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Borse al rallentatore, aspettando la Bce

Tutte le piazze europee sono poco mosse e guardano alle decisioni della banca centrale. Alle 14,30 la conferenza stampa di Draghi – Dopo il rally di ieri, frenano Maediaset e Telecom – Banche sotto pressione, Bpop e Bpm pagano l’incertezza sulla fusione – Yoox arretra nonostante i conti in forte crescita – Astaldi perde quota

Il Tesoro ha collocato tutti i 6 miliardi di euro di Bot a un anno ad un rendimento sceso al -0,068%. Trova così conferma, ancor prima della conclusione del direttorio della Bce, la previsione di un trend discendente dei tassi. In calo anche le scadenze più lunghe: il Btp decennale rende stamattina l’1,4%, spread a 116 punti. 

L’euro stamattina è sceso a 1,096 contro il dollaro, da 1,099,

Sul fronte macro, di rilievo i dati sull’occupazione. L’Istat segnala che, dopo sette anni di aumento ininterrotto, i disoccupati sono scesi di 203 mila unità, favorendo la discesa del tasso di disoccupazione all’11,9% dal 12,7% precedente. L’occupazione è salita di 186 mila unità.

Nell’attesa delle parole di Mario Draghi i listini azionari sono poco mossi: a Milano l’indice FtseMib è in lieve flessione (-0,2%). Francoforte e Madrid salgono di un timido 0,1%, Parigi e Londra invariate.

Dopo il rally di ieri rallentano tlc e media.  Mediaset  arretra del l’1,6%. Telecom  Italia  è invariata. 

Deboli anche le banche: Unicredit  e Intesa arretrano rispettivamente dello dell’1% e dello 0,5%.  Monte Paschi +0,1%. Perdono colpi Banco Popolare – 2%Bpm -1,2%: la visita alla Bce dei vertici non ha sbloccato la fusione.

Petrolio in calo dopo il forte rialzo di ieri: il Brent  scende  dell’1,1% a 40,5 dollari al barile (ieri +3,5%), Wti a 38 dollari, in calo  dello 0,7% (ieri +4,9%).

Eni arretra dell’1%.  Saipem +1%: il fondo Usa Dodge & Cox ha ridotto la sua quota nella società al 6,4% dall’11,6% il 29 febbraio dopo l’aumento di capitale.

Si rafforza ancora Enel +0,6%.

Scende Finmeccanica -1,2% che ha annunciato la firma di accordi per un valore totale di circa 120 milioni di euro con Malesia, Arabia Saudita e Marocco.

Debole Fiat Chrysler – 0,3%.

Da segnalare ancora le vendite su Yoox -3%. La società  ha chiuso il 2015 con un utile netto in crescita di quasi il 40% e un Ebitda in aumento del 26%, dopo aver archiviato 1,7 miliardi di ricavi pro forma (+20,8% a cambi costanti).

 Astaldi perde il 6,7% a 4,29 euro.  Dopo i risultati pubblicati ieri, gli analisti di Bnp Paribas stamattina hanno tagliato il target price sul titolo del 20% a 5,5 euro.

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