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Brio: Juve-Napoli è la classica partita da tripla, 1-X-2

INTERVISTA A SERGIO BRIO, stopper della Juve ai tempi delle sfide stellari tra Platini e Maradona – “Quello di sabato è un incontro difficilissimo tra il miglior attacco del campionato e la miglior difesa: non sarà decisivo per lo scudetto, salvo che non vinca il Napoli che ne riceverebbe un’iniezione di fiducia incredibile. Ma la Juve è un carro armato inarrestabile e nulla è mai scontato”.

Brio: Juve-Napoli è la classica partita da tripla, 1-X-2

Sergio Brio, leccese purosangue come Antonio Conte e Franco Causio e indimenticabile stopper della Juve pluriscudettata di Michel Platini dei primi anni ’80, di incontri al vertice contro il Napoli di Diego Maradona ne ha giocati tanti. Da giocatore ha vinto tutto quello che c’era da vincere, tra cui 4 scudetti e una Champions, ma non ha mai perso l’umiltà e il fair play alla Zoff e alla Scirea e lo si sente anche oggi che fa il radiocronista a Radio Uno Rai. La passione non cancella mai la lucidità e la indiscutibile competenza con cui legge e racconta le partite. FIRSTonline gli ha chiesto come vede il big match di sabato sera a Torino tra la Juventus che insegue il quinto scudetto consecutivo e il Napoli che domina la classifica con due punti vantaggio. Ecco il suo punto di vista.

FIRSTonline – Signor Brio, che pronostico fa per Juve-Napoli di sabato sera?

BRIO – E’ la classifica partita da tripla: 1, X, 2. Incontro difficilissimo tra due squadre che stanno dominando il campionato. Di fronte ci sarà il miglior attacco del torneo contro la miglior difesa. Entrambe cercheranno la vittoria a tutti i costi, a meno che l’enfasi con cui il big match è stato presentato non finisca per indurre Juve e Napoli a un eccesso di prudenza.

FIRSTonline – Sarà un big match decisivo per la conquista dello scudetto?

BRIO – Non credo o meglio: potrebbe essere decisivo solo se vincesse il Napoli, ma non tanto per i cinque punti di vantaggio che la squadra di Sarri incasserebbe ma per l’iniezione di fiducia e di autostima che il Napoli potrebbe ricavarne. Ma Sarri è il primo a sapere che, anche in caso di vittoria, quando si ha di fronte un carro armato come la Juve, non si può mai dare nulla per scontato, come ha dimostrato l’incredibile rincorsa dei bianconeri in questo torneo.

FIRSTonline – In questo momento quali sono i maggiori punti di forza e di debolezza di Napoli e Juve?

BRIO – Per il Napoli, che Sarri ha saputo  guidare benissimo, è perfino troppo facile indicare in Higuain il punto di maggior forza: non vedo particolari difetti in quella squadra, salvo il rischio che i partenopei, che non sono abituati a stare al vertice, sentano troppo l’importanza della gara. Quanto alla Juve i punti di maggior forza in questo momento sono i giovani Dybala, Pogba e Morata ma le assenze di Chiellini, Mandzukic, Caceres e Asamoah pesano.

FIRSTonline – Lei è stato per tanti anni lo stopper della Juve: se oggi fosse  al posto di Allegri rimpiazzerebbe Chiellini con una difesa a 3 o a 4?

BRIO – L’assenza di Chiellini, che è uno dei migliori difensori in circolazione, è un grave handicap per la Juve. In teoria sarebbe meglio schierare la difesa tre, ma in queste condizioni è difficile allestirla e, alla fine, credo che sia preferibile puntare sulla difesa a quattro con Barzagli e Bonucci al centro e Lichtsteiner ed Evra ai lati.

FIRSTonline – In alternativa ci sarebbe uno dei giovani più promettenti come Rugani: perché non fidarsi di lui?

BRIO – Io sono un grande estimatore di Rugani e penso che avrà un futuro radioso, ma con i giovani bisogna muoversi con i piedi di piombo. Buttarlo in campo in una partita così delicata si rischia di bruciarlo. Non dimentichiamo che cosa successe con Criscito.

FIRSTonline – Signor Brio, che differenza c’è tra Juve-Napoli di sabato sera e Juve-Napoli dei tempi di Platini e Maradona in cui giocava Lei?

BRIO – Ogni squadra ha il suo tempo. Non si possono fare paragoni con il passato. Ma credo che ancor oggi tutti ricordino i campioni dei big match tra Juve e Napoli degli anni ’80. E questa per chi c’era è una bella soddisfazione.

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