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Borse, le 4 Streghe colpiscono ancora: vendite ovunque

Tutti in rosso i listini azionari che cercano di decifrare i veri orientamenti della Fed tra tassi e tapering – Anche Piazza Affari perde l’1,5%: Stm il titolo più penalizzato

Borse, le 4 Streghe colpiscono ancora: vendite ovunque

Sale l’indice della paura e sui mercati azionari si abbattono vendite a raffica su titoli bancari e petroliferi, mentre sul secondario italiano s’impenna lo spread con il decennale tedesco a 107 punti base (+5,28%). 

Il dollaro si apprezza ulteriormente, ma si placano le vendite sulle materie prime.

L’ultima seduta della settimana dei listini europei si chiude così in profondo rosso, contagiata dall’avvio negativo di Wall Street (dove il Dow Jones cede l’1,16%) e da una Fed che appare sempre più falco. A tenere alto il tasso di volatilità contribuisce inoltre il fatto che oggi è il giorno delle 4 streghe, che ha questo nome perché scadono contestualmente future e opzioni su indici e azioni e il volume degli scambi può salire, rivelandosi imprevedibile.

Lo Stoxx 600 europeo fallisce quindi la quinta sedute in rialzo e gli investitori vanno all’incasso sui titoli che hanno più guadagnato nelle scorse settimane, benché Zurigo (-0,58%) in giornata abbia toccato i massimi di sempre, quando sembrava avviato verso la 14esima seduta in rialzo.

Piazza Affari perde l’1,93% e buca al ribasso la soglia psicologica dei 25.500 punti, atterrando a 25.218. Il segno meno accompagna tutte le blue chip, con l’eccezione di Diasorin +1,05% e A2a +0,03%.

Il quadro è simile nel resto d’Europa: Francoforte perde l’1,77%, dopo i dati che hanno mostrato un balzo più grande del previsto dei prezzi alla produzione a maggio; Londra -1,95%; Amsterdam -2,08%; Madrid -1,83%.

Ad appesantire una seduta continentale già debole in avvio, è stata la partenza negativa di Wall Street, dopo le parole di Jim Bullard, presidente della Fed di St. Louis, che ha detto di aspettarsi il primo aumento dei tassi d’interesse verso la fine del 2022. In un’intervista alla Cnbc, Bullard ha osservato che il dibattito sul tapering è “aperto” e che la Fed deve essere pronta a fare degli aggiustamenti di politica monetaria. Secondo il banchiere la pandemia di coronavirus è vicina alla fine ed è naturale “ridurre gli stimoli, a un certo punto”. “È normale” che l’outlook sulla politica monetaria sia ora più  “aggressivo”. Il presidente della Fed di St. Louis ha aggiunto che la Fed si è trovata di fronte “più inflazione del previsto”.

Mercoledì, al termine di una riunione su due giorni, il Fomc, braccio di politica monetaria della banca centrale Usa, ha alzato le previsioni per l’inflazione (al 3,4% nel 2021) e ha sorpreso gli investitori prevedendo aumenti del tasso di due quarti di punto percentuale nel 2023.

La reazione alle parole di Bullard sui mercati non si è fatta attendere, con i future americani che hanno registrato un brusco calo, aprendo la strada a un avvio negativo delle contrattazioni e l’indice di volatilità CBOE, indicatore della paura di Wall Street, salito a 20,60 punti, il livello più alto dal 21 maggio.

In controtendenza è l’obbligazionario a stelle e strisce sulla parte lunga. Il rendimento dei treasury a dieci anni è in calo, attualmente a 1,47%, mentre i titoli a 2 e 5 anni sono in rialzo.

In Europa il rosso colpisce i titoli di Stato italiani e il tasso del Btp 10 anni sale a +0,81%, mentre scende quello del Bund di pari durata a -0,25% e conseguentemente si allarga lo spread. Secondo analisti citati da Reuters la discesa dei rendimenti dei titoli tedeschi fa presumere che la reazione avversa dei prezzi dei bond della zona euro alla politica monetaria della Fed sarà di breve durata.

Sul mercato dei cambi l’euro viola al ribasso quota 1,19 contro dollaro, con il cross che al momento si muove intorno a 1,85. “La banca centrale Usa è un passo avanti rispetto alla Bce, quindi è improbabile che l’euro recuperi qualcosa su dollaro” si legge nella nota quotidiana degli analisti Commerzbank. Il biglietto verde intanto si appresta a chiudere la miglior settimana da nove mesi a questa parte. 

Fra le materie prime l’oro tampona l’emorragia e si muove sui livelli della vigilia, mentre il petrolio riparte e il future Brent agosto 2021 è in progresso dello 0,7% a 73,60 dollari al barile.

In Piazza Affar i maggiori ribassi del giorno sono di Stm, -4,46%; Unicredit -4,3%; Cnh -3,01%; Intesa -3%; Eni -2,97%.

Prysmian argina i danni a -0,1%, nel giorno in cui ha annunciato una commessa del valore totale di 140 milioni assegnata dalla utility turca Teias per progettare, fornire, installare e collaudare due collegamenti in cavo sottomarino ad alta tensione per la trasmissione di energia.

Per trovare ampi guadagni bisogna uscire dal perimetro della blue chip. Resta in denaro Tod’s, che anche oggi vola, +13,4%. Dopo aver toccato il fondo il 30 ottobre scorso, l’azienda di Della Valle ha cominciato una galoppata che le ha fatto guadagnare circa il 245%, grazie a conti in miglioramento e a una serie di notizie convincenti, dall’aumento della quota nella società da parte di Lvmh, alla scelta dell’attore e cantante cinese Xiao Zhan, come portavoce  dell’azienda in Cina. Nel settore bene anche Cucinelli +1,3%.

Compie un balzo infine Italian Wine Brands (+11,60%) con operatori e analisti che promuovono l’acquisizione di Enoitalia, operazione che darà vita al leader italiano nel vino.

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