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Borse al palo prima del voto Usa, Milano giù

Avvio di settimana in calo per Piazza Affari e gli altri listini europei: si respira un clima di cautela per l’incertezza che grava sulle elezioni presidenziali negli Stati Uniti – Anche la Grecia torna a preoccupare: questa settimana Atene deve varare il nuovo piano di austerità – A Milano salgono Ferragamo e Tod’s – Scende Fiat, bocciata da Goldman Sachs

Borse al palo prima del voto Usa, Milano giù

BORSE AL PALO PRIMA DEL VOTO. MILANO -1,32%
GS BOCCIA FIAT. SALGONO TOD’S E FERRAGAMO

Avvio di settimana in calo per Piazza Affari e le altre Borse europee: l’indice Ftse Mib di Piazza Affari scende del 1,32% a quota 15561 con ribassi diffusi fra le blue chip.

Sui mercati si respira un clima di cautela dovuto all’incertezza sull’esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. L’esito più temuto è un vantaggio risicato tra i duellanti, che potrebbe incidere sulle soluzioni per evitare il fiscal cliff, l’incubo/tormentone dei mercati. Se il Congresso non arriverà a un accordo dopo le elezioni di domani, scatteranno dal primo gennaio prossimo tagli alla spesa e aumenti alle imposte pari a circa 600 miliardi di dollari che rischiano di far scivolare l’economia Usa in recessione.

Anche le vicende della Grecia sono tornate a preoccupare gli investitori. Questa settimana il Parlamento di Atene dovrà varare il nuovo piano di austerità che prevede ulteriori tagli in un clima politico si sta surriscaldando.

Sul voto delle misure incombe una possibile crisi politica che vede molti parlamentari minacciare di non votare se prima non si farà chiarezza sulla lista degli evasori. La lista compilata dall’ex ministro delle Finanze francese, Christine Lagarde, era scomparsa, ma poche settimane fa è ricomparsa.

Sul mercato dei titoli di Stato arretra il Btp a 10 anni, con il rendimento in rialzo al 4,96% e lo spread a quota 354 (+7 punti base).

La Borsa di Londra scende dello 0,59%. Francoforte -0,63%, Parigi -0,92%. 

A Milano viaggiano in terreno positivo solo tre sole blue chips: Diasorin +0,74% e le navicelle del lusso Ferragamo +1,29% e Tod’s +0,59%.

Tutte in calo le banche: MontePaschi  –1,6%,Intesa -1,8%, Unicredit –1,2%. Mediobanca arretra dell’1,6%.

Debole anche Eni che perde lo 0,6%, Saipem -0,9%, Tenaris cade in ribasso dell’1,7% dopo che Exane ha ridotto il target price del 5% a 18 euro.

Fiat  scende del 1,4%. Goldman Sachs, dopo aver sostenuto per più di un anno target lusinghieri per il Lingotto si è adeguata al resto del mercato: abbassata la raccomandazione a neutral da buy con target price tagliato a 4,7 euro da 7,7 euro. 

Fiat Industrial , invece, sale dello 0,13%: Bank of America ha alzato il target price a 8,7 euro da 8,3 euro. Confermato il giudizio neutral.

Mediaset -0,79% dopo l’avvio al rialzo legato al ìle indiscrezioni stampa secondo cui la francese Canal+, controllata dal gruppo Vivendi sarebbe interessata all’acquisizione della piattaforma Mediaset Premium.

In deciso ribasso la Juventus -4%, in scia alla sconfitta contro l’Inter nel match di sabato.

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