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Calcio, mercato bollente in vista della ripartenza

A giorni le seminfinali di Coppa Italia ma le attenzioni del calcio sono già sul mercato: l’Inter è vicina a Tonali e deve risistemare l’attacco, la Juve tratta la cessione di Pjanic e per il Milan è in vista un rivoluzionel

Calcio, mercato bollente in vista della ripartenza

Il conto alla rovescia è cominciato. Tra una settimana esatta saremo qui a commentare il post Juventus-Milan e a preparare Napoli-Inter, intanto però il mercato prosegue e lo farà (ovviamente in crescendo) fino al 5 ottobre. La settimana che si sta concludendo ha messo l’Inter in copertina e non solo per la cessione di Icardi al Psg (50 milioni + 8 di bonus): al centro dell’attenzione, infatti, sono finiti anche Lautaro Martinez, Timo Werner ed Edinson Cavani. Purtroppo per i nerazzurri però le notizie non sono quelle sperate, sia in entrata che in uscita. In Germania sono convinti che Werner abbia già firmato con il Chelsea, ormai prossimo a pagare i 55 milioni richiesti dal Lipsia, e la notizia trova conferme anche qui.

L’attaccante tedesco dunque non giocherà per Conte e nemmeno per Klopp, altro suo grande spasimante, bensì per Lampard: decisivo l’affondo di Abramovich, deciso a riportare i Blues in cima ai fasti del (recente) passato. Inter costretta dunque a cambiare obiettivo, e non va tanto meglio neanche sul fronte Cavani. Il Matador, in scadenza di contratto a giugno, non ha chiuso le porte ma il suo approdo all’ombra della Madonnina è tutt’altro che scontato, in primis per la volontà di concludere la Champions con il Psg (dunque, nel caso, se ne riparlerà ad agosto inoltrato), in secundis per le offerte che arrivano da Atlético Madrid, Newcastle e club statunitensi.

Insomma, Conte dovrà avere molta pazienza e quella, si sa, non è esattamente la sua caratteristica migliore, tanto più che all’orizzonte si prevede una bella battaglia col Barcellona per Lautaro Martinez. Il Toro vuole giocare con Messi, su questo non ci sono più dubbi, ma i catalani, forti di questo, stanno cercando di trattare sul prezzo, irritando non poco Marotta e Ausilio. L’ultima offerta, rilanciata a tutta pagina dal solito Mundo Deportivo, è di 70 milioni più Junior Firpo, valutato 41: peccato che l’Inter ritenga che il terzino dominicano valga molto meno, ragion per cui la cifra cash dovrà essere aumentata almeno a 90.

I nerazzurri hanno il coltello dalla parte del manico (Lautaro ha un contratto fino al 2023), ma sono anche consci che trattenere qualcuno controvoglia è molto rischioso, specialmente ora che sta per cominciare un vero e proprio tour de force di partite. Se il borsino degli attaccanti piange, quello dei centrocampisti ha la freccia all’insù: Tonali infatti è sempre più vicino. Il giovane azzurro, seguito anche dalla Juve, avrebbe già trovato un accordo sulla base di un quadriennale, il che dovrebbe mettere in discesa la trattativa col Brescia, ormai entrato nell’ottica di cedere il suo gioiello al termine del campionato.

Paratici sembra aver mollato un po’ la presa, anche perché le energie, al momento, sono focalizzate sulla cessione di Pjanic, al centro di un derby tutto rossoblu tra Barcellona e Psg. Il bosniaco vorrebbe andare in Spagna, ma la trattativa fatica a decollare. Colpa delle contropartite blaugrana, rifiutate dalla Juve (Dembelé e Coutinho) o dal giocatore stesso (Arthur); il Psg invece sarebbe pronto a mettere sul piatto un profilo gradito come Paredes, ma Pjanic, al momento, ha in testa solo il Barça. Iniziano a filtrare i primi nomi anche in casa Milan, dove ci si prepara a sposare il progetto Rangnick. Una vera e propria rivoluzione, basata su alcuni capisaldi (Donnarumma, Hernandez, Romagnoli e Calhanoglu), un centrocampista centrale e un attaccante.

Per il primo si parla del ritorno di Bakayoko o di Florentino Luis, 20 enne portoghese del Benfica: i rossoneri vorrebbero uno scambio alla pari con Paquetà, i lusitani 40 milioni cash, peraltro senza chiudere all’ipotesi prestito biennale con obbligo di riscatto. Là davanti invece, data ormai per certa la partenza di Ibrahimovic, piacciono Milik e Jovic: il primo costa 40 milioni (ma il prezzo potrebbe abbassarsi con l’inserimento di Kessié), il secondo 60 (o prestito, comunque possibile, o niente). Nel piano Rangnick c’è posto anche per Bennacer, ma qui bisogna capire le intenzioni del Manchester City: Guardiola infatti lo ha messo nella lista della spesa e la clausola rescissoria di 50 milioni, per quanto alta, non è insormontabile. 

Tornando a Milik, il Milan non è certo solo: il polacco piace anche alla Juventus e ad alcuni club stranieri, in ogni caso la sua cessione è subordinata alla trattativa per il rinnovo con il Napoli. De Laurentiis infatti non ha ancora perso le speranze di prolungargli il contratto, ma se così non sarà (il giocatore, al momento, non vuole firmare) allora verrà ceduto in estate. Pugno di ferro anche con Allan e Koulibaly, gli altri due big che potrebbero svestire la maglia azzurra: ADL non li incatenerà a Castelvolturno, ma li lascerà partire solo di fronte a offerte davvero importanti.

Infine la Roma, costretta a fare i conti con un’emergenza economica inaspettata. Nei piani di Pallotta infatti il club, a quest’ora, non doveva essere neanche più suo, poi però è arrivato il Covid e Friedkin, forse poco convinto sin dall’inizio, ha preferito prendere tempo: il risultato è che il debito è aumentato e i 30 milioni prestati da Pallotta servono solo a rimandare il problema. Parallelamente Petrachi deve cercare di allestire una squadra competitiva e la prima mossa, in questo senso, sarebbe il riscatto di Smalling dal Manchester United.

Il problema è che i 20 milioni chiesti dagli inglesi, al momento, sono troppi, ragion per cui il ds giallorosso sta lavorando alla conferma del prestito, nella speranza che lo United, in attesa di tempi migliori, si faccia allettare dal risparmio dell’ingaggio. Mercato bollente insomma, proprio come l’estate che ci apprestiamo a vivere: la prima nella storia in cui campo e trattative dovranno trovare un modo per convivere a lungo… 

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