Mercati europei in rosso aspettando i dati Usa su consumi ed inflazione in uscita nei prossimi giorni. A preoccupare è il calo della disponibilità di credito per le imprese, a causa della crisi delle banche regionali. Il bollettino trimestrale della Federal Reserve mostra che ottenere prestiti è diventato meno semplice un po’ per tutti negli Stati Uniti: le condizioni di accesso al credito sono peggiorate per le imprese manifatturiere, per chi vuol comprare casa, per i consumatori, per i possessori di carte di credito. Il sondaggio certifica che le misure restrittive Fed stanno avendo i propri effetti sull’economia USA, con la tendenza che verosimilmente andrà a peggiorare nella seconda parte dell’anno.
Più difficile il credito negli Usa. Anche i falchi Bce tirano il freno
In questo quadro s’inserisce il ribasso generale, che ha coinvolto anche Piazza Affari -0,50%, finita in rosso dopo l’avvio promettente. Ad accentuare il clima negativo contribuiscono le esternazioni dei banchieri della Bce. Questa mattina Peter Kazimir, uno dei ‘falchi’ della banca centrale, ha sottolineato che Francoforte dovrà continuare ad alzare i tassi di interesse più a lungo del previsto, con l’inflazione di fondo e le pressioni salariali che restano sorvegliati speciali. Secondo Kazimir, del resto, solo con le proiezioni Bce di settembre sarà possibile capire quanto si stiano dimostrando efficaci le misure adottate fin qui per fare tornare l’inflazione al target del 2%. Anche il membro lettone del board ella BCE, Martins Kazaks ha affermato che i rialzi potrebbero non terminare a luglio e che le attese di un taglio nella primavera del 2024 sono “significativamente premature”.
Dopo l’intervento dei banchieri, lo spread con il Bund sul tratto a dieci anni ha allargato fino a 194 punti base dai 191 dell’avvio e di ieri in chiusura. Il tasso del Btp decennale si attesta in area 4,27%, da 4,24% dell’avvio e della chiusura precedente.
Borse ultime notizie: banche in primo piano con Mps e Bpm
Sempre in primo piano le banche. Si è spenta dopo un avvio dinamico la corsa di Banca Mps -1,4% dopo la conferma dei pur ottimi dati della trimestrale: margine d’interesse, a 504 milioni di euro. Utile di 236 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto ai 10 milioni dello stesso periodo del 2022 ma anche in crescita del 51,3% dai 156 milioni del trimestre precedente.
In compenso hanno preso il volo le azioni di Banco Bpm + 4,82%. Esulta l’ad Giuseppe Castagna; “Non eravamo tra i favoriti, ma vinceremo il titolo del settore”. A giustificare l’entusiasmo l’utile del primo trimestre grazie ad un risultato record del margine di interesse, saluto del 45% a 743 milioni di euro. Il coefficiente Cet 1 è al 14,15%. La raccolta diretta bancaria ammonta a 123,2 miliardi. Alla luce dei risultati la banca ha alzato il target di utile ’23 a 1,1 mld, mentre è previsto per il 24 un rialzo a 1,4 mld, “raddoppiato rispetto al 2022”.
In terreno positivo anche Bper +2% e tra gli altri finanziari il partner Unipol.
Tra gli industriali brilla Brembo +3,1% dopo i conti: l’utile netto è stato di 76,6 milioni (contro 71,7 di un anno fa): in salita anche l’Ebitda (168,3 contro 150,8).
A comprimere la spinta del Toro ci pensano i petroliferi a partire da Saipem -2%. Perdono quota le quotazioni del Brent -1% dopo il rallentamento della ripresa cinese. Il calo dei prezzi si è riflesso sugli utili del colosso saudita Aramco: solo30,9 miliardi di dollari, il 20% del trimestre precedente, Eni perde poco più dell’1%.
Tra gli industriali forti perdite per Prysmian -2,5%. In rosso anche Iveco Group -1,12%% che assieme a Nikola Corporation ha annunciato l’avvio di una nuova fase della partnership iniziata nel 2019, facendo leva sulle rispettive competenze per offrire veicoli commerciali pesanti a zero emissioni in Nord America ed Europa. Iveco acquisirà la partecipazione totalitaria nella joint venture a Ulm, in Germania. Inoltre, otterrà una licenza illimitata per l’utilizzo e l’ulteriore sviluppo del software di controllo dei veicoli BEV e FCEV sviluppati congiuntamente.
In calo anche Tim che ha inviato a KKR ed al consorzio CDP/Macquarie una nuova lettera con alcune richieste di chiarimento su alcuni aspetti delle rispettive offerte e sui prossimi passi in vista della nuova scadenza del 9 giugno.
Anche a Wall Street apertura attesa in rosso
In attesa dell’apertura Usa Il future del Nasdaq segna un calo dello 0,2%.
I mercati guardano alla riunione di oggi alla Casa Bianca sull’innalzamento del tetto al debito pubblico. Secondo il Dipartimento del Tesoro ci sono ancora circa venti giorni di tempo prima del default.
Il cambio euro/dollaro segna -0,19% (