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Borse: cala la tensione, Madrid brinda. Retelit e Banco Bpm brillano

La Borsa spagnola riprende fiato dopo lo stand by sull’indipendenza catalana. Rajoy prende tempo e gli investitori si fidano. Più prudenti le altre Piazze. A Milano rimbalzano le banche e poi rallentano. JP Morgan frena Intesa Sanpaolo. Attira il polo delle Tlc con F2i. Torna a correre Fca – Bene l’asta Bot

Tira un sospiro di sollievo la piazza finanziaria di Madrid dopo la sessione parlamentare a Barcellona. Più frenate le altre Borse del Vecchio Continente. A Milano l’indice Ftse Mib è in pratica piatto, poco sopra 22.300 (+0,16%). Analogo l’andamento a Francoforte (+0,02%), in lieve rosso Parigi (-0,18%). Londra -0,09%.

Assai diverso l’andamento di Madrid: +1,53%. Il rendimento del Bono spagnolo a 10 anni, in discesa a 1,64%, da 1,67% di ieri. L’euro si apprezza a 1,183 su dollaro.

I titoli delle banche spagnole Sabadell e Caixabank, che hanno spostato le sedi legali dalla Catalogna ad altre regioni della Spagna, salgono rispettivamente dell’1,32% e dell’1,7%, mentre BBVA e Santander sono a +1,6% e +1,1%.

Lo spread Btp/Bund scende a 172,2 punti base dopo che questa mattina il Tesoro ha collocato 6 miliardi di euro di Bot a un anno, registrando un nuovo calo dei rendimenti con una domanda sostenuta. Il rendimento è infatti sceso di un punto base al -0,334%. La domanda ha superato gli 11,7 miliardi pari a 1,96 volte l’offerta.

La forbice dei rendimenti Spagna-Germania stringe a 121 punti base dai 126 della scorsa chiusura, mentre il differenziale Spagna-Italia scambia a 51 punti base.

Il petrolio tipo Brent ha chiuso in rialzo dell’1,5% a 56,6 dollari il barile; stamattina è a 56,7 dollari. Perde colpi Saipem (-1,9%): Goldman Sachs ha abbassato la raccomandazione. Eni -0,1%. Positive le utilities. Snam +0,4%: la società ha emesso un bond decennale da 650 milioni di euro. Enel guadagna lo 0,5%

Il miglior titolo di giornata è Retelit, con un balzo del 6,5%. Il fondo infrastrutturale partecipato da Cdp continua a procedere nel suo progetto di realizzare un polo nazionale delle telecomunicazioni. 

Dopo aver rilevato Infracom e KpnQwuest e aver lanciato l’Opa su Mc-Link, il F2i sarebbe ora concentrato su un ingresso con una posizione di maggioranza nel capitale di Retelit. La società ha precisato in una nota come “non vi sono al momento trattative formali tra F2i e la Società, ma solo contatti informali che rientrano nell’ambito del normale confronto tra gli operatori del settore”.

Frena a fine mattinata il rimbalzo delle banche: Unicredit +0,2%, Banco Bpm +0,2% e Ubi Banca +0,2%. Intesa Sanpaolo -1%: JP Morgan ha abbassato la raccomandazione a Neutral, target price a 3,1 euro. La banca americana ha abbassato il rating sul titolo da overweight a neutral e il target price da 3,4 a 3,1 euro. In un report sulle banche italiane gli esperti hanno sottolineato come “la nuova guidance della Bce sulle esposizioni non performanti (Npe) dovrebbe essere gestibile”, anche alla luce della ripresa macroeconomica e del conseguente calo dei flussi di crediti deteriorati.

Tra le compagnie assicurative, Unipol Sai +0,4%, Unipol +2%, Cattolica +2,2% su nuovi massimi dal 2014. Nella scuderia Exor CNH Industrial sale dello 0,8%. Ieri sera sono stati diffusi ieri i dati sulle immatricolazioni di mezzi per l’agricoltura in Nord America.

Fiat Chrysler +0,8%. L’agenzia Reuters sostiene che Bmw punta a creare una joint-venture con la cinese Great Wall Motor, l’azienda protagonista in estate degli approcci con Fca su Jeep. Ferrari +0,5%.

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