Condividi

BORSE OGGI 18 APRILE: rimbalzano gli indici europei dopo il Pil Cina. A Piazza Affari focus su Enel e Leonardo

Rimbalzano le Borse europee in apertura, rinvigorite dalla crescita della Cina superiore alle attese. Enel: fondi sul piede di guerra. Leonardo: una poltrona per due?

BORSE OGGI 18 APRILE: rimbalzano gli indici europei dopo il Pil Cina. A Piazza Affari focus su Enel e Leonardo

​​La Cina non ha deluso le attese. Nel primo trimestre, la seconda economia del mondo ha registrato un rialzo del +4,5%, in forte accelerazione anno su anno dal precedente +2,9% ma anche sulle stime degli analisti: il consensus era +4%. Hanno superato le aspettative anche i dati sui consumi, saliti in marzo del 10,6%, mentre la produzione industriale registra un rialzo solo del 3,9%, contro il +4,4% atteso dagli economisti. Ma a dare una misura della ritrovata forza del Drago è l’apertura del salone dell’Auto di Shanghai: Byd con un rialzo delle vendite del 69% ha conquistato una quota sul mercato interno dell’11%, lasciandosi alle spalle Volkswagen e Toyota. 

La ripresa cinese non esalta però le piazze locali: Il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen è intorno alla parità, in calo dello 0,7% l’Hang Seng di Hong Kong. Meglio il Giappone (+0,5%): comincia a fare effetto l’ingresso in forze di Warren Buffett che ha rafforzato la sua posizione nelle cinque grandi trader company del Sol Levante. la banca centrale sta valutando la possibilità di rivedere al ribasso il target di inflazione programmata per il 2025.

L’indice MSCI Asia Pacific è intorno alla parità, con i guadagni dei settori tradizionali (finanza ed industria) pareggiati dal calo dei tech. Intorno alla parità i mercati azionari dell’India e della Corea.

Europa positiva dopo seduta in calo

In lieve rialzo l’apertura delle Borse europee, ieri in flessione nel pomeriggio. Milano ha chiuso in ribasso dello 0,62% a 27.700 punti base, dopo aver superato nel corso della seduta la barriera a quota 28 mila, e stamattina ha aperto in rialzo dello 0,25% a quota 27.769 punti.

Si interrompe così la striscia di cinque sedute positive, la più lunga degli ultimi tre mesi. L’Europa ha corretto nel finale sulla scia delle incertezze di Wall Street, ma non dobbiamo trascurare il fatto che molti indici cominciano a soffrire le vertigini perché si trovano su massimi pluriennali o addirittura, è il caso del Cac 40, sui massimi storici.

La settimana è partita con rinnovate tensioni sui tassi e non poteva essere altrimenti dopo gli ultimi dati di ieri e le esternazioni dei falchi sia in Europa che in Usa. Per la prosecuzione della stretta sui tassi si è pronunciato Joachim Nagel della Bundesbank. “La Bce può discutere una modifica dell’obiettivo di inflazione del 2%, ma solo dopo averla portata a quel livello” ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde. “Al momento … non c’è assolutamente alcun motivo per cambiare l’obiettivo di medio termine del 2%”, ha detto Lagarde al Council on Foreign Relations di New York.

Il BTP decennale è salito a 4,30% da 4,28% di rendimento, Bund 2,47% da 2,44%, entrambi sui massimi da un mese.

Future Usa piatti, l’orso fa paura

Future piatti sulle Borse Usa. Wall Street ha chiuso in lieve rialzo (+0,3% i tre indici principali), dopo un avvio in rosso dovuto al dato molto sopra le attese relativo all’indice manifatturiero dello Stato di New York, che segnala una forte ripresa del settore e di conseguenza il dubbio che il picco dei tassi non sia ancora stato raggiunto. Nell’incertezza, la cautela regna sovrana.

