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Brevetto Unico Europeo: da gennaio le domande. Ecco i vantaggi di una rivoluzione che fa bene a tutti

Dal 1° gennaio è possibile inviare una richiesta di deposito di un brevetto unitario europeo che entrerà in vigore da aprile – Procedure più semplici, costi inferiori e più protezione: ecco tutti i vantaggi

Brevetto Unico Europeo: da gennaio le domande. Ecco i vantaggi di una rivoluzione che fa bene a tutti

Ora che la tempesta Brexit e il Regno Unito non sono più di ostacolo, e ora che le difficoltà delle regolamentazioni sono state superate, il 2023 sarà finalmente l’anno del brevetto unico europeo, poiché dal 1° gennaio è già possibile inviare una richiesta di deposito di un brevetto unitario europeo che entrerà poi in vigore dal 1° aprile. 

I vantaggi del brevetto unico europeo

Quali i vantaggi? Procedure più semplici e veloci rispetto all’attuale situazione, costi meno onerosi e una protezione in tutti (o quasi) gli stati dell’Unione europea, per un totale che dovrebbe arrivare a 28 nazioni. 

Brevetto unitario e tribunale unificato dei brevetti per le controversie costituiscono le basi di questo tanto atteso provvedimento che renderà più semplice e meno costoso proteggere il Made in Europe. E soprattutto abbrevierà tutte le operazioni burocratiche che prima richiedevano per ogni paese onerosi passaggi, spesso abbandonati dalle piccole e medie aziende. In questo modo invece con una sola domanda di deposito scatterà subito e in tutta l’Unione la protezione delle invenzioni. 

Atteso da più di 50 anni, sarà rilasciato dall’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) e così la protezione scatterà simultaneamente in 17 Stati (quelli che sino ad ora hanno aderito e ratificato). Poi diventeranno 28 man mano che altre Nazioni aderiranno e ratificheranno. 

Non sarà più necessario fare lunghe e costose traduzioni in tutte le lingue né pagare le tasse annuali di rinnovo in ogni paese ma soprattutto potranno avvantaggiarsi le PMI poiché il costo del brevetto europeo unitario dovrebbe aggirarsi intorno al costo totale delle operazioni attualmente necessarie per ottenere un brevetto in 4 paesi. 

Verso il mercato tecnologico europeo 

E con il brevetto e il tribunale unitari finalmente l’Unione europea intraprenderà un percorso  – ha dichiarato una fonte dell’EPO – che dovrebbe consentirle di creare un mercato tecnologico all’altezza dei più importanti mercati mondiali, come gli Stati Uniti o la Cina. Va inoltre sottolineato che il nuovo regolamento coesisterà con i brevetti nazionali e con l’attuale brevetto europeo. Ma i vantaggi sono tali e tanti che converrà comunque transitare verso la nuova regolamentazione o, per chi deve intraprendere il percorso ex novo, optare per la nuova protezione unitaria. E del resto, con il crescente interscambio che integra sempre di più le economie dei paesi della grande Europa, la quota di esportazione di gran parte della aziende europee è elevata e in aumento e nulla può proteggere meglio di una procedura unificata, meno cara e molto molto più rapida. Perché per l’innovazione più di tutto vale il tempo, vale cioè la capacità di ridurre il più possibile il tempo che intercorre tra la produzione e la messa sul mercato.

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