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Borse 1 giugno: il via libera all’accordo sul tetto del debito Usa incoraggia i mercati. Tassi Fed forse invariati

Sospiro di sollievo per l’approvazione alla Camera dell’accordo sul debito pubblico – Ora i mercati scommettono sull’invarianza dei tassi della Fed

Borse 1 giugno: il via libera all’accordo sul tetto del debito Usa incoraggia i mercati. Tassi Fed forse invariati

Il macigno del tetto al debito pubblico Usa è stato rimosso in tempo. Ieri la Camera, controllata dai repubblicani, ha approvato il compromesso con il presidente Biden spianando la strada alla legge. La notizia positiva, per paradosso, non è riuscita a compensare l’effetto di un’altra novità “troppo” positiva per l’economia Usa ma negativa per Wall Street: sono inaspettatamente saliti i posti di lavoro vacanti, a 10,1 milioni da 9,74 milioni, dato rivisto dal precedente 9,6 milioni. Ogni disoccupato ha a disposizione 1,5 posti di lavoro, molto meno dei livelli di inizio 2022, ma ancora parecchio di più del rapporto precedente la pandemia, circa 1,2. Con un mercato del lavoro così florido, lato domanda, la Federal Reserve non ha ragione di tornare ad una politica espansiva.

La soluzione del puzzle americano ha comunque rasserenato l’atmosfera dei mercati a partire dall’Europa. Le borse dell’Europa aprono in territorio positivo, con rialzi introno allo 0,8% e 0,9%. Piazza Affari è una delle migliori piazze del Vecchio Continente.

Oggi i dati sull’inflazione, l’Italia migliora

Oggi alle 11 escono i dati sull’inflazione nella zona euro dopo le incoraggianti anticipazioni in arrivo da Francia, Germania e Spagna. le stime puntano a +6,3% dopo il +7% di aprile, quello al netto di alimentari ed energia – cui la Bce guarda con particolare attenzione – è visto a +5,5% da +5,6% del mese precedente.

Cala l’inflazione, ma meno del previsto, anche in Italia: +8,1% anno su anno, dal +8,7% di aprile. Il consensus era +7,5%.

Ieri, Milano -1,97% è stato il listino peggiore, schiacciato dalle banche e dagli industriali. Ma dall’economia reale arriva la conferma che nel primo trimestre la crescita +0,6% è stata più elevata che in Francia e Germania. Le previsioni, però, non sono altrettanto buone.

Tutti in rosso i listini europei nel mese di maggio. L’indice Stoxx 600 ha perso il -3,3% proprio perché solo i Tech hanno contribuito al rialzo, mentre gli altri 19 sottoindici settoriali hanno perso terreno. Fanalini di coda il Real Estate (-9,50%) e l’Energy [-7,5%]. Il nostro FTSE MIB ha perso il 2,5% al netto dei dividendi. Il Cac 40 di Parigi è stato il peggiore con un -5% provocato dalla correzione dei titoli del Lusso.

Oggi la Bce pubblicherà i verbali della riunione di politica monetaria di maggio. In giornata interverrà la presidente Christine Lagarde.

Bund tedesco a 2,28% da 2,34% di ieri, Btp a 4,07% da 4,14%.

La Fed potrebbe lasciare invariati i tassi

Piatti stamane i future dei mercati Usa ieri in ribasso: Dow Jones– 0,41%, S&P 500 – 0,61%. Rallenta anche il Nasdaq -0-63% a fronte delle prime prese di beneficio su Nvidia -5,7% al termine della lunga galoppata: Da ottobre il rialzo è del 250%.

L’indice dei tech ha chiuso il mese con un rialzo del 5,9%, l’indice benchmark dello 0,3%. Il Dow Jones, ieri in ribasso dello 0,4%, termina maggio con un calo del 3,3%.

La Fed potrebbe mantenere invariati i tassi nella prossima riunione salvo poi procedere ad ulteriori aumenti. È quando hanno sostenuto due membri del board della Federal Reserve, il presidente di Filadelfia, Patrick Harker, e il governatore Philip Jefferson. Quest’ultimo è stato indicato dal presidente Jerome Powell per la carica di vicepresidente.

Maggio premia Brasile e Corea, corre il dollaro 

A livello di macrovariabili, maggio è stato un mese positivo per il dollaro USA (+3%), per il Btp decennale (+1%) e per il Bund decennale (+0,4%). Mese in profondo rosso per l’indice delle Commodity (-6%), petrolio (-8,6%), oro (-1,4%), Treasury decennale (-0,6%), Bitcoin -7,6%. 

Tra i principali listini azionari di maggio spiccano i guadagni degli emergenti: Brasile +5,6%, Corea del Sud +7,4%, India +5%. Purtroppo, però, la discesa della borsa cinese (-5%), che ha il peso specifico maggiore nell’area, ha contribuito a ridurre il bilancio dell’indice MSCI Emerging Markets a +1,70%.

Mumbai batte Shanghai, sale il PMI del Giappone

L’India rivendica la posizione di listino leader in alternativa alla Cina. Nel primo trimestre, il Pil dell’India è cresciuto del 6,1%, in accelerazione dal +4,5% del quarto trimestre 2022: gli economisti si aspettavano +5%.

Nikkei di Tokyo +0,7%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,7%.

L’Hang Seng di Hong Kong guadagna lo 0,8% all’indomani della discesa nell’area Orso.

L’indice PMI manufatturiero elaborato da Jibun Bank sulla base delle indicazioni fornite dai direttori degli acquisti di un campione di aziende giapponesi, è salito a 50,6, massimo degli ultimi sette mesi, da 49,5 di aprile. L’indicatore torna così al di sopra della soglia che separa la contrazione economica dall’espansione.

L’indice PMI manifatturiero di Caixin, relativo alle aspettative delle aziende manifatturiere della Cina di dimensioni medio grandi, si è portato a 50,9 da 49,5 di aprile: il consensus era 49,5.

Jefferies promuove Mediobanca, Stellantis migliora l’outlook

Mediobanca (+1,99%): Jefferies alza il giudizio a Buy.

CNH (+1,21%). Industrial Goldman Sachs taglia il target price.

Stellantis (+1,26%). Moody’s ha migliorato l’outlook da stabile a positivo e ha confermato il rating Baa2 a lungo termine.

Tim (+0,89%). Il Cda di Cdp in agenda oggi non dovrebbe esaminare il dossier dell’offerta per la rete di Tim. Lo dice una fonte aggiungendo che Cdp continua a lavorare con Macquarie in vista della scadenza per la presentazione delle offerte migliorative fissata per il 9 giugno.

Leonardo (+1,40%). Il governo ha posto fine all’embargo sulla vendita di armi all’Arabia Saudita, spiegando che non è più necessario alla luce dell’attenuazione del conflitto in Yemen e del sostegno saudita agli sforzi di mediazione ONU.

Maire Tecnimont (+1,13%) ha firmato con il ministero dell’Energia dell’Azerbaigian un memorandum of understanding per rafforzare la collaborazione nei settori delle energie rinnovabili, della transizione energetica e dell’efficienza energetica.

FinecoBank (+0,06%) entrerà nell’indice Ftse EuroMid, il paniere delle mid cap europee, dal 19 giugno in occasione della revisione trimestrale degli indici, ha comunicato Ftse Russell.

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