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Calciomercato al via: la Cina è già tra noi e la Juve soffre

Oggi parte ufficialmente il calciomercato d’inverno e i venti cinesi soffiano forti anche in Italia: ne fa le spese soprattutto la Juve che perde Witsel e Gagliardini (Suning lo porta all’Inter) e cerca di resistere su Mandzukic – Sirene spagnole per Dybala – I cinesi però non fanno miracoli per il Milan: Montella a secco – Iturbe e Gabbiadini in movimento

Calciomercato al via: la Cina è già tra noi e la Juve soffre

Calciomercato 2017, si parte! Comincia oggi la sessione invernale delle trattative, almeno ufficialmente: i primi movimenti, infatti, sono già iniziati da tempo, alcuni addirittura conclusi. E’ il caso della Juventus, che mentre gli altri brindavano a un felice Natale si accaparrava le prestazioni di Rincon, arrivato dal Genoa per rinforzare il centrocampo di Allegri. Sembrava l’inizio di un mercato trionfale, poi però ci si sono messi i cinesi.

Quelli del Tianjin, squadra allenata da Fabio Cannavaro, che si sono presi il sì di Witsel a suon di milioni (80 in 4 anni al giocatore, 20 allo Zenit) e quelli dell’Inter, pronti ad acquistare una delle più grandi promesse del calcio italiano. Si tratta di Roberto Gagliardini, messosi in luce nell’Atalanta di Gasperini e già “promesso sposo” alla Juventus proprio come il compagno Caldara. Qui però è entrato in gioco il Gruppo Suning e ora sono i nerazzurri i favoriti per il suo acquisto: la formula del prestito oneroso con riscatto già fissato a 28-30 milioni ha convinto Percassi e anche il giocatore sembra propenso ad accettare. Resta da vedere se Marotta riuscirà a ribaltare gli scenari con un colpo di coda ma, al momento, sembra proprio che a sorridere possa essere Pioli. Il tecnico avrebbe un centrocampista di ordine e qualità per tentare la scalata in classifica, Suning un giovane italiano (22 anni) su cui cominciare la ricostruzione dell’Inter.

Alla Juve non resta che cercare un altro mediano, magari uno come Luiz Gustavo (il Wolfsburg potrebbe cederlo in prestito e lui sarebbe utilizzabile in Champions) o Milinkovic-Savic (Lotito però chiede almeno 25 milioni). Nel frattempo però Marotta deve pensare anche a difendere i proprio gioielli: su tutti Paulo Dybala, già entrato da tempo nell’orbita del Real Madrid, per il quale sarà necessario presto un nuovo contratto, ma anche Mario Mandzukic, richiesto a suon di milioni (28 al club e quadriennale da 7,5 per lui) dal “solito” Tianjin di Cannavaro (qui però la Juve ha già detto no). Movimenti interessanti anche in casa Napoli, dove dopo l’acquisto di Pavoletti (anche questo durante le feste) si pensa soprattutto a cedere Manolo Gabbiadini. Per l’attaccante infatti non c’è più spazio: De Laurentiis vuole 20 milioni, il Marsiglia di Rudi Garcia è arrivato a 18, superando così i 16 offerti dal Wolfsburg. Gli azzurri aspettano, intanto seguono con attenzione il giovane Serge Gnabry, esterno offensivo classe 1995 del Werder Brema osservato anche dal Bayern (la sua clausola rescissoria è di 10 milioni).

Colpo importante anche da parte del Torino, che oggi accoglierà Juan Manuel Iturbe, in arrivo dalla Roma con la formula del prestito con diritto di riscatto. Mihajlovic può sorridere, Montella, almeno per il momento, no. Il mercato del Milan, infatti, è fermo causa closing e, a meno di clamorosi scossoni, non regalerà colpi da prima pagina. Galliani, in accordo con Fassone, sta tentando di convincere l’Everton a cedere in prestito gratuito il giovane esterno offensivo Gerard Deulofeu, gli inglesi però vorrebbero inserire almeno il riscatto obbligatorio e qui si entra nella fase di stallo. Con il passaggio di proprietà slittato a giugno non si possono fare acquisti definitivi, se non a costo zero: scenario già avvenuto in estate e pronto a ripetersi anche in questo mercato. In attesa di formalizzare la cessione di Luiz Adriano allo Spartak Mosca (a titolo gratuito ma solo dopo le visite mediche), Galliani sta per concludere lo scambio Gabriel-Storari con il Cagliari: i due portieri si scambierebbero la panchina (entrambi, infatti, sono numeri 12) fino a giugno, il tutto in prestito secco.

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