Sette importanti club di calcio che militano nella Liga spagnola, dovranno restituire al loro Governo i soldi ricevuti negli ultimi anni poiché considerati da Bruxelles come “aiuti di Stato illeciti”. Nell’occhio del ciclone squadre come Valencia, Athletic Bilbao, l’Atletico Osasuna, Elche e Hercules, ma soprattutto Barcellona e Real Madrid.
A rendere nota la decisione dell’UE è stata la Commissaria europea per la concorrenza, Margrethe Vestager in seguito ad un’indagine compiuta su numerose società iberiche e olandesi. Queste ultime (quattro in tutto) non dovranno invece procedere ad alcun rimborso poiché gli aiuti sono stati considerati compatibili.
La decisione si riferisce al regime fiscale che il Governo spagnolo ha applicato ai celeberrimi club, ma anche ad un’operazione di cessione terreni del Real Madrid. La società di Florentino Pérez dovrà restituire circa 18,2 milioni di euro al Comune capitolino.
“Usare i soldi dei contribuenti per finanziare club di calcio professionistici – ha stabilito l’Ue – può costituire competizione sleale. Il calcio professionistico è un’attività commerciale che coinvolge significative somme di denaro e deve rispettare le regole della leale concorrenza. I sussidi che abbiamo indagato in questi casi non le rispettavano”.
Dal punto di vista fiscale infatti i club spagnoli da ben due decenni godono di un trattamento di favore, pagando tasse molto più basse del normale poiché considerate come “organizzazioni non governative”. Un paradosso per Bruxelles che ha ritenuto questi favori come del tutto “ingiustificati”.
Bruxelles ha inoltre stabilito che le garanzie pubbliche concesse sui prestiti ottenuti da Velencia, Hercules e Elche hanno dato ai tre club vantaggi indebiti rispetto alle altre società che, invece, non hanno beneficiato di alcuna agevolazione.
