Condividi

Borse, Londra sola a salire. Tim e banche frenano Milano

I listini europei ritracciano, in attesa del voto a Londra, dopo il nuovo colpo di scena tra i conservatori – Giù la Sterlina – A Piazza Affari si ferma la corsa di Telecom mentre si inasprisce la contesa tra Fondo Elliott e Vivendi – Juventus venduta in attesa della Champions – Bene invece Enav dopo i conti. In recupero Tod’s

Borse, Londra sola a salire. Tim e banche frenano Milano

Virano al ribasso le Borse europee dopo un avvio positivo. Perde colpi più di tutti Piazza Affari- 0,44% alle 13, sopra quota 20.500. Ribassi attorno allo 0,3% per Parigi, Francoforte e Madrid. Prende al contrario il volo la Borsa di Londra +0,44%, a fronte di un improvviso indebolimento della sterlina trattata alle 13 attorno a 1,3007 sul dollaro. Il cross euro sterlina scende sui minimi dal maggio del 2017 a 0,8525

L’ennesimo ribaltone, a poche ore dal voto dei Comuni sul nuovo testo concordato da Theresa May con Jean-Claude Juncker, si deve alla bocciatura da parte di Geoffrey Cox, il procuratore del Regno considerato il punto di riferimento dei conservatori più morbidi, decisivo per la maggioranza, ha bocciato l’intesa raggiunta a Strasburgo ieri sera: non ci sono garanzie sufficienti sull’Irlanda del Nord.

Il rischio di una crisi che promette di investire anche l’Eurozona è all’origine del cambio di umore di tutti i listini. La partita pesa anche sull’andamento del Bund tedeschi, più pesanti del Btp italiani.

Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a un passo dai 250 del finale di seduta di lunedì. Il tasso del decennale è sostanzialmente stabile in area 2,55%. L’asta sul Bot annuale ha visto stamani il rendimento scendere a 0,060% da 0,181% a metà febbraio, collocandosi al minimo da maggio 2018.

C’è attesa per i 6,25-7,75 miliardi di titoli messi a disposizione domani dal Tesoro, con l’attenzione in particolare sul nuovo Btp luglio 22. Si tratta dell’offerta più cospicua dall’insediamento del governo gialloverde.

Si sgonfiano le banche: Bper Banca+0,2%. Intesa Sanpaolo+0,3%, Ubi Banca-0,45%, Unicredit-0,1%.

Perde colpi più di tutti Banco Bpm -2,17%, nel mirino delle associazioni dei consumatori per il contenzioso sul rimborso dei diamanti da investimento.

Tim -4% ha bruscamente invertito rotta dopo l’apertura. Il consulente dei soci di minoranza ISS, consiglia agli azionisti di non votare le proposte del primo socio Vivendi. Il Ministero dell’industria ha detto che non ci sono accordi con la Cina riguardanti la tecnologia wireless di quinta generazione, o 5G.

In forte recupero Tod’s -0,5%, dal -7,7% iniziale. La società ha chiuso il 2018 con l’Ebitda in calo a 118,3 milioni di euro, sette milioni in meno delle aspettative degli analisti. Nel secondo semestre la redditività è scesa al 10,7%, circa 150 punti base in meno del previsto, per effetto dell’aumento delle spese di marketing.

In ribasso Juventus -2,2% a poche ore dalla sfida decisiva in Champions League.

Fuori dal listino principale:

  • Banca IFIS -2,6%. Luciano Colombini è il candidato del socio di maggioranza La Scogliera, alla carica di amministratore delegato.
  • Maire Tecnimont +3%, ha annunciato di aver ricevuto ordini per un totale di 360 milioni di dollari.
  •  Cir ha annunciato che si fonderà nella controllante Cofide: l’operazione porta ad un aumento del flottante ed a una discesa dei costi.
  • Giglio Group +3%, ha conferito le proprie attività media alla spagnola Vertice 360 [VTSG.MC]: operazione in carta che porterà la prima ad avere il 5,95% della seconda.
  • Enav brilla dopo i conti 2018: +3,34%.

Commenta