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Borse in ribasso in attesa di Draghi

DIRETTA TV: la conferenza stampa di Draghi – A Piazza Affari brillano le utilities (Snam, Terna ed Enel in testa) ma soffrono i titoli industriali: Cnh, Amplifon, Fca e Stm quelli che perdono di più – Giù la Roma dopo la sconfitta in Champions

Borse in ribasso in attesa di Draghi

Prevale la cautela sui mercati europei mentre è in corso la conferenza stampa di Mario Draghi, fissate per le 14 e 30 da cui gli operatori si attendono indicazioni per contrastare la frenata dell’economia globale, certificata ieri dall’Ocse e sottolineata anche nel Beige Book della Fed pubblicato ieri sera. In ribasso l’indice di Piazza Affari -0,2% come Parigi. Più marcato il calo di Francoforte -0,4% e Londra -0,4%. Meglio Madrid, in lieve progresso (+0,2%).

Debole l’euro, attorno a 1,131 sul dollaro. Si allarga la forbice tra Btp e Bund a 250 punti rispetto ai 248 della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale tratta al 2,64%. Viene data per scontato l’annuncio di una nuova Tltro. 

Il petrolio Brent è scambiato a 66,5 dollari il barile, in rialzo dello 0,8%. La scorsa settimana c’è stato un forte aumento delle scorte di greggio degli Stati Uniti, ma c’è stato un calo ancora più importante delle riserve di prodotti distillati. In calo i titoli del settore a Milano. Tenaris -1,3% e Saipem -0,27%. Sulla parità Eni.

In Piazza Affari avanza Enel +1 a 5,45 euro sui massimi degli ultimi 14 mesi. Oltre alla prospettiva di un allentamento della politica del credito, a favorire gli acquisti è l’indiscrezione sulla volontà di General Electric di cedere la propria quota nella jv sulle rinnovabili che ha costituito con la società italiana. Salgono anche Snam+1,16%, Terna +1,19% e Acea +1,6%. A2A +0,7%. 

Le attese di un nuovo TLTRO da parte della Bce non sostengono i titoli bancari, in un mercato che preferisce avere i dettagli prima di prendere iniziative. L’indice italiano cala dello 0,47%, in linea con lo Stoxx europeo di settore.

Sulla parità Intesa San Paolo: l’istituto è in trattativa per cedere 10 miliardi di euro di crediti “unlikely to pay” attraverso la piattaforma di Prelios. Se l’operazione dovesse andare in porto, l’esposizione ai crediti in sofferenza o deteriorati scenderebbe al 6%, in anticipo sul target del piano industriale al 2021. Unicredit -0,9%.

In retromarcia il settore automotive, appesantito da nuovi rimori nlla sfida sui dazi.  Fiat Chrysler -1,79%. Pirelli -1%. Cnh Industrial -2,12%. Tra gli industriali giù anche Stmicroelectronics -1,5%. Leonardo -0,57%, ha firmato un accordo di collaborazione industriale con la giapponese Nakanihon, riguardante lo sviluppo di velivoli ibridi (una via di mezzo tra un elicottero ed un aereo).

Rallenta Tim +0,1%, sotto i massimi dell’apertura. C’è ancora un po’ di appeal speculativo a causa degli annunciati acquisti di Cdp in vista dell’assemblea del 29 marzo.

Nel resto del listino da segnalare: 

  • In calo Erg -2% appesantito dai risultati inferiori alle previsioni. Il quarto trimestre del 2018 ha chiuso con 109 milioni di euro di Ebitda. Risultato netto pari a 15 milioni di euro. Per il 2019, la società prevede tra 495 e 515 miliardi di euro di Ebitda, con debito compreso tra 1,36 e 1,44 miliardi. Sia i dati che le previsioni sono inferiori alle aspettative.
  • Nuovo rialzo di Cerved +1% dopo la manifestazione di interesse di Advent.
  • As Roma -5,7% in netto ribasso dopo la sconfitta contro il Porto in Champions.

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