“Arrampicarsi su un muro è una cosa, scalare un monolite di scetticismo è un’altra”. Così Bloomberg descrive il pessimismo che circola tra gli operatori Usa: più la Borsa sale su, più gli umori vanno giù. Gli hedge fund si stanno posizionando per un mercato Orso, i mini future sull’indice S&P 500 sono ai minimi. L’Etf “orso” Direction Daily ha raccolto in una sola giornata 285 milioni di dollari. Eppure, contraddicendo i modelli delle grandi case, nell’ultimo mese il mercato è salito del 6%.

Il presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, ha detto ieri nel corso di un evento di non essere ancora convinto del trend calante dell’inflazione, “voglio altre evidenze del percorso verso il nostro target”.

In questo contesto, sale il dollaro a 1,092 sull’euro, mentre il Treasury Note a dieci anni è salito a 3,59% da 3,50% di rendimento.

Apple offre un conto deposito al 4,15%

Tra le note più inquietanti resta la preoccupazione sullo stato di salute delle banche regionali e delle società finanziarie non bancarie. Ma c’è chi ne approfitta: Apple ha lanciato in collaborazione con Goldman Sachs una sorta di conto deposito che paga un interesse del 4,15%.

In forte calo Alphabet sull’onda della notizia che Samsung è intenzionata ad adottare Bing, attrezzata con l’intelligenza artificiale,  al posto di Google.

Auto: solo 10 modelli avranno diritto allo sconto Usa

Si stringe intanto la morsa del protezionismo. Ieri è stato annunciato l’elenco delle vetture elettriche che potranno godere del contributo di 7.600 dollari, concesso alle auto che vantano almeno il 50% di prodotti realizzati in Usa. Solo dieci modelli, compresa Tesla, sono stati ammessi allo sconto. Restano fuori europei e giapponesi.

Il lancio nello spazio di Starship, l’enorme astronave di SpaceX che comprende il razzo più grande del mondo, in programma ieri, è stato posticipato di 48 ore per un problema tecnico.

Petrolio stabile nonostante l’effetto Cina

Petrolio in lieve rialzo a 84.9 dollari dopo i dati cinesi. L’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) ha previsto che la Cina rappresenterà infatti la maggior parte della crescita della domanda di greggio nel 2023. Tuttavia, ha avvertito che i tagli alla produzione annunciati dai produttori OPEC+ rischiano di esacerbare un deficit di offerta previsto nella seconda metà dell’anno e potrebbero danneggiare i consumatori e la ripresa economica globale. 

Oro in frenata a 1.998 dollari. I prezzi dell’oro hanno frenato la corsa dopo gli ultimi dati macro arrivati dall’economia USA hanno sorpreso in positivo allontanando lo scenario di un imminente cambio di passo della Fed sui tassi.

Una terza lista per Enel, Leonardo: una poltrona per due. I titoli in evidenza a Milano

Enel: Il fondo Covalis ha presentato una lista per l’assemblea di bilancio del gruppo. Per la presidenza il candidato è Paolo Mazzucchelli, banchiere con una lunga esperienza.

Leonardo: Il Domani riporta che a guidare la società sarà una staffetta Roberto Cingolani-Lorenzo Mariani, il primo, il ceo, dovrebbe avere in mano la pianificazione strategica e tutta la parte cybersecurity, la gestione operativa dovrebbe essere invece nelle mani del direttore generale Lorenzo Mariani.

Tim: gli offerenti per la rete fissa si stanno preparando ad alzare le loro offerte di un importo compreso tra 1 e 2 miliardi di euro, in vista della scadenza di oggi per presentare proposte migliorative per la principale infrastruttura di telecomunicazioni italiana, in base a quanto riferito da Repubblica.

Eni:  conferma gli investimenti previsti nel mercato dei biocarburanti in Italia e all’estero e guarda agli Usa e all’estremo oriente per la propria presenza in questo settore.

Prysmian: Morgan Stanley avvia la copertura con giudizio Overweight.

Campari: Morgan Stanley alza il target price a 13 euro.

Maire Tecnimont: Stifel inizia la copertura con la raccomandazione Buy.

Commenta