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Brexit verso il rinvio, Trump tra Kim e la Cina: le Borse sperano

La sterlina vola: May vuole chiedere un rinvio della Brexit – I mercati sperano che l’incontro tra il Presidente Usa e il capo della Corea del Nord si traduca in un accordo sul nucleare e che subito dopo scatti l’intesa con la Cina sui dazi – General Electric vende il biopharma per 21 miliardi – Piazza Affari di nuovo leader di Borsa con le banche

Brexit verso il rinvio, Trump tra Kim e la Cina: le Borse sperano

Dopo un viaggio in treno di 4.500 chilometri il presidente Kim è arrivato in Vietnam. Donald Trump lo raggiungerà tra poche ore per il vertice che potrebbe sfociare in uno storico accordo sul nucleare. I mercati, però, scelgono la cautela, in attesa che gli annunci via tweet del presidente sulla pace commerciale con la Cina e le attese sul fronte coreano si traducano in atti concreti.

In Asia, sale soltanto Shanghai, +0,4%. Il Nikkei di Tokyo perde lo 0,5%, l’Hang Seng di Hong Kong lo 0,6%. Il Kospi di Seul, il più esposto alle possibili ritorsioni nucleati di Pyongyang, arretra dello 0,4%.

SCONTRI TRA INDIA E PAKISTAN. IN RIBASSO TOKYO

A pesare sull’umore dei listini è stato lo scoppio di una nuova emergenza regionale: ci sono stati scontri al confine tra India e Pakistan.

Lo yen, valuta rifugio, si apprezza su dollaro, a 110,82. Perde terreno la rupia indiana, mentre la Borsa di Mumbai è in ribasso di oltre l’1%.

Cautela sovrana anche a Wall Street che nel finale ha ridimensionato i rialzi: Dow Jones +0,23%, S&P 500 +0,12%, Nasdaq +0,36%.

A frenare gli entusiasmi hanno contribuito i segnali in arrivo dalle proiezioni di S&P sull’andamento degli utili per il primo trimestre del 2019: le previsioni parlano di una frenata media dei profitti dello 0,9%, contro le stime precedenti di +5,3%. A sostenere il Toro, si legge in un’inchiesta del New York Times, sono, più dei profitti, i buy back (190 miliardi di dollari) effettuati dalle corporations.

CLARIDA (FED): NUOVE ARMI A DIFESA DEL MERCATO

Ma il contributo fondamentale lo garantisce la Fed, In attesa dell’intervento al Senato del presidente Jay Powell ieri è sceso in campo il vicepresidente Richard Clarida che, parlando ad un evento a Chicago, ha detto che la banca centrale si tiene libere tutte le strade nel momento in cui inizia un’opera di revisione della propria linea di politica monetaria. Clarida ha parlato della possibilità di utilizzo di strumenti in precedenza accantonati, quali per esempio, l’introduzione di un limite al rendimento delle obbligazioni statali.

GENERALI ELECTRIC FA CASSA: CEDE IL BIOPHARMA PER 21 MILIARDI

In grande evidenza General Electric (+10,8%). La società ha forse risolto in un colpo solo i suoi problemi di debito, con la vendita a Danaher (+8%) le sue attività nel settore degli strumenti per il BioPharma. Incasso: 21 miliardi di dollari.

Parola di Donald Trump: “I prezzi del petrolio stanno salendo troppo. Opec, per piacere, rilassati e stai serena. Il mondo non può sopportare un aumento dei prezzi”.

Il tweet del presidente ha steso le quotazioni dell’oro nero: il Brent è in calo dello 0,3% a 64,4 dollari il barile, dal -3,5% di ieri. A Piazza Affari Tenaris invariata. Barclay’s ha abbassato il target price. Eni -0,5%

L’euro tratta a 1,136 su dollaro, in lieve rialzo.

PIAZZA AFFARI DI NUOVO LISTINO LEADER

Fitch, dazi ed elezioni in Sardegna. Ecco gli ingredienti che hanno portato bene a Piazza Affari, il listino leader ieri in Europa. L’indice FtseMib +0,86% si è portato in giornata sui nuovi massimi da metà ottobre a 20.448 punti. Da inizio anno +11,0%.

Più indietro gli altri mercati europei, Francoforte +0,44%, Parigi +0,31%, Madrid +0,03%.

