Condividi

Borse: l’ora dell’incertezza, Milano giù. Brilla Lottomatica, Stm in picchiata

Listini volatili in tutta Europa alla vigilia del vertice di domani a Bruxelles – Il mercato attende misure definitive per risolvere la crisi della Grecia e il problema del debito pubblico in Europa – A Piazza Affari perdono i titoli bancari, mentre guadagnano Fiat e Lottomatica – Stm, invece, va in picchiata – Spread Btp-Bund a quota 382 pb

Borse: l’ora dell’incertezza, Milano giù. Brilla Lottomatica, Stm in picchiata

BORSE ALL’INSEGNA DELL’INCRETEZZA. MILANO -0,4%
BRILLA SOLO LOTTOMATICA, STM IN PICCHIATA

Borse europee sotto il segno dell’incertezza alla vigilia del Consiglio europeo dal quale il mercato si attende misure definitive per risolvere la crisi della Grecia e il problema del debito pubblico in Europa.

A Milano l’indice FtseMib scende dello 0,42% a quota 16.179 con variazioni comunque modeste per le principali blue chips. A Parigi l’indice Cac scende dello 0,42%. Tra le banche Unicredit perde l’1,34%, Intesa ora scende dello 0,6%, Popolare Milano – 0,44%. Generali sale dell’1,73%, Fondiaria-Sai dell’1,48%. Fiat segna +0,53%.

Fa eccezione, al rialzo, Lottomatica + 3,5% premiata dal Credit Suisse, che ha confermato la raccomandazione outperform e ha alzato il target price a 17,4 euro, dal precedente 16,5 euro e da Kepler che ha alzato il giudizio a Buy da Hold con un target price che passa a 15,7 euro da 13,5. Al ribasso, invece, la nota negativa è Stm -7,1% dopo i risultati deludenti annunciati ieri sera su cui ha pesato l’effetto Nokia. Il ceo Carlo Bozotti ha commentato: “Lavoriamo in termini di misure di riduzione di costi. Il piano di ristrutturazione e’ un esempio di questo. In piu’ lavoriamo anche nel guidare l’espansione della base clienti”.

SPREAD BTP/BUND A QUOTA 382, IL PETROLIO A QUOTA 92
BP CENTRA I TARGET: VENDUTI ASSET PER 45 MILIARDI

L’attenzione degli investitori è comunque concentrata sulle notizie che riguardano il vertice europeo di domani. Prende corpo l’indiscrezione per cui l’haircut per le banche sul debito greco potrebbe essere addirittura del 60%. Ad aumentare l’incertezza contribuisce la prospettiva del voto parlamentare preventivo da parte del Bundestag, come previsto dalla Corte Costituzionale. Il rischio è di ritardare il varo del piano “globale ed ambizioso” che il duo franco-tedesco promette ormai da una decina di giorni. Per quanto riguarda l’Italia, nessuna reazione apparente al nulla di fatto del Consiglio dei ministri.

L’euro è poco mosso e si mantiene su livelli elevati a 1,393 contro il dollaro, da 1,392 della chiusura di ieri sera.

Il petrolio prosegue nel movimento al rialzo: dopo avere guadagnato ieri il 4,4%, il greggio Wti avanza stamattina di un altro 1,3% a 92,4 dollari al barile. Il Brent è scambiato a 111,6 dollari.

Sul mercato dei titoli di Stato, il rendimento del Btp decennale è invariato rispetto a ieri sera al 5,94%, lo spread con il Bund tedesco è a 382 punti base (379 ieri sera). Domani comincia la tre giorni delle aste del Tesoro (20 miliardi in tutto).

In Europa il settore migliore è quello dei petroliferi (Stoxx +1,4%) dopo i risultati migliori delle attese del colosso Bp (raggiunto l’obiettivo di vendita di assets per 45 miliardi invista di un pay out per i soci) in rialzo del 4%. Eni è invariata, Saipem sale dello 0,8%, Tenaris +1,4%.

Fra le società di medie dimensioni, sale ancora Maire Tecnimont +3,3%, dopo la nuova commessa in Medio Oriente.

Commenta