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Bpm, due liste e niente scontri sull’integrazione del consiglio di sorveglianza

Soci dipendenti, pensionati ed esterni stanno lavorando alla predisposizione di una lista di soli tre candidati, a fronte dei quattro posti liberi in consiglio – In questo modo lascerebbero spazio ai soci di capitale, e in particolare all’Investindustrial di Andrea C. Bonomi, di presentare un proprio candidato per l’ultimo posto libero.

Bpm, due liste e niente scontri sull’integrazione del consiglio di sorveglianza

Il titolo di Bpm recupera in apertura a Piazza Affari lo 0,6%. Ieri sono circolate indiscrezioni su una possibile soluzione pacifica per l’integrazione del consiglio di sorveglianza, che, attraverso la presentazione di due liste di candidati, ristabilisca gli equilibri presenti in consiglio prima delle recenti dimissioni. 

Sarebbe questo l’esito più probabile in vista dell’assemblea del 22 giugno. In queste ore, soci dipendenti, pensionati ed esterni stanno lavorando alla predisposizione di una lista di soli tre candidati, a fronte dei quattro posti liberi in consiglio. In questo modo lascerebbero spazio ai soci di capitale, e in particolare all’Investindustrial di Andrea Bonomi, di presentare un proprio candidato per l’ultimo posto libero, evitando ogni scontro in assemblea. 

La soluzione andrebbe nella direzione di garantire un’assemblea tranquilla che, oltre a integrare il Cds, approvi l’aumento di capitale da 500 milioni senza conflitti e spaccature. I tre nomi della prima lista, che sarebbe presentata da 300 soci non dipendenti, farebbero riferimento rispettivamente uno alla Fiba-Cisl, uno a Uilca e Fisac e uno ai soci esterni. Gli azionisti integreranno il consiglio di sorveglianza nell’assemblea del prossimo 22 giugno. 

L’integrazione si è resa necessaria dopo le dimissioni di quattro consiglieri, tra cui l’ex presidente Filippo Annunziata. Per quanto riguarda l’individuazione dei candidati da sottoporre al voto dei soci, infine, i giochi non sono ancora chiusi perché sono in corso le verifiche degli stringenti requisiti chiesti da Banca d’Itaila per i componenti degli organi di controllo delle banche. 

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