Condividi

Borse deboli in attesa delle mosse delle banche centrali

I mercati vogliono capire se si prefigurano novità, anche se non immediate, nella politica monetaria – Piazza Affari resta sulla parità ma continua a tenere quota 26 mila nel mirino: Mediolanum, Nexi e Cnh i titoli più gettonati

Borse deboli in attesa delle mosse delle banche centrali

Bocce ferme o quasi oggi sui mercati finanziari in attesa delle riunioni delle banche centrali: giovedì tocca alla Bce e contemporaneamente usciranno i dati sull’inflazione negli Stati Uniti, che potranno fornire importanti indicazioni alla Fed per il suo meeting del 15 e 16 giugno. Non c’è da stupirsi quindi se in Borsa prevale la cautela, mentre la Banca Mondiale alza le stime del pil della zona euro per il 2021 (+4,2% da +3,6%) e quelle dell’inflazione globale, che aumenterà dell‘1% quest’anno, ma nel lungo periodo resterà “bassa e stabile”.

In questo contesto i listini europei chiudono misti e Wall Street dopo un avvio contrastato procede in lieve calo, mentre sembra archiviato il blocco tecnico che ha colpito, nella mattinata europea, Fastly, cloud computing provider americano ad ampia diffusione il cui compito è rendere più veloci i tempi necessari a scaricare i contenuti dei siti. Il crash ha riguardato fra gli altri Amazon, Reddit, Twitch, Spotify, nonché vari media internazionali, dal Nyt, al Guardian, alla Cnn, a Le Monde, il sito ufficiale del governo britannico e moltissimi altri, che al momento risultano disponibili.

Euro-dollaro poco mosso in area 1,218.

Piazza Affari consolida i guadagni delle ultime otto sedute, che l’hanno portata ai massimi dal 2008 e chiude praticamente piatta, -0,06% a 25.809 punti base. Gli acquisti premiano Nexi (+1,86%), su cui Jeffries ha alzato il prezzo obiettivo a 25 euro da 20 euro.  Bene il risparmio gestito con Banca Mediolanum, +1,92% dopo i dati della raccolta di maggio e Banca Generali +1,21%. Progressi per Snam (+1,06%) e Cnh (+1,18). Perde Amplifon (-1,23%) e le prese di beneficio penalizzano le banche: Unicredit -1,07%; Intesa -1,03%; Bper -0,63%; Banco Bpm -0,56%.  Fuori dal paniere principale la bonaccia non affossa il debutto di The Italian Sea Group, operatore globale della nautica di lusso, che sale del 7,16%. Male Wiit, -8,04%, che risente del collocamento di azioni, pari al 7,7% del capitale e si allinea al prezzo del placement di 17 euro per azione.

È positivo l’obbligazionario: lo spread tra decennale italiano e tedesco scende a 104 punti base (-1,26%) e il tasso del Btp arretra a +0,82%. Intanto è andata a buon fine l’operazione del nuovo Btp decennale benchmark che il Tesoro ha lanciato questa mattina sul mercato primario. In prossimità della chiusura le richieste superavano 60 miliardi di euro. Fissato già lo spread che, secondo quanto risulta a Radiocor, si colloca a 6 punti base oltre il rendimento del Btp decennale scadenza agosto 2031. L’emissione del nuovo Btp benchmark a 10 anni con scadenza al 01/12/2031 è seguita da un gruppo di banche composto da Bnp Paribas, Credit Agricole, Goldman Sachs, Hsbc e Intesa Sanpaolo.

Nel resto d’Europa Londra, +0,23%, è la piazza migliore, spinta dal calo della sterlina contro euro e dollaro. Sulla moneta britannica pesa la crescita dei contagi da Covid (i numeri sono raddoppiati negli ultimi dieci giorni a causa delle varianti) e il governo potrebbe essere costretto a rinviare di un paio di settimane la riapertura totale dell’economia prevista il 21 di giugno.

Francoforte cede lo 0,24%, preoccupata dall’inatteso calo, in aprile, della produzione industriale, segno che la carenza di semiconduttori e altri problemi di fornitura stanno ostacolando la ripresa nella più grande economia europea.

Prendono fiato le case automobilistiche, dopo un rally durato sei giorni e che ha portato l’indice europeo vicino al suo record.

Madrid cede lo 0,16%, mentre si apprezzano dello 0,11% Parigi e Amsterdam.

Fra le materie prime il petrolio recupera le perdite della mattinata e al momento il Brent tratta in rialzo dello 0,6% a 71,92 dollari al barile.

Commenta