Condividi

Borse, l’ora dei realizzi dopo la galoppata. Piazza Affari in lieve ribasso

I mercati si muovono contrastati attorno alla parità e lasciano lo spazio alle prese di beneficio, complici i deboli dati macro cinesi – Piazza Affari in lieve ribasso, ma volano Mps e Ferragamo – Dopo la decisiva mossa di Draghi, i mercati sono in attesa di importanti appuntamenti, in particolare la sentenza della Corte costituzionale tedesca mercoledì

Borse, l’ora dei realizzi dopo la galoppata. Piazza Affari in lieve ribasso

I mercati si muovono contrastati attorno alla parità e lasciano lo spazio alle prese di beneficio, complici i deboli dati macro cinesi. Le esportazioni del Paese ad agosto sono cresciute meno del previsto (+2,7% sullo stesso mese dell’anno precedente) contro l’attesa per un +3% ma maggiore all’1% di luglio. Crollano, per il terzo mese consecutivo, le importazioni, registrate ad agosto: +2,6% contro attese al 3,5% (+4,7% a luglio).

Dopo la decisiva mossa di Draghi, i mercati sono ora in attesa degli altri importanti appuntamenti della settimana. L’attenzione va a mercoledì 12 settembre, quando è fissato l’appuntamento con la Corte costituzionale tedesca chiamata ad esprimersi sul fondo salva stati Esm ma anche la presentazione da parte della Commissione Ue della proposta sull’Unione bancaria. Dopo la mossa di Draghi, aumenta l’attesa per nuove misure di stimolo dall’altra parte dell’Atlantico, da parte della Fed di Ben Bernanke che venerdì scorso ha dovuto registrare un dato sull’occupazione in rallentamento rispetto alle attese.

Milano è la piazza più pesante e registra un calo dello 0,37%. Tra l’altro oggi l’Istat ha rivisto al ribasso le stime del Pil nel secondo trimestre del 2012 portando a -0,8% mensile contro -0,7%. Sull’anno il dato peggiora a -2,6% da -2,5%. Francoforte è piatta a +0,08%, così come Londra (+0,00%). Parigi cede lo 0,07%. Lo spread Btp-bund è in risalita a 364 da 353 dell’apertura e rendimento al 5,17%.

Lo spread Bono-bund è in discesa a 409 da 410 dell’apertura. L’euro ritraccia a 1,2778 (-0,30%).

A Piazza Affari Mps brilla con un rialzo del 4,6%, con sospensione, mentre il comparto bancario si muove nel complesso contrastato. Per gli analisti di Merrill Lynch Siena è l’istituto più sensibile alla riduzione degli spread. Nel week end è poi giunto il no delle Fondazioni di Biella e Vercelli alla cessione di Biverbanca. In particolare le Fondazioni hanno comunicato a Mps “di non aver approvato, allo stato, nella formulazione proposta, il progetto di scissione della quota di Banca d’Italia detenuta da Biverbanca, prodromico alla finalizzazione dell’operazione di cessione a CR Asti del 60,42% di Biverbanca posseduto da Banca Mps”. Sono così allo studio modalità alternative allo scopo di finalizzare la cessione della suddetta partecipazione.

In evidenza Salvatore Ferragamo, dopo che Deutsche Bank ha alzato il target price. Bene anche Tod’s + 1%. Tra le utility Atlantia sale del 2,98% e A2A del 2,17%. In fondo al Ftse Mib Stm -2,23%, Ansaldo -2,23% dopo che Goldman Sachs ha tagliato il rating a sell da neutral. Enel Green Power -2%, Finmeccanica – 1,7% e Saipem -1,68%. Che viene bocciata da Ubs a neutral per la mancanza di catalizzatori. La scure di Ubs scende su diversi titoli dei servizi petroliferi per la “mancanza di catalizzatori significativi sulle quotazioni e valutazioni non così competitive dopo il recente rally”.

Snam cede lo 0,8%. Oggi la società ha in collocamento due nuovi bond per investitori istituzionali con richieste complessive sopra i 2 miliardi. Il bond a dieci anni ha un prezzo rivisto tra i 350 e i 355 punti base sul midswap (contro i 370 punti inizialmente indicati) e quello a 5,5 anni tra 285 e 290 punti base sul midswap (rispetto ai 300 inizialmente indicati).

Camfin è sugli scudi (+7,8%) dopo l’endorsement arrivata dall’Ambrosetti ala leadership di Marco Tronchetti Provera e mentre il mercato si interroga sulle prossime mosse del braccio di ferro con l’ex amico Malacalza. Gli analisti di Equita sim hanno reiterato la raccomandazione di ‘buy’, sebbene abbiano ritoccato a 0,61 euro (da 0,63 euro) il target di prezzo. “Il disaccordo tra i principali soci della holding ovvero Tronchetti (favorevole all’emissione del bond convertibile) e la famiglia Malacalza (che vorrebbe un aumento di capitale) non giustifica l’appeal speculativo – sostengono gli analisti di Equita – La nostra raccomandazione di acquisto è dettata dall’analisi dei fondamentali: l’alto sconto sul net asset value e la prospettiva di rialzo delle azioni di Pirelli”. Per Equita è da escludere un aumento di capitale sia la cessione delle azioni Pirelli, mentre rimane ancora probabile la soluzione di un bond convertibile in azioni Pirelli. Rcs, protagonista nelle scorse settimane di un rally senza precedenti, è oggi in calo teorico del 12,3%, sospeso in asta di volatilità. Secondo alcune indiscrezioni, il patto di sindacato di Rcs potrebbe riunirsi il 21 settembre.

Commenta