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Borse, Asia debole dopo Pmi cinesi

La chiusura positiva di Wall Street ha supportato i mercati asiatici solo all’inizio della seduta, quando l’Indice regionale MSCI Asia Pacific andava crescendo dell 0,6%.

Borse, Asia debole dopo Pmi cinesi

La chiusura positiva di Wall Street ha supportato i mercati asiatici solo all’inizio della seduta, quando l’Indice regionale MSCI Asia Pacific andava crescendo dell 0,6%. L’aumento dell’indice sta scendendo verso lo 0,2% nel primo pomeriggio dell’Estremo Oriente, di seguito al dato deludente del PMI cinese. Dei due indicatori – quello ufficiale e quello HSBC-Markit – il secondo, comunicato oggi, è basato su un campione più ristretto rispetto all’indice ufficiale, e la stima Flash si rifà a un numero di aziende ancora più limitato. L’indice per aprile si è situato a quota 48,3 e, pur se leggermente al di sopra del 48 di marzo, indica una situazione di contrazione per il manifatturiero cinese (vedi grafico). I mercati sono stati anche influenzati dai prezzi in Australia, che sono cresciuti meno del previsto, indicando una potenziale debolezza della domanda e negando la possibilità di un prossimo rialzo dei tassi-guida, cosa che ha puntualmente indebolito il dollaro australiano.

In Cina il governo sta cercando di conciliare la prosecuzione della crescita con la necessità di riportare sotto controllo il sistema finanziario ‘ombra’, di alleviare l’inquinamento e ridurre la sovracapacità produttiva in diversi settori del manifatturiero.

In campo valutario euro e yen sono nella forchetta degli ultimi giorni, a 1,381 e 102,55 contro dollaro. L’oro e il petrolio WTI registrano quotazioni deboli, a 1285 $/oncia e 101,4 $/b rispettivamente.

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