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Borse puntano su ottimismo della volontà. Gli investitori credono in un’intesa a livello europeo

I listini continuano a sperare in un accordo al vertice europeo di domenica, che avrà un’appendice mercoledì – Guadagnano le banche e le assicurazioni – Milano segna i progressi maggiori: bene le azioni dei gruppi industriali, Fiat in testa – Ancora tensione sul mercato dei titoli di Stato: lo spread Btp-Bund rimane in zona rischio, poco sotto i 400 pb

Borse puntano su ottimismo della volontà. Gli investitori credono in un’intesa a livello europeo

LE BORSE PUNTANO SULL’OTTIMISMO DELLA VOLONTA’
MILANO RECUPERA IN ATTESA DEL WEEK END EUROPEO

L’ottimismo sull’accordo in sede europea che ha consentito ieri il rimbalzo nel finale di Wall Street trova conferma nei listini del Vecchio Continente. Milano, ieri la piazza peggiore, segna i progressi maggiori: l’indice FtseMib sale dell’1,15% a quota 15.861, guidata dai forti recuperi delle banche, ieri tartassate dalle vendite. Francoforte +0,6%, Londra +0,8%, Parigi +0,7%, Madrid +1,5%. I mercati hanno così reagito alla nota congiunta franco-tedesca della serata di giovedì: l’intesa “globale ed ambiziosa” da 940 miliardi (440 dal fondo salva Stati, il resto nel 2012 grazie al meccanismo di stabilità) è possibile.

Secondo quanto riportato da un portavoce del governo tedesco, il vertice dei capi di Stato si svolgerà in due fasi, domenica e mercoledì, perchè non è stato trovato pieno accordo su alcuni dettagli. Solo mercoledì verranno comunicate le decisioni. I mercati sono indifferenti all’indice Ifo diffuso in mattinata sul clima di fiducia degli imprenditori tedeschi a ottobre, in calo per il quarto mese consecutivo. Nemmeno i moniti di S&P hanno spaventato gli investitori: poco fa l’agenzia di rating S&P’s ha detto che potrebbe bocciare il rating sovrano di cinque emittenti della zona euro (Francia, Spagna, Italia, Irlanda e Portogallo) di uno o due notch in caso l’economia dei diciassette scivolasse in recessione e aumentasse ulteriormente il costo della raccolta pubblica. L’euro è stabile nei confronti del dollaro a 1,3774.

LE BANCHE RECUPERANO META’ DEL TERRENO PERDUTO
MA LO SPREAD CON IL BUND RESTA VICINO A QUOTA 400 BP

Non migliora, però, il mercato obbligazionario: lo spread Btp/Bund balzato ieri a 400 punti (rendimento del Btp al 6%) resta in zona di rischio: Btp decennale al 5,97%, lo spread a 397 punti base. Corrono invece le banche (l’indice Stoxx di settore segna +2,1%) seguite dalle assicurazioni +1,7% e dalle auto +1,2%. In recupero anche gli industriali: Fiat segna +1,7%, Fiat Industrial +1,6%, Pirelli +0,7%. Migliorano Prysmian + 2,6% e Finmeccanica +1,8%. A Milano salgono Unicredit +5,5%, Intesa +5,2%, Monte Paschi +4,4% e Banco Popolare +3,4%. Bene anche Generali (+1,3%) e Fondiaria Sai (+2,5%). Dopo la scoperta del maxi giacimento di gas in Mozambico da parte di Eni (+0,2%). Nomura ha avviato la copertura con raccomandazione buy e target price di 20 euro. Tra i titoli minori, Pierrel è sospesa per eccesso di rialzo con un teorico +11% Vale ancora l’effetto Libia: Maire Tecnimont +2,5%, Saras +1,4%.

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