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Calano Cina e petrolio, vicino l’accordo per la Grecia

Frena la Cina e scende ancora il prezzo del petrolio – In vista il nuovo accordo per gli aiuti ad Atene – Tlc e banche alla ribalta – Dall’inizio dell’anno Piazza Affari guadagna il 24% – Al via il prospetto di Poste Italiane per la Borsa – Colpo grosso di Warren Buffett – I casi di mercato di oggi

Calano Cina e petrolio, vicino l’accordo per la Grecia

Aria di vacanze in Borsa. Ma non tutti si fidano. Non mancano nubi, infatti sui cieli della finanza globale: la caduta dei prezzi petroliferi, la frenata della Cina, l’improvvisa gelata dei titoli media in Usa che minaccia di contagiare l’Europa. Intanto l’attesa del rialzo dei tassi Usa tra poco di più di un mese, che fa tremare gli Emergenti. Nell’ultimo mese il rublo ha perduto il 21%, il real brasiliano il 15,6%. E, più di tutto, spaventa la crisi cinese.

Partenza fiacca per buona parte dei listini asiatici: Tokyo -0,1% dopo i dai deludenti della bilancio commerciale di luglio.  In calo Hong Kong -1,2%  Rimbalza Sidney +2,4% dopo le pesanti perdite delle banche di venerdì. Le Borse cinesi scommettono su nuovi aiuti statali: Shanghai +1,9%, Shenzhen +1,7%. 

L’intervento di Pechino è quasi scontato, dopo i pessimi dati in arrivo dall’economia: l’export è sceso a luglio dell’8,3% (molto peggio del previsto -1,5%), l’import dell’8,1% (secondo le stime). Il saldo della bilancia commerciale scende di 10 miliardi. L’indice dei prezzi segnala un aumento dell’1,6%, ma è assai maggiore l’incremento della carne di maiale, alimento base delle classi meno agiate. I prezzi alla produzione, invece segnalano un calo del 5,4%.

Continua intanto il forte calo del petrolio. Stamane il Wti tratta a 43,56 dollari al barile, il Brent a 48,26 dollari (-0,40 dollari rispetto a venerdì).

MARKET MOVER: GRECIA, PIL EUROPEO, CONSUMI USA  

In vista dell’apertura dei mercati europei c’è una nota positiva in arrivo dalla Grecia. Le concessioni di Alexis Tsipras alle richieste della Troika hanno convinto alcuni tra i creditori più intransigenti, Il pacchetto di aiuti ad Atene potrebbe essere sbloccato entro pochi giorni, con questo calendario: sì del Parlamento greco giovedì, riunione dell’Eurogruppo venerdì, voto in seduta straordinaria del Bundestag tedesco il 17-18 prossimo, in tempo utile per dotare la Grecia dei fondi necessari per saldare la rata di debito con l’Unione Europea (12 miliardi) e procedere alla ricapitalizzazione delle banche (10 miliardi). Tutto a posto. O quasi. Perché all’intesa manca ancora il sì di Berlino.

Oltre alla partita greca, merita di essere segnalata la situazione del Portogallo, in vista delle elezioni di ottobre. Il tasso di disoccupazione è sceso all’11,1%, in netto miglioramento rispetto al 17,3% del 2010, nel momento più acuto della crisi. Ma il Fondo Monetario ha lanciato stamane un warning: Lisbona non sembra in grado di rispettare il tetto del 3% sul rapporto debito/pil e il debito pubblico è salito oltre il 130%.

Venerdì uscirà il dato sul pil dell’eurozona. Previsto un incremento dello 0,4% , al traino della Germania +0,5%.
Sotto i riflettori, giovedì, anche i dati delle vendite in Usa. Dopo il tonfo di giugno (-0,3%) la previsione è di un rialzo dello 0,4% grazie al balzo dell’auto (+5,3% ).
 
MILANO +24% DA INIZIO ANNO. PETROLIO -7% IN SETTIMANA

Si riparte così con fiducia, mista a cautela, la stessa che ha improntato la marcia di Piazza Affari nell’ultima settimana: +0,8%, rialzo da inizio anno del 24%.

L’indice complessivo delle Borse europee Stoxx600 è salito nella settimana dello 0,8%. Deboli i listini americani dopo i dati sull’occupazione in linea con le attese: 215mila nuovi posti di lavoro creati nel mese di luglio, contro i 225mila previsti. I dati confortano la previsione di un aumento dei tassi in America a settembre. L’indice S&P 500 ha ceduto in settimana l’1,2%, il Dow Jones l’1,8%. Nasdaq -1,7%.

