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Borse, dopo il lunedì nero segnali di risveglio in Asia

Dopo la batosta di ieri, oggi le borse proveranno a rialzarsi e Warren Buffett raccomanda: “Non comprate o vendete azioni sulla base di ciò che i media raccontano del coronavirus” – Ieri Piazza Affari ha virtualmente bruciato 30 miliardi di euro – Spread a 150

Borse, dopo il lunedì nero segnali di risveglio in Asia

Ieri sera la Cnbc, la rete tv finanziaria Usa, ha chiesto un commento a Warren Buffett sul tracollo che, dopo l’Europa, stava investendo Wall Street. “Non comprate o vendete azioni basandovi su quello che i media riportano dell’epidemia”, la risposta.

Il consiglio del saggio di Omaha ieri è caduto nel vuoto di fronte all’allarme generato dal Covid 19. Oggi una nota positiva arriva dal Kospi (+1%), l’indice della Borsa della Corea del Sud, dopo la Cina il paese più colpito dal Coronavirus. Un segnale di conforto per i mercati, Italia in testa, che ieri hanno pagato un alto prezzo all’emergenza. Ma la ripresa sarà comunque lunga e difficile, nell’attesa che le banche centrali rivedano le politiche per fronteggiare la recessione che, almeno per l’Italia, è molto più di una possibilità. Nell’attesa non resta che fare un primo bilancio del disastro.

TOKYO – 3,3, MA RISALE IL KOSPI

Asia stamane ancora in rosso, a partire da Tokyo (-3,3%), ieri chiusa per festività. L’Hang Seng di Hong Kong è sulla parità, il Shanghai Composite è in calo del 2%, l’S&P ASX 200 di Sidney dell’1,7%. Positive Singapore (+0,8%) e Kuala Lumpur (+0,7%), alle prese con le dimissioni del premier Mahathir.

L’S&P 500 PERDE 927 MILIARDI

Molto violenta la reazione di Wall Street all’allarme in arrivo dall’Asia e dall’Italia.

Gli indici hanno bruciato nel giro di poche ore i guadagni accumulati da inizio anno. Il Dow Jones (-3,55%) ha perduto oltre mille punti, come era capitato solo due volte nella storia. Lo Standard &Poor’s 500 (-3,35%) ha lasciato sul terreno 927 miliardi di dollari, il Nasdaq ha chiuso a -3,71%.

Si è salvata dall’ecatombe solo Gilead Sciences (+4,6%), che ha sviluppato un farmaco che sembra efficace nella battaglia contro il virus.

I FURURE SEGNALANO UN POSSIBILE CALO DEI TASSI

Nel corso della notte, i future hanno però segnalato un cambio di tono sui mercati, convinti che l’epidemia imporrà un nuovo taglio dei tassi, come lascia prevedere il rendimento del Treasury Note a dieci anni, sceso ieri vicinissimo ai minimi della storia, a 1,37%. Ma ieri Loretta Mester della Fed di Cleveland ha raffreddato le aspettative di chi conta su un cambio di direzione da parte della banca centrale, affermando che il virus, pur essendo una minaccia, non giustifica una revisione della politica monetaria. Oggi parla il vicepresidente della Federal Reserve, Richard Clarida.

Frena stamane la discesa del petrolio: Brent tratta a 56,5 dollari il barile, +0,4%, dopo il -3,8% di ieri.

Drammatica ieri la discesa di Saipem (-7,7%) alla vigilia dei conti. Eni -4,7%.

Si assesta l’oro, -0,3% a 1.654 dollari, dopo cinque sedute consecutive di rialzo.

MILANO, NEL GIORNO PIÙ NERO DAL 2016, BRUCIA 30 MILIARDI

Giornata da incubo ieri per Piazza Affari, piegata dall’effetto epidemia. Al termine della seduta più nera dal 24 giugno 2016 (giorno della vittoria i Inghilterra dei fautori della Brexit) la Borsa italiana ha lasciato sul terreno il 5,90%. Solo giovedì scorso sembrava che il listino si fosse ormai consolidato sopra i 25 mila punti. Al contrario, l’indice è tornato a quota 23.311 (-8% in tre sedute) fallendo per l’ennesima volta la risalita ai livelli del 2008. In una sola seduta sono stati bruciati tutto i guadagni del 2020 (30 miliardi di capitalizzazione in meno).

IL PIL RISCHIA DI SCENDERE DELL’1%

Lorenzo Codogno, di LC Macro Adviser, ritiene che nei primi tre mesi del 2020 l’economia italiana registrerà un calo di almeno lo 0,5%, con possibilità di arrivare anche a -1%. L’analisi poggia sul fatto che Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte, cioè le aree investite dal morbo valgono il 48% del Pil italiano. L’area messa in quarantena, un importante polo logistico, contribuisce allo 0,1% del Pil.

Molto pesante anche meno drammatica la situazione degli altri listini: l’indice EuroStoxx 50 cede il 4%; Francoforte -3,98%; Parigi -3,94%; Madrid -4%; Londra -3,33%; Zurigo -3,59%.

VOLA IL BUND, SPREAD FINO A 150 PUNTI

Inaspettatamente positive le indicazioni arrivate stamattina dall’indice Ifo, basato sulle attese di imprenditori, analisti ed economisti tedeschi. In febbraio, un mese pienamente condizionato dall’epidemia, l’indice basato sulle aspettative per l’anno in corso, sale a 93,4 da 92,9 di gennaio, il consensus si aspettava un calo a 92,1. L’Ifo sulle stime correnti scende leggermente a 98,9 in febbraio; il consensus prevedeva un calo a 98,6.

