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Brexit, dal 31 gennaio Gran Bretagna fuori dall’Europa

Via libera del Parlamento europeo all’uscita immediata della Gran Bretagna dalla Ue – Resta aperto il problema del controllo dei confini

Brexit, dal 31 gennaio Gran Bretagna fuori dall’Europa

Con 621 voti favorevoli, 49 contrari e 13 astenuti, il Parlamento europeo ha dato il via libera all’accordo per la Brexit. Oggi, giovedì, il Consiglio europeo farà altrettanto. Si tratta dell’ultimo passo formale prima dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, che avverrà ufficialmente dal primo febbraio.

Dal mese prossimo, però, non cambierà nulla nei rapporti fra Bruxelles e Londra. Si aprirà invece la seconda fase dei negoziati sulle relazioni future, che durerà almeno fino alla fine dell’anno. Resta aperto il problema del controllo dei confini, soprattutto per quanto riguarda la frontiera fra Repubblica d’Irlanda e Irlanda del Nord.

Subito dopo il voto gli eurodeputati si sono tenuti per mano e hanno intonato una canzone tradizionale scozzese “Auld Lang Syne”, nota in Italia come il “Valzer delle candele“. Il canto si intona nei Paesi di lingua inglese quando si dà l’addio a un amico.

Gli europarlamentari scozzesi, però, assicurano che per loro si tratta solo di un’uscita momentanea: torneranno a Bruxelles dopo aver ottenuto l’indipendenza dal Regno Unito.

Ad esultare sono stati invece i britannici del Brexit Party, capeggiati dal leader Nigel Farage, che in aula prima del voto si è augurato che la Brexit porti ad un “dibattito in tutta l’Europa”, un’Europa che “noi adoriamo, mentre odiamo l’Unione europea”.

“Cari amici britannici, addio è una parola troppo definitiva, ed è per questo che insieme a tutti i colleghi vi dico soltanto arrivederci – ha detto il presidente dell’Europarlamento, David Sassoli – E voglio salutarvi con le parole che diceva Jo Cox, la deputata britannica uccisa durante una campagna elettorale: abbiamo molto di più in comune di quanto ci divide”.

“Sono davvero emozionato da questo dibattito, che è stato in certi momenti emozionante e ha avuto toni gravi – ha aggiunto il capo negoziatore Ue per la Brexit, il francese Michel Barnier – Siamo addolorati dal risultato del referendum ma lo rispettiamo. In futuro si procederà con lo stesso spirito senza aggressività ma difendendo gli interessi dell’Unione e seguendo principi ricordati dalla presidente von der Leyen”.

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