Il comparto più colpito è stato l’Energy: -1,8%. La settimana è stata caratterizzata dal forte calo del petrolio: in cinque sedute il Wti e il Brent hanno perso oltre il 7%, finendo rispettivamente a 43,8 dollari al barile e a 48,6 dollari al barile.

Sul fronte del debito pubblico si riparte da uno spread di 118 pb, Btp 10 a 1,84%.
Partono mercoledì le aste di metà mese: saranno offerti 6 miliardi di Bot a 12 mesi (contro 7,7 miliardi in scadenza). 
Oggi si terrà anche un’asta di titoli tedeschi a sei mesi (2 miliardi).

TONFO DEI MEDIA USA, COLPO GROSSO DI BUFFETT

La “grande implosione” dei media Usa è costata una perdita di capitalizzazione di 37 miliardi in soli tre giorni: scende Viacom (-8% mercoledì, -14% giovedì), Walt Disney ma anche 21st CenturyFox. La crisi, legata al calo di abbonamenti e pubblicità della tv via cavo, ha contagiato in Europa Itve ProSieben. Ma anche Mediaset -4,20%.
Non è il solo tema di Wall Street. Oltre alle ultime trimestrali (vedi Macy’s), l’attenzione sarà concentrata sull’ultima impresa di Warren Buffett: Berkshire Hathaway, rivela il Wall Street Journal, è ad un passo dall’acquisizione della società di componentistica Precision Castparts, valutazione attorno ai 30 miliardi di dollari.   

AL VIA IL PROSPETTO DI POSTE ITALIANE

Il conto alla rovescia per la quotazione di Poste Italiane comincerà tra domani e mercoledì con la presentazione della domanda di quotazione e il deposito del documento in Consob. Il prospetto dovrà essere integrato più avanti in vari aspetti: la bonus share per i risparmiatori che deterranno le azioni per almeno dieci mesi e quella per i dipendenti;il lotto minimo d’acquisto, il lock up e la greenshoe oltre ovviamente al prezzo. Il road show è previsto tra fine settembre ed ottobre, prima dell’Ipo.

Ridotta all’osso il resto dell’agenda settimanale: oggi uscirà la trimestrale di Mutui on Line.   ? 

OGGI SUL MERCATO: LUSSO, BANCHE, OIL E TLC

Si  prevede attività a ritmi ridotti in Piazza Affari nei prossimi giorni.
Gli spunti potrebbero riguardare:

  • Nel comparto bancario rallenta la marcia alla ricerca di un partner di Monte Paschi, premiata venerdì in Piazza Affari +8% dopo i risultati. Se ne riparlerà dopo l’assemblea del 15 settembre che insedierà Massimo Tononi alla presidenza. Gli analisti di Kepler-Cheuvreux hanno premiato i risultati decidendo di alzare la raccomandazione a Hold da Reduce, il target price è stato ritoccato a 1,80 euro da 1,70 euro. In materia di banche c’è attesa per le reazioni di piazza Affari ai brillanti risultati di Ubi Banca.
  • Riflettori accesi sul settore oil, dopo la lunga stagione di ribassi. Tenaris ha registrato venerdì un balzo del 4% dopo aver confermato la previsione di un miglioramento nel quarto trimestre: Ubs ha confermato la raccomandazione Buy. Grandi attenzioni anche per Saipem +1,2%. Interesse, dopo i conti, anche per Saras tra i titoli preferiti da Kepler-Cheuvreux, che ha confermato la raccomandazione Buy e il prezzo obiettivo di 2,20 euro. Target analogo anche per Barclays, con giudizio Outperform.
  • In grande effervescenza il mercato delle tlc : banda ultralarga, riapertura della partita Metroweb (e ruolo di Cdp nella partita) irruzione sulla scena del nuovo competitor Wind-3. Tanti tasselli contribuiscono a riscaldare l’estate di Telecom Italia, già alle prese con l’ngresso dell’azionista Vivendi.
  • Infine, il lusso. Già all’alba è arrivato il verdetto della Borsa di Hong Kong ai conti rilasciati venerdì sera da Prada +0,26%. I ricavi del semestre sono cresciuti del 4% grazie a Giappone, Europa e America del Nord ma “lo scenario dell’Asia resta debole”. Oggi le reazioni su Ferragamo e Tod’s.

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