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Calcio, il ciclone Cavani “salva” il campionato: attenta Juventus, il Napoli c’è

L’attaccante uruguayano, ieri sera in versione Falcao, stende la Lazio con una tripletta (la sesta in maglia azzurra: 72 gol in 101 partite) e lancia un segnale ai campioni d’Italia: quest’anno se la dovranno vedere fino alla fine con i ragazzi di Walter Mazzarri – E la Juventus ha anche la Champions League…

Calcio, il ciclone Cavani “salva” il campionato: attenta Juventus, il Napoli c’è

“La Juventus vincerà il campionato con 20 punti di vantaggio sulla seconda”. “A febbraio è già finito tutto”. Questi i commenti più ricorrenti dello scorso lunedì mattina tra bar, social network e anche una certa stampa. Corredati persino da: “La Juve ha anche trovato il top player, ce l’aveva addirittura in casa, è Quagliarella”, si diceva all’indomani della strepitosa doppietta messa a segno, contro il Chievo, dall’attaccante che a dirla tutta la dirigenza bianconera aveva più volte cercato di sbolognare in estate, con proposte di scambio per Jovetic e finanche per Pazzini.

Poi basta un mercoledì qualsiasi di inizio autunno per correggere, non è ancora dato sapere se schizofrenicamente o veritieramente, giudizi e pronostici espressi non più di 48 ore prima. E allora ecco che il super Quagliarella visto a Londra e a Torino nei giorni precedenti viene surclassato nello scontro diretto dal fiorentino Jovetic, oggetto dichiarato del desiderio bianconero per tutto il solstizio estivo, e come se non bastasse anche l’altro attaccante bramato da corso Galileo Ferraris, quell’Edinson Cavani che a dire il vero è stato ben presto tolto dal mercato giurando – a suon di milioni – amore ai colori azzurri fino al 2015 almeno, mette a segno una meravigliosa tripletta nel big match con la Lazio, con tanto di rigore sbagliato e leadership della classifica cannonieri con 5 reti, che proietta il Napoli al primo posto, a pari punti proprio con la Juventus.

A questo punto l’interrogativo è: basterà da sola la macchina da gol proveniente dall’Uruguay (72 centri in 101 partite col Napoli, una media che lo potrebbe portare al traguardo dei 100 gol già alla fine di questa stagione), vista anche la pochezza ormai acclarata di romane e milanesi, a ribaltare le certezze acquisite e a rendere davvero il Napoli come l’unica credibile antagonista allo strapotere bianconero? La risposta, per ora, è sì: al netto della Champions, che l’anno scorso gli azzurri pagarono ma che in questa stagione non disputano (per l’Europa League è già stato attrezzato un robusto turnover), il cammino delle due squadre è finora parallelo. Un solo pareggio, entrambe per 0-0 su campi ostici (anche se il Napoli a Catania ha giocato in superiorità numerica), e quattro vittorie, tutte abbastanza rotonde per una media, identica, di tre gol esatti a partita.

Stessi gol fatti (migliori attacchi della serie  A a pari merito), e anche stessi gol subiti, appena due, ed entrambi assolutamente ininfluenti sui risultati finali: nessuno ha fatto meglio, basti pensare che la Roma ne ha già subiti 7 e il Milan 5 (mettendone a segno appena 6). E se ieri Cavani avesse realizzato anche il rigore del 4-0, firmando il primo poker della sua carriera dopo aver messo in cassaforte la sesta tripletta in maglia azzurra, persino il conteggio dei gol segnati dagli undici metri sarebbe lo stesso: 2 (anche se la Juve ne ha beneficiato di uno in più).

Le giornate disputate sono appena cinque, ne mancano dunque ancora 33, un’eternità: ma se il buongiorno si vede dal mattino, è evidente che la sfida sarà tra Juventus e Napoli, ed è altrettanto probabile che difficilmente il campionato sarà chiuso con tantissime giornate di anticipo. La Juventus ha pur sempre l‘impegno della Champions, sul quale punta molto e in ogni caso, i latini dicevano “in medio stat virtus”: se il Napoli pareggia, non significa che la Juve vincerà in scioltezza; viceversa, se a fare il mezzo passo falso saranno i campioni d’Italia in carica, non è detto che gli uomini di Mazzarri abbiano automaticamente delle chances in più. La Juve è e resta la favorita, ma questo campionato è ancora vivo. E con un Cavani così, lo sarà fino alla fine.

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