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Borse in rosso, Leonardo zavorra Piazza Affari

L’attesa del primo discorso del presidente Trump sull’Unione innervosce i mercati e spinge al ribasso tutte le Borse, a partire da Wall Street – Piazza Affari paga soprattutto il tonfo di Leonardo che, dopo la presentazione dei conti 2017 e del nuovo piano, perde l11,45% – Male anche Cnh, Saipem e Bper – In controtendenza Luxottica e Telecom – Petrolio ancora giù

Borse in rosso, Leonardo zavorra Piazza Affari

Chiusura in profondo rosso per Piazza Affari, -1,35%, 23.480 punti base, travolta da Leonardo (-12%) e da un’ondata di vendite sul listino principale, che lambisce tutti i settori. Fanno eccezione pochi titoli, come Tim +1,15%, grazie alle più concrete prospettiva di scorporo della rete; Luxottica +1,33%. Milano è in maglia nera in Europa, ma non è certo un’eccezione, perché le vendite oggi risultano diffuse a livello mondiale. Chiudono in calo tutti i listini europei, resi ancora più nervosi nel pomeriggio dall’opening bell stonata di Wall Street per il secondo giorno consecutivo.

Madrid cede l‘1,21%; Londra -1,09%; Francoforte -0,95%; Parigi -0,87%. A New York, il Dow Jones attualmente perde più di un punto percentuale. Pesano sulle azioni i rendimenti dei bond (i treasuries sono ai massimi da circa 4 anni) che salgono, nella prospettiva che le banche centrali riducano globalmente gli stimoli all’economia grazie al miglioramento dell’outlook. C’è attesa quindi per la riunione, che comincia oggi e termina domani, del Federal Open Market Committee (FOMC), la sezione che decide la politica monetaria della banca centrale americana. Si tratta dell’ultimo appuntamento presieduto da Janet Yellen, che sabato passerà il testimone a Jerome Powell. Fra gli appuntamenti di spicco della giornata anche il primo discorso sullo Stato dell’Unione, che terrà nella sera americana il presidente Donald Trump.

Sul fronte monetario il cambio euro dollaro è poco sotto 1,24. La seduta è negativa per il petrolio: Brent -1,26%, 68,26 dollari al barile; Wti -1,98%; 64,26 dollari al barile. Oro poco mosso.

Stabile il secondario italiano: il rendimento del Btp 10 anni è al 2,03%, si restringe leggermente lo spread con il Bund, 134.50 punti, -0,44%. Fra le dichiarazioni di rilievo del giorno, quella del banchiere centrale olandese Klaas Knot che ritiene accettabile un breve periodo di ‘tapering’ del programma di Qe dopo il termine del prossimo settembre.

In Piazza Affari il titolo più penalizzato dalle vendite è Leonardo, che finisce in asta di volatilità dopo la presentazione del piano industriale dell’ad Alessandro Profumo. Il conti 2017 sono peggiori del previsto, mentre il rilancio definitivo del gruppo a controllo pubblico, attivo nei settori della Difesa e dell’Aerospazio, arriverà nel 2020. Solo tra due anni ci dovrebbe essere il ritorno alla redditività a doppia cifra con gli elicotteri e nell’attesa il mercato non sembra disponibile a fare sconti.

La seduta è pesante per i titoli bancari. Bper cede il 3,8%, penalizzata dall’abbassamento del giudizio da ‘accumulate’ a ‘neutral’ da parte di Banca Akros. Fra i peggiori del listino anche Banco Bpm, -2,7%.

Cnh Industrial lascia sul campo il 3,73%, con la trimestrale 2017 e le stime piatte per l’anno in corso. La debolezza del petrolio penalizza Saipem, -3,6%, Eni -1,6 e Tenaris -1,8.

Fuori dal listini principale va a picco Creval -6,8%. Giù Technogym, -4,38%, che viene però da una fase positiva.

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