Prende velocità la corsa al bund tedesco, trattato a -0,49% (-5 punti base), sui minimi da ottobre.

Lo spread, con il Btp a 0,95%, si allarga a 144 punti base, nonostante un lieve recupero nel finale della carta italiana. In giornata è stato toccato un massimo a 150 punti base.

OGGI L’ASTA DEI CTZ

Stamane si aprono le aste di fine mese con l’offerta del Ctz novembre 2021 e la riapertura di due Btp indicizzati sulle scadenze 2030 e 2032. Il certificato zero coupon viaggiava in chiusura su Mts a un rendimento di -0,075/85% da -0,168% dell’ultimo collocamento.

BRILLA SOLO COFINVEST, LA MATRICOLA DELL’ORO

C’è un’eccezione positiva nel disastro generale: Confinvest, +19%, la PMI innovativa è leader italiano come market dealer di oro fisico da investimento. Sale anche Alerion (+6,1%) attiva nella produzione di energia da impianti rinnovabili.

I segni più, in pratica, si esauriscono qui. La tendenza non si trasmette nemmeno ai titoli pharma. Recordati cede il 5,27%, fa poco meglio Diasorin.

SPORT IN CLAUSURA: JUVENTUS -11%, TECHNOGYM -5%

I settori più bersagliati sono quelli legati al contatto con il grande pubblico.

Paga un prezzo salato il titolo Juventus: -11%. Nel caso che, come probabile, Juventus-Inter si giochi a porte chiuse, il club bianconero subirà una perdita di 3 milioni per il mancato incasso. “La tutela della salute è prioritaria in questo momento di emergenza coronavirus nel Nord Italia – ha detto il presiedente Andrea Agnelli – quindi andrebbe bene anche la partita a porte chiuse domenica prossima fra Juventus e Inter, ma non l’interruzione del campionato di Serie A”. A proposito dei conti il presidente ha ribadito che “il piano presentato agli investitori è la strada da seguire per mantenere la squadra competitiva. Ho la consapevolezza di avere una squadra, dentro e fuori dal campo, che riuscirà a portare a termine questo piano”, ha concluso il presidente. Banca Imi ha ribadito la raccomandazione add e il prezzo obiettivo a 1,40 euro sul titolo.

Giù anche Roma (-6,2%) e Lazio (-7,87%).

Technogym -5%. Nel Nord Italia, molte palestre restano chiuse per il virus

STOP A VIAGGI E FIERE, AUTOGRILL ALLO SBANDO

La peggiore del listino però è Autogrill (-12,7%). A pesare sono state le attese per un rallentamento delle entrate, perché il numero dei potenziali clienti in viaggio si riduce e i singoli sono meno disponibili a fermarsi in luoghi pubblici nelle aree più colpite, Lombardia e Veneto. Sotto pressione Fiera Milano (-11,52%).

LUSSO, A RISCHIO UN TERZO DEI RICAVI

Batosta per il Lusso. Il focolaio di Covid 19 in Italia potrebbe costare al settore, un calo giornaliero di circa un terzo delle vendite in Italia: quasi la metà del giro d’affari domestico, è generato da acquisti di turisti, questo flusso di stranieri in visita, dovrebbe ridursi di parecchio, anche per effetto delle misure precauzionali prese in alcune aree del Paese. Per Tod’s, le attività in Italia dovrebbero valere più di un quarto dei ricavi, a seguire Cucinelli e Moncler con il 15% e l’11% circa. Moncler perde il 5,4%, Salvatore Ferragamo -8,9%. Ancora peggio Tod’s in flessione dell’11,4%.

CNH GUIDA LA RITIRATA DELL’INDUSTRIA

Il calo degli industriali è stato guidato da Cnh Industrial (-7,65%) e Stm (-7,07%). Pesanti anche le perdite di Leonardo (-6,71%), Ferrari (-5,32%) e Fiat Chrysler (-6,13%).

SALE LO SPREAD, BANCHE IN DISCESA. FITCH PROMUOVE UBI

Il balzo dello spread ha messo sotto pressione le banche. Frenata gemella di Intesa San Paolo (-5,75%) e di Ubi Banca (-6,55%), in forte discesa nonostante ieri l’agenzia Fitch abbia messo sotto osservazione tutti i rating dell’istituto con implicazioni positive.

Causa coronavirus è stata rinviata la riunione del gruppo degli azionisti bresciani di che detengono l’8,4% del capitale. Il “patto dei Mille” che raccoglie l’1,6% del capitale tra gli azionisti bergamaschi dell’istituto ha invece bocciato l’offerta di scambio lanciata da Intesa Sanpaolo perché, recita un comunicato, “l’ipotesi di concambio — 17 azioni Intesa contro 10 Ubi — sottovaluta significativamente il valore intrinseco del titolo Ubi e non considera adeguatamente le sue prospettive reddituali”.

MUSTIER RESTA ALLA GUIDA DI UNICREDIT, ANIMA -9,6%

Unicredit (-4,1%) fa meglio del mercato, dopo che la banca ha smentito la volontà di uscita del Ceo Jean Pierre Mustier. Giù anche Banco Bpm (-6,6%); la maglia nera tocca a Mps (-11,2%).

In discesa anche Azimut (-7%), Finecobank (-6,2%), Banca Generali (-6,86%) e Anima (-9,61%), su cui Banca Imi ha abbassato la raccomandazione da buy ad add, con il prezzo obiettivo che sale da 5 a 5,4 euro.

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