondo, non gli importa più neanche tanto (ricordate la reazione dopo il cambio di Sarri di un paio d’anni fa?).

In tutto ciò i tifosi bianconeri si dividono tra chi sarebbe d’accordo a cederlo, magari per rilanciare definitivamente Dybala, e chi pensa invece il contrario, attaccato ai numeri superlativi di questo triennio assieme (101 gol in 134 partite), anche perché non è chiaro se il club riuscirebbe poi a sostituirlo degnamente. A inizio estate si era parlato con insistenza di Gabriel Jesus e chissà che la questione non possa tornare d’attualità, soprattutto se il portoghese finisse proprio al City (una cessione al Psg invece potrebbe riaprire il discorso Icardi), a meno che non si decida di lasciare tutto invariato, considerando che l’attacco bianconero può già contare su Dybala, Morata, Chiesa, Kulusevski e Kajo Jorge. Ronaldo monopolizza la scena, ma il mercato non riguarda solo lui. L’altra grande notizia di giornata riguarda l’Inter, che di fatto ha concluso l’acquisto di Joaquin Correa. Il Tucu, prima scelta di Inzaghi, arriverà in prestito con obbligo di riscatto fissato a 30 milioni più 1 di bonus, operazione che permetterà ai nerazzurri di non gravare sul bilancio attuale e alla Lazio di incassare una cifra di tutto rispetto, seppur tra 12 mesi.

Decisiva la volontà del giocatore, fermissimo nel voler raggiungere il suo ex tecnico all’ombra della Madonnina, ma anche la mossa di Marotta di opzionare Belotti, che ieri pomeriggio sembrava ormai a un passo. L’ad infatti non voleva farsi trascinare da Lotito in una trattativa estenuante, così ha contattato Cairo e trovato un accordo di massima per il Gallo. In serata però, grazie anche alla mediazione di Alessandro Lucci, procuratore dell’argentino, il patron laziale ha abbassato le sue pretese, accettando i 31 milioni di viale Liberazione. L’ufficialità non c’è ancora, ma potrebbe arrivare già oggi per la gioia di Inzaghi, pronto ad accogliere il Tucu per la trasferta di Verona di venerdì. Difficile ora che possa arrivare anche Belotti, visto che il budget nerazzurro non lo consente, ma non è da escludere che l’Inter riesca a completare il reparto con un’altra prima punta, un vice Dzeko più giovane ed economico: il nome caldo è quello di Scamacca, che il Sassuolo lascerebbe partire in prestito con diritto di riscatto.

A proposito di attaccanti, il Milan ha abbracciato Pietro Pellegri, il cui ingaggio diventerà ufficiale nella giornata odierna: ieri l’ormai ex Monaco si è sottoposto alle visite mediche di rito e oggi diventerà rossonero con la formula del prestito oneroso (1 milione) con diritto di riscatto (obbligo in caso di un tot di presenze) fissato a 6 (più il 15% sulla futura rivendita). A Casa Milan si sono visti anche gli agenti di Bakayoko, il cui ritorno (sempre in prestito) sembra ormai questione di ore, tanto che Pioli spera di poterlo convocare già per la sfida contro il Cagliari di domenica, inoltre si continua a lavorare sul trequartista/attaccante esterno: l’elenco di papabili, oltre ai soliti noti Vlasic e Adli, si è arricchito con i nomi di Corona del Porto, Sarabia del Psg e Messias del Crotone, quest’ultimo leggermente favorito qualora Castillejo andasse al Getafe. Le altre notizie di giornata riguardano la Lazio, che ha finalmente concluso l’acquisto di Basic dal Bordeaux (7 milioni più 2 di bonus), l’Atalanta, che ha presentato ufficialmente Zappacosta, il Genoa, che dopo aver preso Maksimovic è sempre più vicino a Caicedo e la scatenata Fiorentina, che dopo Torreira dall’Arsenal (prestito oneroso di 1 milione con riscatto fissato a 15) sogna di strappare Berardi al Sassuolo, la cui richiesta è però ferma alla cifra monstre di 40 milioni.   

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