THERESA MAY CONVOCA I MINISTRI: RINVIO PIÙ VICINO

Ma i riflettori sono puntati su Londra +0,09%, alle prese con i nuovi capitoli della saga della Brexit. Stamane in Asia la sterlina ha preso il volo a 1,33149 sul dollaro, ai massimi da un mese: Bloomberg scrive che Theresa May si appresta a chiedere oggi ai membri del governo l’esame di un possibile rinvio della Brexit, come aveva previsto il presidente del consiglio europeo.

“È assolutamente chiaro – aveva detto ieri – che non c’è maggioranza alla camera dei comuni per approvare un accordo.. Più ci avviciniamo al 29 marzo, maggiore è la probabilità di un’estensione. È un fatto oggettivo, non un piano o un obiettivo”. A spingere al rinvio è stata la svolta dei laburisti: Jeremy Corbyn ha aperto alla possibilità di un nuovo referendum sulla Brexit. Una scelta legata, probabilmente, al fatto che negli ultimi giorni alcuni esponenti del Labour, favorevoli a un referendum bis, hanno lasciato il partito

TRIA: L’EUROPA NON CI CHIEDERÀ UNA MANOVRA BIS

Dopo le elezioni in Sardegna e l’analisi di Fitch torna d’attualità l’emergenza economia. Il ministro Giovanni Tria, ha escluso che dall’Europa arrivi la richiesta di una manovra correttiva per rispettare gli obiettivi di indebitamento netto concordati a dicembre. Il ministro ha puntato il dito contro le regole di bilancio europee perché sono “pro cicliche” e rischiano di aggravare la situazione in cui si trova l’Italia. “Se l’Europa avesse una politica diversa – ha aggiunto – se la Germania non seguisse la politica mercantilista condotta finora, l’Italia potrebbe fare una politica di bilancio molto più restrittiva”. Ma lo stesso Tria si è schierato per la realizzazione della Tav: “Nessuno – ha detto – “Nessuno verrà mai a investire in Italia se il Paese mostra che un governo che cambia non sta ai patti”.

Con le parole di Tria si è chiusa una giornata brillante, all’insegna di ampi recuperi per il mercato secondario galvanizzato dal verdetto di Fitch sul rating.

SPREAD SCENDE A 266 PUNTI

Lo spread tra i decennali italiano e tedesco è sceso a 266 punti base, 11 centesimi al di sotto dei prezzi di venerdì mentre il rendimento del decennale è calato a 2,77%.

Riprendono oggi le aste del Tesoro di fine mese. Oggi tocca ai Bot a sei mesi (6 miliardi). Domani sarà la volta del nuovo Btp decennale 1 agosto 2029 cedola 3%, sul piatto per un importo tra 3,25 e 4 miliardi, insieme alla tredicesima tranche del cinque anni ottobre 2023 (1,5/2 miliardi) e alla terza del CctEu gennaio 2025 (750 milioni/1,25 miliardi).

BANCHE IN RALLY: +2,4%, UBI E CREVAL SUPERSTAR

Alla testa del rally di Piazza Affari ci sono state le banche; l’indice del settore, sostenuto dal calo dello spread, ha messo a segno un aumento del 2,4% contro +1,2% dello Stoxx europeo.

In particolare evidenza Banco Bpm (+3,45%) e Unicredit (+2,93%). Meglio ancora Ubi Banca (+4,82%). Cambio della guardia in Creval (+10,62%): il cda ha nominato Luigi Lovaglio, già presidente della banca, nuovo a.d. e d.g., mentre Alessandro Trotter, che ricopriva la carica di vicepresidente vicario, è diventato presidente.

IN EVIDENZA STM, SGOMMA PIAGGIO

L’effetto delle trattative Usa-Cina si è fatto sentire su Stm +2,93% e sul settore automotive: Fiat Chrysler +0,5%, Cnh Industrial +0,4%, Pirelli +0,8% e Brembo +2.9%.

Meglio Piaggio (+4,8%) sui buoni conti del 2018 e sulla proposta di distribuzione di un dividendo di 9 centesimi in rialzo dai 5,5 cent pagati sull’esercizio scorso. In evidenza anche Prysmian (+2,4%).

Poco mossa Tim (-0,33%) che non ha reagito all’apertura del socio di maggioranza Vivendi a una fusione della rete di Telecom con Open Fiber. Prese di beneficio su Inwit (-3,6%) dopo il balzo seguito all’annuncio dell’accordo con Vodafone Italia per la condivisione della rete mobile.

Fincantieri guadagna lo 0,8%, in attesa dei conti diffusi dopo la chiusura: la società distribuirà un dividendo di 0,01 euro.

Tra i titoli minori Biancamano +37% circa dopo diverse sospensioni.

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