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Borse a due velocità: Europa in rosso e Wall Street in cauto rialzo

L’incertezza legata ala pandemia e alle elezioni presidenziali Usa tengono sulla corda le Borse: il piccolo rialzo di Wall Street a metà a seduta non è però valso a rilanciare i listini azionari europei che sono tutti in ribasso – Piazza Affari è la maglia nera d’Europa e perde il 2% soprattutto per il tonfo di Bper e Saipem – La sterlina vola.

Borse a due velocità: Europa in rosso e Wall Street in cauto rialzo

Borse ancora incerte a causa della pandemia e delle vendite sul petrolio. I listini europei chiudono compatti in territorio negativo, mentre Wall Street al momento cammina sul filo della parità, aggrappandosi ai positivi risultati trimestrali di società come Snapchat, Facebook, Google e alla speranza che finalmente arrivi l’accordo fra democratici e repubblicani sul piano di aiuti. Piazza Affari è la peggiore, -2,03%, 19.089 punti, anche se fuori dal paniere principale vola Ferragamo +8,73% con le voci di vendita di una quota di minoranza. 

Il rosso è profondo a Francoforte -1,43%; Parigi -1,53%; Madrid -1,65%; Londra  -1,9%. Quest’ultima soffre anche il balzo della sterlina su euro e dollaro, dovuto ai progressi nelle negoziazioni sulla Brexit. D’altra parte l’intesa commerciale fra Ue e Regno Unito potrebbe rimuovere una delle incognite che gravano sul futuro economico del continente. Come osserva il Fondo monetario internazionale: “L’impatto della pandemia è stato enorme” in Europa e la ripresa da “questa crisi sarà irregolare e parziale”. L’outlook è molto incerto: “Il riemergere delle infezioni rappresenta probabilmente il maggiore rischio al ribasso al momento. Una Brexit no-deal sarebbe un ulteriore potenziale shock alle attivita”.

Sul mercato valutario l’euro-dollaro si muove favorevolmente alla moneta unica in area 1,187. Oro in ripresa a 1922,9 dollari l’oncia (+0,85%). Petrolio in picchiata, con il dato deludente sulle scorte Usa. Il greggio texano perde quasi il 3,7% e scambia a 40,16 dollari al barile; mentre il Brent cede oltre il 3%, sotto i 42 dollari.

Gli effetti di questi crolli si vedono in Piazza Affari dove Saipem lascia sul campo il 5,26%. male Eni -3,38%. Il titolo peggiore però è Bper, -6,38%, dopo l’impennata di ieri. Il cambio di umore contagia anche le altre banche, in particolare Unicredit -3,77%. Le vendite affossano inoltre Leonardo -4,77% (che ha confermato fiducia all’ad, Alessandro Profumo, nonostante la sentenza su Mps dei giorni scorsi) e Pirelli -4,06%. Atlantia cede il 3,24%, dopo le perdite della vigilia e a seguito del nulla di fatto, per ora, con Cdp. La holding dei Benetton ha giudicato inadeguata l’offerta della Cassa e dei fondi per l’88% di Aspi, poiché non vincolante e insoddisfacente sotto il profilo del prezzo. Per la cordata guidata da Cdp, il 100% di Aspi vale fra 8,5 e 9,5 miliardi, una forbice ancora lontana da quella attesa da Atlantia. Sono solo 3 le blue chip in territorio positivo: Diasorin +1,99%; Unipol +1,2%; Buzzi +0,92%.

Per quanto riguarda il gruppo assicurativo bolognese si segnala che chiude in rialzo anche Unipolsai (+0,88%) che ieri ha collocato, presso investitori istituzionali italiani ed esteri, uno strumento di capitale regolamentare “Restricted Tier 1”, non convertibile e di diritto italiano, per un importo nominale pari a 500 milioni di euro. “Un’emissione che ha acceso un forte interesse, contribuendo a migliorare il profilo finanziario e di capitale della società e il costo del debito”, sottolinea Akros che ribadisce il giudizio “accumulate” con target price a 2,5 euro. Secondo alcuni operatori le performance odierne di Unipol e UnipolSai (prima compagnia italiana nel danni) potrebbero essere state favorite inoltre dalle ipotesi di ulteriori restrizioni alla mobilità (o, extrema ratio, di un nuovo lockdown) alla luce del forte aumento dei contagi da Covid negli ultimi giorni. In effetti oggi i nuovi positivi in Italia hanno bruciato l’ennesimo record, arrivando a quota 15.199 e la Lombardia, cuore pulsante dell’economia nazionale, si è confermata la regione più colpita (+4125 positivi).

La situazione non favorisce l’obbligazionario: lo spread fra decennale italiano e tedesco sale a 136 punti base (+3,51%) e il tasso del Btp cresce a 0,77%. Intanto il Tesoro ha deciso di emettere un nuovo benchmark a 30 anni. Il Ministero dell’Economia – si legge in una nota – ha affidato a un gruppo di banche composto da Bnp Paribas, Deutsche Bank, Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese, Jp Morgan e Nomura il mandato per un concambio sindacato che prevede l’emissione di un nuovo Btp benchmark a 30 anni scadenza 01/09/ 2051 e il riacquisto di quattro Btp e un CcTeu in circolazione.  I Btp oggetto del riacquisto sono il Btp scadenza 01/08/2021, il Btp scadenza 01/05/2023, il Btp scadenza 01/08/2023, il Btp scadenza 01/10/2023 e il CcTeu scadenza 15/01/2025. L’operazione sarà conclusa nei prossimi giorni di mercato.

Tornando all’azionario il titolo migliore di Borsa italiana oggi è Salvatore Ferragamo, che ha cominciato a salire dopo che Reuters, citando fonti vicine alla vicenda, ha scritto che la famiglia, che controlla il marchio del lusso, “ha avuto contatti informali con investitori finanziari per vendere una quota di minoranza della società nel tentativo di sostenere i piani di rilancio del gruppo, ostacolati dalla drammatica crisi innescata dalla pandemia di coronavirus”.

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