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Brilla il lusso, recupera Prysmian, attesa per Telecom-Mediaset

Mattinata incerta per i listini europei in altalena. Bto in rialzo. Brent in calo. Tecnologici sotto tiro, a partire dai produttori di chip. In discesa i colossi bancari europei, ne risentono Banco Bpm e Ubi. Tra le utility in evidenza A2A. In progresso Enel.

Pausa di consolidamento per le Borse europee dopo il balzo in avanti di ieri. Non sono stati sufficienti i rialzi degli indici Pmi servizi, ai massimi dall’aprile 2011, anche per il lieve rallentamento del dato tedesco per effetto della crisi politica.

Milano cede lo 0,01% (Ftse Mib attorno a 22.360 punti). Il Pmi italiano è salito a 54,7 (più del previsto), mentre l‘indice Istat anticipatore dell‘andamento dell‘economia italiana aumenta anche a novembre, rafforzando le prospettive di crescita a breve termine.

Buone notizie per Madrid +0,01%, sia sul piano economico che politico. La Corte suprema spagnola ha revocato l’ordine di arresto dell’ex governatore catalano Carles Puidgemont. Gli occhi sono ora puntati sulle prossime elezioni anticipate del 21 dicembre. Intanto la produzione industriale è cresciuta in ottobre del 4,1% su base annua (meglio delle attese ferme a +3,7%). Si tratta dell’incremento più forte da agosto 2016. Più marcata la frenata di Parigi e Francoforte, sotto rispettivamente dello 0,5% e 0,4%.

Invariata Londra. La sterlina, trattata a 0,883 rispetto all’euro, cede parte dei guadagni di ieri, frenata dal rinvio dell’accordo sulla Brexit.

Modesto rialzo per i Btp che si confermano comunque sui massimi da circa un anno. il tasso decennale italiano è sceso fino a 1,70%, lo spread Btp/Bund fino a 136 punti. Il Tesoro spagnolo ha collocato stamane circa 4,6 miliardi di titoli a 6 e 12 mesi, con tassi in lieve rialzo.

Il Brent è in calo dello 0,2% a 62,30 dollari, il ministro del petrolio saudita ha detto che il meeting di giugno, voluto dalla Russia, potrebbe essere l’occasione per alzare la produzione. In ribasso Eni -0,07%, Tenaris -0,08%. Saipem -0.23%.

In Piazza Affari si spegne in tarda mattinata il rimbalzo inziale di Prysmian +0,26% grazie anche al giudizio di vari broker: Banca Imi alza giudizio e prezzo obiettivo sul titolo. Morgan Stanley conferma overweight e sale il target price, per Credit Suisse è outperform.

L’attenzione degli operatori si è spostata sul lusso, grazie ad un report di Deutsche Bank che prevede per il 2018 una crescita del settore nell’ordine del 5% (contro il 6,5% di quest’anno). Il broker ha promosso a buy Moncler +1% (target price a 23,5 da 21,5) e Tod’s +1,4% (target a 71 euro da 70). In ribasso Salvatore Ferragamo -0,8%. Per il broker Ynap -1,15% “è strutturalmente attraente e la recente debolezza ha creato un punto di ingresso favorevole”.

Sotto tiro i tecnologici, a partire dai produttori di chip, in linea con il calo del Nasdaq. Stm lascia sul terreno l’1,46%, l’olandese Ams -2,4% dopo essere salita del 213% quest’anno, miglior titolo europeo nel 2017.

Si mette in luce Telecom Italia +1% in attesa del cda che oggi esaminerà l’accordo per l’acquisto di contenuti da Mediaset +1,8%. Sotto esame anche la separazione della rete. Sul tema dello scorporo sono già state allertate due banche d’affari.

In Europa scendono anche le banche, dopo aver registrato ieri i migliori guadagni negli ultimi due mesi. Santander, Bnp Paribas e Deutsche Bank sono in calo dopo i progressi di ieri. A Piazza Affari Banco Bpm -2,3%. Finecobank -0,6% e Ubi -0,9%.

Tra le utility, in evidenza A2A +1,3%. E’ stato definito lo schema dell’integrazione con alcune utility del Nord Ovest della Lombardia, il programma è stato comunicato ieri sera da Acsm Como.
Enel +0,8%, RBC alza il target a 6 euro.

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