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Borse tutte in rosso ma Piazza Affari perde meno

Maggio finisce in ribasso per tutti i listini azionari, tormentati dalle mille incertezze che dominano la scena economica e finanziaria internazionale – I rimbalzi di Diasorin e Nexi aiutano però Piazza Affari a limitare i danni – Bene anche Enel e Amplifon.

Dopo cinque giorni in progresso Piazza Affari scivola in rosso e perde lo 0,84%, chiudendo a 18.197 punti. Pesano le prese di beneficio e un quadro economico 2020, indotto dalla pandemia, che può andare da cattivo a pessimo, anche se, come dice il governatore Ignazio Visco “nessuno deve perdere la speranza”.

L’Istat certifica che nel primo trimestre il Pil è calato del 5,3% mese su mese e del 5,4% rispetto al primo trimestre 2019, mentre via Nazionale, nelle previsioni che presenterà il 5 giugno, stima un crollo annuale del 9% nello scenario base, che potrebbe diventare -13% nelle “ipotesi più negative anche se non estreme”. Molto dipenderà da quando si potrà tornare all’attività ordinaria. Una quota rilevante della domanda è legata al turismo, che incide per il 5% del Pil e per il 6% dell’occupazione. Intanto, dal 15 giugno, la Grecia riapre ai turisti di 29 paesi, ma non a quelli provenienti dall’Italia, anche se la lista sarà rivista a luglio. 

Il copione sui mercati oggi è simile, anzi è molto peggio, nel resto d’Europa: Francoforte -1,67%, Parigi -1,59%, Madrid- 1,75%, Londra -2,47%. Niente di buono è venuto da Wall Street, che dopo un avvio contrastato si muove in calo (il Nasdaq è a cavallo della parità), con gli Usa dilaniati dagli scontri a Minneapolis, mentre il tasso internazionale di preoccupazione resta alto per il comportamento della Cina, che ha esteso la legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong, e l’attesa reazione di Washington. Il presidente Donald Trump ha lanciato un avvertimento su una dura risposta e dovrebbe fare un annuncio nel corso della giornata.

Sul mercato valutario l’euro risulta ancora ben intonato contro il dollaro, pur non riuscendo a prendere il largo da un cambio 1,11. Fra le materie prime riprende quota l’oro, che si muove in rialzo a 1736 dollari l’oncia. Il petrolio è in leggero calo, il Brent perde lo 0,4%, 35,88 dollari al barile. Stesso andamento per il greggio texano, 33,55 dollari al barile, protagonista però nel mese di un fenomenale recupero.

La seduta è negativa per il secondario italiano: lo spread con il decennale tedesco risale del 5,3% a 194 punti base, mentre il tasso del Btp si porta a 1,49%. Un movimento che pesa sulle banche, ben comprate nelle scorse sedute. Regina indiscussa della Borsa milanese oggi però è proprio una banca, Monte dei Paschi di Siena, +12,88%. A scatenare gli acquisti è stato il via libera dell’antitrust europeo alla creazione di una bad bank e l’istituto senese ha già avviato i colloqui con Bce e Consob per le relative autorizzazioni. Sul listino principale soffre soprattutto Bper -3,51%. Sul sistema bancario italiano aleggia anche la minaccia di nuove rettifiche su crediti fino a 15 miliardi a causa della pandemia, secondo la stima della Banca d’Italia.

Sono in profondo rosso titoli che hanno guadagnato nelle scorse sedute come Leonardo -3,95% e Cnh -5,81%.  Fiat arretra del 3,73%. Sul settore auto pesa il crollo di Renault (-7,7% a Parigi), che  ha presentato un nuovo piano da 1,2 miliardi di riduzione dei costi, con 4.600 esuberi in Francia. Lettera sui titoli legati al petrolio: Eni -4,35%, Tenaris -4,18%, Saipem -3,83%.

Dopo l’exploit di ieri si sgonfia parzialmente Ferragamo -3,62%. Il lusso arretra anche con Moncler -4,07%, spaventato dalla frenata di una capitale dello shopping come Hong Kong. Tornano in auge Diasorin +3,69%, Nexi +2,64%, Amplifon +1,38%. Bene Enel +1,6% e Terna +1,4%.

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