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Borse 16 giugno pomeriggio: la settimana delle Banche Centrali chiude in rialzo. Brilla Diasorin, gas in calo

Wall Street galleggia, l’Europa chiude una settimana di rialzi. A Piazza Affari in evidenza Moncler e Diasorin

Borse 16 giugno pomeriggio: la settimana delle Banche Centrali chiude in rialzo. Brilla Diasorin, gas in calo

La settimana clou delle banche centrali si chiude con un bilancio positivo per le borse europee, che archiviano la seduta odierna in rialzo, recuperando le poche perdite della vigilia e superando senza danni questo venerdì a maggior rischio di volatilità in quanto giorno delle quattro streghe, in cui scadono contemporaneamente, a livello globale, futures su indici, opzioni su indici, futures su singoli titoli e opzioni su singoli titoli. Tanto più che Wall Street, dopo un avvio intonato, appare ora in gran frenata. 

Piazza Affari si apprezza dello 0,47% a 27.861 punti base, mettendo a segno la miglior ottava da due mesi a questa parte. Inoltre sul secondario brilla la carta italiana: lo spread tra Btp decennale benchmark e Bund di pari durata si restringe fino a 149 punti base (-5,1%), con i tassi in netta discesa, +3,95% per il titolo italiano, dal 4,06% di ieri; +2,46 per quello tedesco, dal 2,5%.

Tornando all’azionario europeo: Francoforte sale dello 0,44% e aggiorna il suo massimo storico a 16.362 punti, mentre Parigi è la regina del giorno con un balzo dell’1,34% spinta dagli acquisti sui titoli del lusso.

Bene Madrid +0,64%; sono più tiepide Amsterdam +0,01% e Londra +0,14%.

Tra le materie prime è in prudente rialzo il petrolio (Brent +0,35%, 75,94 dollari al barile), mentre il gas, dopo la corsa in avanti delle recenti sedute, arretra oggi del 15,6% a 34,725 euro al Mwh.

In orbita Virgin Galactic a Wall Street 

A New York Wall Street è incerta, nonostante salga la fiducia dei consumatori misurata dall’università del Michigan. Virgin Galactic va in orbita (+37%), dopo aver annunciato il suo primo volo spaziale commerciale suborbitale, tra il 27 e il 30 giugno. Nvidia si apprezza di oltre l’1,5% e supera nuovamente se stessa preparandosi a centrare la quarta seduta consecutiva con una capitalizzazione superiore ai mille miliardi di dollari. Viaggia in rialzo Intel, +0,4%, che investirà fino a 4,6 miliardi di dollari in un nuovo impianto di assemblaggio e test di semiconduttori vicino a Breslavia, in Polonia, nell’ambito di un programma di investimenti multimiliardari in tutta Europa per aumentare la capacita’ di produzione di chip. In una nota inviata a Reuters la società dice inoltre di essere aperta a proseguire interlocuzioni con l’Italia per un possibile ampliamento della sua presenza nel paese.

Arretra Micron, -1,85%, che investirà in Cina oltre 500 milioni di dollari in un impianto di test e confezionamento di chip.

Debole lo yen dopo la banca centrale

Sul mercato valutario lo yen si conferma debole, tanto più dopo l’attesa scelta delle banca centrale di mantenere una politica ultra espansiva, lasciando i tassi a breve in territorio negativo.  

La divisa nipponica è ai minimi da 15 anni contro l’euro e tratta in ribasso dello 0,7% contro dollaro.

Il cambio tra moneta unica e biglietto verde è leggermente sfavorevole alla prima, in area 1,092.

Si ricorda che mercoledì la Fed ha deciso uno stop sui tassi dopo dieci rialzi consecutivi, lasciando la porta aperta per nuovi interventi a luglio e rimandando eventuali tagli al 2024. La Bce invece non ha mostrato ieri tentennamenti nella sua attuale politica restrittiva, alzando i tassi di 25 punti base e prefigurando un altro intervento il mese prossimo che, a parere del banchiere centrale tedesco Joachim Nagel potrebbe non essere l’ultimo.

Intanto l’agenda macro si arricchisce oggi di nuovi dati. L’inflazione dell’area euro si conferma in rallentamento, secondo i dati forniti da Eurostat: il tasso annuo a maggio è stato del 6,1%, dal 7% di aprile e dall’8,1% del 2022. In Italia l’inflazione è salita dello 0,3% su base mensile, ma su base annua ha rallentato al 7,6% dall’8,2% del mese precedente.

Per quanto riguarda il Belpaese, la Banca d’Italia ha più che raddoppiato le proprie le stime di crescita per quest’anno, portandole oltre le previsioni del governo, e ha tagliato quelle sull’inflazione. Nel dettaglio si ipotizza una crescita dell’1,3% quest’anno, da confrontare con quella di 0,6% stimata a gennaio, con un tasso di inflazione armonizzata a 6,1% da 6,5%.

L’Istat ha comunicato però che, in aprile, le esportazioni italiane hanno registrato il primo calo tendenziale da febbraio 2021. Export e import ad aprile sono scese rispettivamente del 5,4% (con la contrazione in volume che è però del 10,3%) e del 12,3% a livello tendenziale. 

Piazza Affari, Diasorin e Moncler toniche; debole Generali 

Sul principale listino di Piazza Affari svetta Diasorin, +3,06%, in una rotazione che premia oggi un titolo molto venduto ultimamente.

Brilla tra i maggiori rialzi del giorno Moncler, +2,57%, in un settore del lusso ben intonato a livello europeo e con un occhio alla eventualità che Remo Ruffini, patron del gruppo, sia  potenzialmente interessato a Golden Goose, marchio posizionato prevalentemente nelle sneakers di fascia alta e controllato dal fondo Permira, che starebbe valutando l’uscita del capitale. L’ipotesi avanzata da Reuters viene ripresa da Equita, secondo cui è “plausibile che la società abbia valutato questo target già in passato e che l’interesse sia stato mitigato dalla forte dipendenza del marchio dal segmento sneakers”. Il broker considera perciò “poco probabile” un deal Moncler-Golden Goose.

Tra le banche chiudono una seduta positiva le Bper +2,16%, Banco Bpm +2,64%, Unicredit +2,19%, mentre i realizzi pesano su Finecobank -0,51%.

Si apprezza Leonardo +1,94% e, tra le utility, rimbalza Italgas +1,65%. Bene anche Hera +1,54%.

Tra i peggiori del listino c’è Generali, -1,14%, dopo la mega acquisizione da 2,3 miliardi della spagnola Liberty Seguros resa nota ieri. La scelta industriale viene promossa dagli esperti, anche se gli analisti si mantengono cauti sul titolo. 

In ribasso Tenaris -1,15% ed Eni -0,55%. Giù anche Pirelli -0,6%.

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