È sempre sfida tra Inter e Juventus, anche quando si tratta di bilanci. Come sul campo, però, anche in questo caso però la vittoria sembra andare alla squadra allenata da Simone Inzaghi. Mentre i nerazzurri, infatti, sembrano aver trovato una stabilità economica e una ripresa grazie anche alla conquista della seconda stella, i bianconeri continuano a navigare in acque tempestose, con perdite che si accumulano di anno in anno.
Inter: conti in miglioramento
L’Inter ha chiuso l’esercizio al 30 giugno 2024 con un rosso di 36 milioni di euro, un netto calo rispetto ai 85 milioni della stagione precedente. I ricavi sono aumentati a 473 milioni di euro, con un incremento di circa 48 milioni, grazie principalmente al successo sportivo e all’aumento del fatturato commerciale. La gestione dei costi si è mantenuta stabile, con una spesa totale di 464,5 milioni di euro. Non sorprende, quindi, che il club neroazzurro abbia registrato il suo primo utile operativo dal 2018, con un EBIT positivo di 9 milioni di euro.
Il ruolo di Oaktree
Dal maggio 2024, Oaktree Capital Management ha assunto il ruolo di azionista di maggioranza dell’Inter. Questo nuovo corso è stato segnato da una ricapitalizzazione di 47 milioni di euro, di cui 44 milioni sono stati iniettati direttamente in cassa, e 3 milioni di euro sono stati convertiti da finanziamenti soci. L’operazione non solo evidenzia l’impegno dell’azionista verso una maggiore stabilità finanziaria, ma ha anche l’obiettivo di supportare le performance sportive del club.
A fine ottobre la convocazione dell’Assemblea degli Azionisti per l’approvazione del bilancio.
Nuove partnership e le previsioni per il futuro
L’Inter ha anche siglato importanti partnership, come quella con Betsson Sport e Gate.io, che hanno ulteriormente valorizzato il marchio nerazzurro. Questi accordi, che rappresentano i più grandi nella storia del club, non solo rinforzano la posizione finanziaria dell’Inter, ma testimoniano anche la crescente attrattiva internazionale del club. Con il mercato estivo appena concluso, l’Inter ha puntato su un equilibrio tra sostenibilità finanziaria e successo sportivo, investendo in giocatori di alto livello e consolidando la propria presenza nel panorama globale.
Juventus: bilancio in rosso per il settimo anno consecutivo
Contrariamente all’Inter, la Juventus si prepara a chiudere il bilancio 2023/24 con un rosso stimato intorno ai 200 milioni di euro. Questo dato, basato sulle informazioni provenienti da Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann (controlla il 65,4% del club bianconero) segna un incremento preoccupante rispetto ai 123 milioni di perdita dell’anno precedente. La Juventus sta affrontando il settimo bilancio consecutivo in rosso, con perdite record che si accumulano anno dopo anno: 123 milioni nel 2022/23, 239,3 milioni nel 2021/22 (il peggior dato), 209,9 milioni nel 2020/21, 89,7 milioni nel 2019/20, 39,8 milioni nel 2018/19 e 19,2 milioni nel 2017/18.
Calano i ricavi annuali
L’analisi dei ricavi dei bianconeri rivela che, durante la stagione, si sono registrati circa 421,4 milioni di euro, una diminuzione rispetto ai 507 milioni della stagione 2022/23. La semestrale di Exor ha mostrato ricavi di 231 milioni nella seconda metà dell’anno, con un calo rispetto ai 190,6 milioni del primo semestre. L’assenza di un main sponsor e l’esclusione dalle competizioni europee hanno contribuito a questa situazione, generando ulteriori difficoltà economiche.
Bianconeri a rischio sanzioni Uefa
La Juventus si trova anche a rischio di sanzioni da parte dell’Uefa per il mancato rispetto del settlement agreement relativo al fair play finanziario. Le penalità potrebbero variare da multe sostanziali a limitazioni nell’iscrizione dei giocatori alle competizioni europee, fino a potenziali esclusioni. Le conseguenze di questo scenario, unite alla necessità di ricapitalizzazioni, pongono il club in una posizione critica e incerta.
L’attuale management ha previsto un ritorno al pareggio di bilancio per l’esercizio 2025-26, ma la realtà attuale rende questa prospettiva quasi miracolosa. La Juventus, infatti, continua a investire massicciamente nel mercato, come dimostrano gli acquisti di Douglas Luiz e Koopmeiners, senza però riuscire a ridurre significativamente i costi.